venerdì 16 agosto 2013







Madonne.


Nel territorio delle Colline Metallifere Toscane ed in particolare nei Comuni di Pomarance, Castelnuovo di Val di Cecina e Monterotondo Marittimo, il culto antico per la Beata Vergine Maria, ossia, per la “Madonna”, è stato molto intenso, probabilmente irradiatosi tra il V e l’VIII secolo dalla “madre” di tutte le pievi, la sede episcopale di Volterra che sotto Carlo Magno fu fissata nel complesso di Santa Maria,  “intra moenia”,  che poi diventerà la Cattedrale di “Santa Maria Assunta in cielo”. Tale culto antico sul territorio è testimoniato dalla presenza di numerose chiese ed opere d’arte a Lei dedicate, toponimi geografici e di casolari, “fonti del latte”, “madonnini votivi”, da un Santuario mariano, da leggende e canti sacri, nonché da una miracolosa apparizione e dalla conservazione nella Chiesa di Montecastelli Pisano, nel Comune di Castelnuovo di Val di Cecina, di una sua reliquia (oggi scomparsa), ossia “il sacro capello”. I riferimenti mariani più noti e importanti sono: la Chiesa della Madonna della Casa nei pressi di San Dalmazio, in Comune di Pomarance, la Chiesa della Madonna del Libro alla Leccia, in Comune di Castelnuovo di Val di Cecina, nei pressi di quella che nel secolo XV era la “selva lecciatina” nella quale, nel 1474, la Madonna apparve ad una ragazza di 14 anni. Miracolosa apparizione che la Chiesa, pur avendo celermente avviato il processo canonico presso il tribunale vescovile di Volterra, non ha ancora convalidato. L’unico vero Santuario Mariano, custode della statua lignea della Madonna attribuita a Luca Evangelista, portata nel VI secolo in Maremma dai Santi Africani tra i quali Ottaviano, Giusto, Clemente, Cerbone e Regolo, dopo varie vicissitudini e trasferimenti, non sempre beneaccetti dall’interessata, si trova adesso nella borgata del Frassine, in Comune di Monterotondo Marittimo nella Chiesa-Santuario a Lei dedicato dove si festeggia solennemente il 25 aprile  e il lunedì’ dopo Pentecoste. Come si legge sulla nota informativa appesa all’esterno “…ancora oggi in Santuario, per intercessione di Maria, si constatano grandi grazie che Dio opera nei corpi e nei cuori di coloro che confidano in lui”. Mi ci sono fermato per una breve sosta stamattina, tornando a casa da Suvereto. Mi son tornati alla mente i racconti di mia suocera, Anna, (1917-2008), di quando ragazza andava una volta all’anno in pellegrinaggio a questo santuario su un carro tirato da bovi e in parte a piedi…ed alla sua profonda ingenua fede. Proprio a lei dedico questo piccolo post.    

mercoledì 14 agosto 2013

Norma vive...


