venerdì 21 marzo 2014

Pieter De Witte (Pietro Candido, Bruges 1540 - Monaco di Baviera, 1628).
Volterra e le quattro pale a tema: la “Deposizione di Cristo dalla Croce”.  

L’attuale mostra in Palazzo Strozzi a Firenze (8 marzo – 20 luglio 2014), unica ed irripetibile, con il confronto di due grandi artisti del manierismo, il Rosso Fiorentino ed il Pontormo, mi ha riportato alla grande mostra sul pittore Pieter De Witte (Pietro Candido) ed il suo tempo, inaugurata a Volterra il 31 maggio 2009 e chiusa l’8 novembre 2009. Si trattò di un evento di portata internazionale, organizzato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Volterra, con la collaborazione di Enti, studiosi, Amministrazioni locali, Istituzioni d’arte e Musei nazionali e stranieri, nonché di critici ed esperti d’arte italiani e tedeschi, poeti e musicisti. Furono editi due prestigiosi cataloghi, in lingua italiana ed in lingua tedesca. La mostra volterrana ebbe un solo difetto: il basso numero dei visitatori, di poco superiore ai diecimila, rispetto all’entità dell’investimento. In parte esso fu addebitato alla “crisi” economica che investì praticamente tutto il sistema espositivo, non solo italiano. In altra parte, alla sua eccessiva “alta specializzazione culturale”, troppo elevata per il “gusto” delle “masse”.  Del De Witte vi furono esposte le due grandi pale d’altare: il Compianto sul Cristo morto e l’Adorazione dei pastori, mentre una terza opera, Volterra affidata alla Vergine dai Santi protettori, essendo impossibile rimuoverla dalla Cattedrale, nella quale si trovava collocata  da oltre quattrocento anni, fu  inserita in un percorso itinerante. Si parlò, allora, di un altro eccezionale progetto per Volterra, riunire per la prima volta le quattro opere presenti in città relative alla “Deposizione  dalla croce di Cristo” e cioè:  

1)      La deposizione  lignea policroma (datata 1228) esistente in Cattedrale;
2)      Il Compianto sul Cristo morto di De Witte (datato 1580), che si trova nella Civica Pinacoteca;
3)      La deposizione dalla Croce del Rosso Fiorentino (datata 1521), che si trova nella Civica Pinacoteca;
4)      La deposizione di G. Paolo Rossetti, posta nella chiesa privata di S. Dalmazio in Volterra (datata tra il 1551 ed il 1556).   


Oggigiorno, è un progetto veramente utopico! Tuttavia invito gli appassionati d’arte e dei tesori che la meravigliosa città di Volterra racchiude, ad inserire nel loro breve o lungo tour nella città etrusca la visita a questi capolavori, dell’arte e della fede. Mi ringrazieranno, tacitamente.




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