sabato 30 aprile 2016


POESIE DI CARLO GROPPI.
Informazioni:


Dopo due settimane dal lancio pubblicitario (16/4/2016) del libriccino di poesie “Notte che sgorghi e ti dilati” (34 poesie), che uscirà entro il 2016, i prenotatori sono ad oggi 72 per un totale di 167 copie prenotate (83,5% dell’intera tiratura prevista in 200 copie). Al momento i prenotatori sono tutti italiani, residenti in 9 province e 18 comuni. Gli uomini sono 51 e le donne 21. Grazie a tutti! Il volumetto si farà con tutta la cura possibile! Questa è l'illustrazione prescelta per la copertina a colori: al calar della notte sul Ponte Carlo a Praga, scattata da Carlo...Seguiranno informazioni finali.
POESIE DI CARLO GROPPI.
Informazioni:


Dopo due settimane dal lancio pubblicitario (16/4/2016) il libriccino di poesie “Notte che sgorghi e ti dilati” (34 poesie), che uscirà entro il 2016, sono ad oggi 70 per un totale di 163 copie prenotate (81,5% dell’intera tiratura prevista in 200 copie). Al momento i 70 prenotatori sono tutti italiani, residenti in 9 province e 18 comuni. Gli uomini sono 50 e le donne 20. Grazie a tutti! Il volumetto si farà con tutta la cura possibile!  Seguiranno informazioni finali.


giovedì 28 aprile 2016

Marriage Carlo and Grazia.

Yesterday, 27 April, anniversary of the marriage of Carlo and Grazia (1964). Here we are hardly gone out of the Town hall of Castelnuovo, there are our relatives, I have his/her dad Renzo and uncle Gino; Grazia has his/her mother Eny (Born in USA), his/her dad Enzo, his/her grandfather Filiberto, uncle Pietro. After a sober breakfast in the house, my father will accompany us with his "FIAT 500" to the railway station of Campiglia Marittima, from Rome, where will remain two weeks! It was a beautiful day of sun. I can also say that happiness's wishes, with so much of handshake, of the only extraneous present to the ceremony, a mafioso condemned to the obligatory residence, has come true.


giovedì 21 aprile 2016

Ravacciano-Siena.

Stamani, senza impegno alcuno, ho ripercorso i luoghi a me cari, di quando in estate venivo per qualche giorno in "vacanza" dai miei zii Zeffiro e Messinella, che abitavano in Via Valdambrino n. 7 a Ravacciano insieme alle famiglie dei loro figli e nipoti. Giorni felici dell'adolescenza e dei primi innamoramenti. Da San Francesco a  Fonte Ovile e poi per una scorciatoia tra alte costruzioni (che non c'erano allora) in via Valdambrino. Salito all'Alberino ho fatto una visita alla chiesetta di San Francesco (il famoso leccio, vecchio di 600 anni  , ormai non c'è più), per rientrare in città dal viadotto.







giovedì 14 aprile 2016

RICORDATE QUESTO EVENTO:


Associazione Culturale “IL CHIASSINO”
           Piazza del Plebiscito, 21
      56041 Castelnuovo di Val di Cecina
              Cell. 331 1101172
               www.chiassino.it

Cari  amici, 
la Tunisia è stata dal 2010  l’emblema della cosiddetta “Primavera araba” ed è ancora un laboratorio dei cambiamenti possibili nei paesi islamici attraverso la via del coraggio e della non violenza; Associazioni  e Cittadini sono stati protagonisti – attraverso una discussione collettiva - della nascita di una Nuova Costituzione.
 Questa Carta fondamentale  ( votata da 200 deputati su 206) segna la sconfitta del fondamentalismo islamico e sancisce i diritti fondamentali della persona, la laicità dello stato  e il valore spirituale e non politico dell’esperienza religiosa, l’uguaglianza tra uomo e donna, l’autonomia della Magistratura, il decentramento.
Alla fase costituente della Assemblea Nazionale ha partecipato anche   Tania GROPPI , professore di Diritto pubblico  presso l’Università di Siena, nostra concittadina, componente del  DIPEC (Research group for European and Comparative Public Law)  e coordinatrice del progetto “Attività di supporto al processo costituente e affermazione del decentramento in Tunisia”, cofinanziato dalla Regione Toscana.
Abbiamo l’onore   di ospitare questa nostra prestigiosa concittadina a Castelnuovo V.C.  e vorremmo con la presente invitare  tutti i nostri soci a  partecipare alla CONFERENZA  che si terrà SABATO  23 APRILE alle ore 17.00 presso la Sala Esposizioni dell’ex Cinema Tirreno (piazza Matteotti) dal titolo “L’ISLAM IN FERMENTO. LA COSTITUZIONE TUNISINA DEL 2014:UN SEGNO DI SPERANZA DALLA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO”.
Potrebbe essere  un modo veramente degno, nuovo e  ricco , di celebrare la nostra   Liberazione nazionale.
Nella speranza che l’ invito sia accolto,   porgo cordiali saluti
Il Presidente del Chiassino
Prof. Francesco Gherardini                                                                                                           I
                                                                                                                