Dopo la conferenza di Carlo Groppi a Massa Marittima (9 dicembre 2012) "Norma Parenti. La sua vicenda alla luce di documenti inediti",  organizzata dal Centro Studi Storici Agapito Gabrielli nel Ventesimo anno della fondazione, e l'uscita del bel saggio di Riccardo Michelucci "L'eredità di Antigone. Storie di donne martiri per la libertà", Odoya editore, marzo 2013, nel quale è compresa la storia di Norma: "L'angelo della Resistenza. Norma Parenti (1921-1944)" s'è riacceso con passione l'interesse, proprio a Massa Marittima, per questa splendida eroina da troppo tempo dimenticata. La  cosa più significativa è stata la costituzione di un gruppo di ricerca, fatto da donne, Nadia, Anna Rita e Antonella,  che riaffrontando tutta la vicenda resistenziale di Norma, partendo dalle origini e crescita personale, dal suo vissuto di bambina e di ragazza e di madre nella piccola città di Massa Marittima, dai suoi slanci caritatevoli e di fede, fino all’incontro con Mario Pratelli, al matrimonio ed alla nascita del suo bambino, portarono Norma ad un ruolo originale e attivo all’interno delle Brigate partigiane operanti nel territorio delle Colline Metallifere, fino alla minuziosa ricostruzione della sua tragica morte. Sperando nella non lontana pubblicazione di tale ricerca, che sarà un evento di eccezionale importanza non soltanto nell’ambito storico e memorialistico locale, dato che, come sappiamo, Norma Parenti è una delle 19 Medaglie d’Oro al Valor Militare della Resistenza Italiana, il ritrovamento di un consistente numero di fotografie di Norma, della sua famiglia e amiche e del marito, Mario Pratelli, ha dato luogo ad una parziale mostra delle medesime da parte del Comune di Massa Marittima, collocata su due pannelli nell’atrio d’ingresso del Palazzo Comunale stesso. Una mostra molto molto interessante anche se di non facile lettura, né cronologica né didascalica. Sarà anch’essa, lo speriamo, lo stimolo per una grande mostra iconografica sul tempo di Norma, lei, l’ambiente, i personaggi della sua breve vita nel LXX° Anniversario della sua uccisione, il 23 giugno 1944. Anticipiamo tre immagini:




Piccoli avvenimenti...

Estate pigra, economicamente sostenibile con piccoli avvenimenti locali, intelligenti e piacevoli, ne pubblicizzo uno a scatola chiusa, ma in quella notte, sulla piazza della antica Chiesa di Montecastelli Pisano a ridosso della Torre Belforti, ci saremo in tanti...

domenica 11 agosto 2013

Arte figurativa a Castelnuovo di Val di Cecina, Toscana.


11 agosto 2013, una mostra si chiude, un’altra si apre…si tratta di due eventi importanti, il primo è stato la mostra dell’artista Gabriella Balestri, nata a Pisa, residente a Firenze e “castelnuovina “ di adozione, che in una splendida cornice espositiva  in Piazza Matteotti, ha presentato, insieme ad alcune opere pittoriche con la tecnica dell’acquarello degli ultimi due anni, un’altra recente serie di soggetti floreali di fattura magistrale; la seconda è la mostra di due artisti locali, Rosalia Dell’Agnello e Claudio Bruni, allestita nel grande salone del palazzo di famiglia in Via della Repubblica 53 nel centro di Castelnuovo di Val di Cecina, mostra ancora in corso (orario 9-12; 17-17), che chiuderà i battenti il 15 agosto 2013, con grandi tele dipinte con pastelli ad olio ed olio su cartone, realizzate negli ultimi anni, che ben delineano il loro percorso creativo, aprendo al contempo nuove prospettive. Gabriella e Claudio sono due artisti affermati, con alle spalle numerose personali e collettive, ed un itinerario di formazione artistica, sia scolastico che professionale, di alto livello. Rosalia, la moglie di Claudio, è invece una “sorpresa” ed una “scoperta”. Pur avendo iniziato a dipingere giovanissima, all’età di 14 anni, e aver frequentato nel corso degli studi superiori il ricco e composito ambiente artistico livornese, ha alle spalle soltanto due o tre presenze in mostre locali. Ormai la sua tecnica s’è consolidata nell’uso dei pastelli ad olio, passando da soggetti di tendenza surrealista al quella figurativa, nella quale meglio esprime la ricerca del limite dell’uso del colore fino alle sue estreme potenzialità di toni e di movimento. Rosalia e Claudio vivono ed hanno studio a Castelnuovo di Val di Cecina, e saranno contenti di intrattenere amici ed amanti dell’arte. 


 Gabriella Balestri e il Sindaco di Castelnuovo, Alberto Ferrini, che la presenta.

 Due opere di Claudio Bruni.

 Due opere di Rosalia Dell'Agnello.
Veduta parziale del salone espositivo della mostra Dell'Agnello - Bruni .