lunedì 17 febbraio 2014









Campo ai Bizzi, 16 febbraio 2014.

Parte (I).

Ho avuto l’onore di rievocare gli avvenimenti che settanta anni fa, proprio in questa data, videro l’uccisione di cinque partigiani, del cavallo “Sauro”, il ferimento di due partigiani e l’arresto e il trasferimento alle Murate di Firenze di altri quattordici patrioti della III Brigata Garibaldi, “Banda Camicia Rossa” di Mario Chirici. Ringrazio il sindaco di Monterotondo Marittimo (GR), Alessandro Giannetti, amico e compagno, l’ANPI di Massa Marittima e tutti gli altri organizzatori di questa giornata indimenticabile, tra i quali la nostra “guida” Cesare, che in una giornata di vento quasi primaverile e sprazzi di sole, ci ha visti compiere, oltre cento persone e tanti giovani, con baldanza e sentita partecipazione emotiva, il pellegrinaggio sui luoghi  della Resistenza dei “partigiani” maremmani (coloro che, tra i primi in Italia, impugnarono le armi contro i fascisti e i nazisti già nel settembre 1943), percorrendo su sentieri e strade campestri l’anello intorno al Frassine di circa dieci chilometri: podere Campo ai Bizzi, Fonte Larda, Poggio Rocchino. Ci hanno accompagnato, nelle soste e nel momento del pasto boschereccio al “Capanno dei cacciatori” le belle canzoni della Resistenza  di Irene e Giorgia e la rievocazione drammatica dei fatti da parte di sei bravissime attrici dilettanti, nonché i ricordi di due tra gli ultimi testimoni di quei giorni, due partigiani, uno di Monticiano e l’altro, il “Lipparini” di Massa Marittima. Nella rievocazione mi sono limitato a illustrare quanto ebbi a scrivere su un settimanale di Volterra  il 19 febbraio 2005: una sintesi tratta dal “Diario” del partigiano combattente Mauro Tanzini, allora giovanissimo testimone dei fatti, mio grande amico al quale devo un debito di enorme riconoscenza per il contributo dato alle mie ricerche storiche sulla Resistenza e, in particolare, alla stesura del volume “La piccola banda di Ariano” (2003), nel quale il suo “Diario” è riprodotto ampiamente. Ed è  proprio in memoria e in onore di Mauro che riprodurrò in alcuni post su questo “blog  diario personale” i capitoli relativi alla strage di “Campo ai Bizzi”.


                                          (continua)

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