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lunedì 11 aprile 2016

NOTTE CHE SGORGHI E TI DILATI
POESIE DI CARLO GROPPI

Entro l’anno vorrei dare alle stampe ( max 200 copie) un nuovo libricino di 64 pagine. Sono una trentina di testi, scritti tra il 2014 ed il 2016. Però per dare pratica attuazione al progetto, mi occorrerebbero almeno 160 prenotazioni, oppure la metà, se 80 amici/amiche ne prenotassero DUE copie! Due copie x 10 €! Una copia x 5 €. Non ho grandi titoli per sostenere questa richiesta, le mie poesie sono “non poesie”, un appartato e stonato canto, seppur sonoro che si snoda da oltre 60 anni. Si prenota via internet per ridurre i costi; non occorre inviare denaro. La consegna sarà fatta a mano, ove possibile, e il pagamento avverrà successivamente.  Ho circa 100 tra amici/amiche di facebook, alcuni aprono il mio blog (karl-grazieallavita.blogspot.com) e il mio indirizzo elettronico è karl38cg@gmail.com. Metto anche quello postale, per ogni evenienza: Carlo Groppi/Via R. Fucini 11/56041 Castelnuovo V.C. (PI). Terrò informati del procedere o meno dell’iniziativa tutti gli interessati, e nel caso si raggiungesse la quota delle prenotazioni il volumetto dovrebbe essere pronto entro l’inizio dell’autunno. Ringraziando anticipatamente per la fiducia, e sperando di meritarla, vi saluto cordialmente! Carlo Groppi.

La copertina che compare sulla bozza manoscritta non potrebbe essere quella finale, dato che la scelta tra tre o quattro immagini di mie fotografie, spetterà in ultima analisi al mio grafico di fiducia e si deciderà insieme al momento di andare in stampa! La notte sarà sempre l’elemento dominante. Notte a Castelnuovo, notte a Praga, notte a Parigi…


CARLOS CANO LUNA DE ABRIL

sabato 9 aprile 2016



Proverbi licenziosi.

Meglio è di risa che di pianti scrivere,
ché rider soprattutto è cosa umana.

Proverbi licenziosi ed altri motti spiritosi della cultura orale nelle
Colline Metallifere, in Maremma e in Toscana,
con l’aggiunta di aforismi ed espressioni proverbiali moraleggianti, latine, italiane e straniere


La giornata uggiosa, piovosa e fredda m’ha  tenuto a lungo sui libri. Ho inserito 8 nuovi aforismi, tratti da O. Wilde, alla raccolta dei “proverbi” che ormai alimento più raramente, avendo raggiunto il cospicuo numero di 7617 per ben 608 pagine. Lavoro divertente e suggestivo, anzi istruttivo e fonte di creatività. Tuttavia, data la sua mole e la sua organizzazione in ordine alfabetico, senza alcuna divisione in categorie come nel Grande Dizionario dei Proverbi edito dalla UTET, esso è praticamente escluso da qualsiasi velleità editoriale, se non snaturandone la natura e suddividendolo in temi. Non me la sento di affrontare questa impresa!  

venerdì 8 aprile 2016



Jung-myung Lee.
La guardia, il poeta e l’investigatore.
Romanzo. Sellerio ed. 2016.
Trad. di Benedetta Merlini.


Ho terminato la lettura di questo insolito romanzo di circa 400 pagine. Sono molto lento nel leggere saggi e romanzi, abituato alle brevi letture di testi poetici, che leggo in ordine sparso e, praticamente, quasi sempre gli stessi. Forse è per questa lentezza che la lettura m’è apparsa difficile! Si deve inoltre considerare la scarsa o nulla conoscenza che possiedo del contesto storico-geografico nel quale il romanzo è ambientato (Manciuria, Corea, Giappone, Seconda Guerra Mondiale in Estremo Oriente), e così è per quello letterario, che la traduzione non m’è sembrata fluida. Si tratta di un romanzo strano, che le ultime pagine, dall’”epilogo” in poi, non sono riuscite a chiarirmi pienamente. Pazienza, ci riproverò, e cercherò qualche nota bio-bibliografica sull’Autore! Jung-myung Lee è oggi “uno degli autori più rispettati e popolari della Corea del Sud e il suo romanzo, “La guardia, il poeta e l’investigatore”, ha venduto oltre un milione di copie ed è stato tradotto in numerose lingue. Certo, non ho alcuna autorevolezza, nell’esprimere  difficoltà e perplessità su quest’opera, visto che le mie edizioni di storia locale non hanno superato mai la tiratura di 1800 copie, mentre quelle dei piccoli testi di poesia, stampati privatamente, sono appena arrivati alle 350 copie! Tuttavia consiglio di leggerlo, anche per superare la massificazione editoriale nella quale siamo immersi. 

giovedì 7 aprile 2016




Gran caldo!

Stanotte ho sofferto gran caldo! Non potevo dormire. Ho rivisitato la mia giornata trascorsa: la temperatura aveva toccato i 26°C.: troppo elevata per l’inizio di aprile! E, successivamente, le molteplici attività: la visita ad alcune sepolture in un luogo sotterraneo e senza luce; i frettolosi scatti fotografici; le inquietanti cinque parole che racchiudevano l’intera esistenza di un amico umanista: DEO, DANTE, NIHIL, POTEST, INVIDIA; e la serata con il Gruppo Fotografico, la piacevole compagnia, la troppa birra bionda in pizzeria e le simpatiche storie udite e narrate…così il mio sangue, già fluidificato dalla cardioaspirina, s’è messo a correre ancor più velocemente! Ho risognato il grande Nord dei nostri memorabili viaggi, su, su, per il Grande Orso, fino a Nord Kapp!

Un po’ di fresco! 

martedì 5 aprile 2016

 Il Vicolo visto dall'interno.
 La porta a sinistra a piano terra è quella della nostra casa.


 Viale del "Selvatico"


Il bosco di Agilulfo.
Il 


Vicolo del Serrappuccio.


Sono nato proprio alla fine di questo vicolo, oltre un cancello che delimita le proprietà pubbliche da quelle private della famiglia Dell’Agnello. Poco dopo la nascita la nostra famiglia si trasferì in Via del Borgo 26, un appartamento più grande e con alcuni inimmaginabili comfort per l’epoca, come il WC all’interno della casa. Dopo aver traslocato altre tre volte, io, mio padre e la nonna (parzialmente invalida per un ictus), si ritornò nel Serrappuccio, nella stessa casa natia, nel 1958. Avevo appena compiuto 20 anni. Credo che la nostra famiglia sia stata la prima ad avere una “badante”! perché due “uomini” che andavano a lavorare in fabbrica ogni giorno non potevano assistere la nostra amata “nonna”, la quale stava riprendendo le forze ed anche i movimenti, ma non la totale autosufficienza. Vi ho abitato fino al 26 aprile 1964, la vigilia del mio matrimonio.  Dal Vicolo si poteva entrare nel bellissimo bosco soprastante, il “Selvatico”, con piante secolari ed un sottobosco di delicate fioriture e, addirittura, salire sul crinale del “Poggio”, allora senza abeti e tenuto a prato, dominando con lo sguardo la parte nord del paese ed il giardino pubblico, il “Piazzone”. Si poteva anche entrare nel fitto e incolto bosco di Agilulfo, molto misterioso, entro il quale fiorivano grandi meli e piccoli ciliegi viscioli. Credo di aver ricevuto grandi doni da questi luoghi solitari, ed aver inviato nello spazio, sogni, poesie e speranze. Tanto è vero che, vecchio, vi ritorno, segretamente, ancora.

lunedì 4 aprile 2016




START!

Oggi, 4 aprile 2016, nella sede del Comune di Radicondoli, mi sono incontrato con l'Assessora Lara Cavicchioli e con l'ex Assessora Daniela Brunetti (quest'ultima mia buona amica da quasi venti anni!) per dare inizio ad una operazione editoriale: un nuovo libro sulla poetessa DINA FERRI, nata ad Anqua (Radicondoli) nel 1908 e morta a Siena nel 1930. La pubblicistica sulla poetessa "pastora", come fu definita, è abbastanza ampia e ben poco sembra possibile aggiungere, oltre al suo libro "Quaderno del nulla", pubblicato dopo la sua morte e tradotto in inglese negli Stati Uniti d'America, e ai saggi di Lusini, Misciattelli, Oliveto, Idilio Dell'Era, del sottoscritto e di altri professori dell'Università di Siena, nonché dopo la messa in scena di opere teatrali, balletti e composizioni musicali, tuttavia il nuovo lavoro si basa su materiale inedito, interviste ad ex compagne di scuola di Dina, familiari e parenti, registrate alla fine degli anni '90 del secolo scorso. Sono grato alla sensibilità di Lara e Daniela ed alla disponibilità dell'Amministrazione Comunale di Radicondoli, il comune natio di Dina e dal quale la famigliola fu costretta ad emigrare per le idee politiche del padre, Santi Ferri, un fervente socialista. Spero vivamente che il nuovo libro sia pronto prima del prossimo settembre. Comunque, da oggi, ci siamo messi al lavoro! La primavera è cominciata bene!

domenica 3 aprile 2016



UNA SCOPERTA!

Stamattina sono andato dal Parroco di Castelnuovo di Val di Cecina a consultare il Registro storico delle “CRESIME”, alla ricerca di datare l’unica fotografia che possiedo della prima infanzia. Ho trovato il mio nome, GROPPI CARLO, al n° 52 tra i maschi, nelle cresime del 9 settembre 1945, ricevute da S.E. Antonio Bagnoli, Vescovo della Diocesi di Volterra. Avevo compiuto 7 anni sei giorni prima. Probabilmente, insieme alla S. Cresima avevo fatto anche la Prima Comunione, come sembrerebbe dai segni sulla mia giacca, nella fotografia. Questo avvenimento può gettare un fascio di luce sul buio della mia memoria di quegli anni drammatici. Mio padre e mia madre si separarono nell’estate e poi, “legalmente”, presso il tribunale di Pisa, nel settembre dell’anno 1943, durante i primi micidiali bombardamenti a tappeto degli Alleati sulla città di Pisa, nei quali morirono migliaia di persone. Io e mia sorella, data l’età ( 5 e 2 anni),  nonostante si fosse stati affidati al babbo, seguimmo la mamma, la cui famiglia di mezzadri abitava in un podere distante alcuni chilometri dal paese. Nell’autunno 1944, dopo la Liberazione del nostro Comune avvenuta il 29 giugno 1944,  iniziai a frequentare la prima classe delle elementari, compiendo  a piedi e senza che qualcuno mi accompagnasse, il lungo sentiero tra il bosco e il corso di un torrente detto “dei lastroni”. Ho il ricordo di aver avuto molta paura! Devo essere andato per pochi giorni a scuola, poiché fui respinto e costretto a ripetere l’anno scolastico nel 1945. Tuttavia credo di poter collocare la mia “fuga” dal podere all’inizio dell’estate del 1945, dato che già il 9 settembre ero stato ammesso alla Comunione ed alla Cresima, frequentando il “ritiro” dalle suore per tre giorni. Mi è stato sempre raccontato che un operaio amico di mio padre, un certo Sganga, mi regalò quel giorno 1000 lire!

E così iniziai il 1° di ottobre 1945 il nuovo anno scolastico, ripetendo la Prima elementare, partendo dalla casa del borgo n. 26 dove ormai abitava mio padre insieme ai suoi genitori, i miei nonni Dario Groppi e Enélide Benucci. Praticamente sono rimasto al podere con mia madre e mia sorella per soli 2 anni, dall’estate 1943 all’estate 1945, un periodo misterioso e smemorato, ma con la sensazione di essere stato “lunghissimo”! In realtà fu molto breve e forse è per questa brevità, oltre al senso di colpa della mia fuga e al dolore che nessuno successivamente sia venuto a ricercarmi, che per il resto delle nostre vite, io e mia madre, ci siamo considerati come due estranei. Ed ecco questa meravigliosa fotografia nei miei sette anni! Chi mi avrà vestito in modo così bello ed elegante? Non certo mia nonna, anche se allora aveva l’età di 61 anni e da ragazza aveva fatto la cameriera ad una principessa russa! Mio padre ne aveva appena 30, ma non si intendeva di vestiti dei bambini e nemmeno era religioso. Credo che mi abbia vestito mia zia Iris, allora giovane sposa di 36 anni  e madre delle amate cugine Jolanda ed Eleonora, gemelle, dodicenni!  E devo proprio a loro, di aver potuto godere di tutto quell’amore che mi era stato violentemente sottratto dal destino.