giovedì 29 giugno 2017



PASSIONI, SPERANZE, ILLUSIONI. CAP. 18.


29. La verità dei numeri[1]

1)    Il 23 febbraio 1984 il Cud proclama all’Enel-Larderello uno sciopero di 4 ore al quale non aderiscono la Flaei-Cisl, la Uilsp-Uil ed i socialisti della Fnle-Cgil. Teoricamente, basandoci sui numeri, uno sciopero difficile, fallimentare. Un primo comunicato del Comitato Politico di Fabbrica del Pci, redatto la sera stessa del 23 febbraio su dati parziali pervenuti direttamente dai principali reparti, parla di una percentuale complessiva di adesione (tra Ung+Gig) del 42-45%. Fornisce anche dati parziali (non esatti, ma attendibili e significativi):
Servizi Tecnici             operai  66%           impiegati     24%
Perforazioni                     “      53%                   “           23%
Laboratori                        “      70%                   “          40% 
           Gig                                    “         ?                    “             ?         Totale = 40%

I dati del Gig erano approssimativi perché mancavano gli Uffici e tre centrali.

2)    il 27 febbraio 1984 esce un comunicato della Fnle-Cgil con i risultati “ufficiali”, forniti dalla Direzione del Personale del Compartimento (purtoppo i dati vengono forniti solo aggregati):
Totale Ung+Gig, operai ed impiegati = 41,20%
Operai (Ung+Gig)      = 53,79%
Impiegati (Ung+Gig)  = 19,95%

Come si può notare i dati ufficiali sono molto vicini a quelli anticipati dal Pci.

3)    Il 1 marzo 1984 viene indetto il secondo sciopero di 4 ore. Lo proclama a Larderello la sola Fnle-Cgil. Come per quello precedente si dissociano la Flaei-Cisl e la Uilsp-Uil e la componente Psi della Fnle-Cgil. La           riuscita dell’iniziativa si presenta ancora più difficile che non il 23 febbraio 1984 quando a proclamare lo sciopero era stato l’organismo unitario di fabbrica, il Consiglio dei Delegati. Il 2 marzo 1984 un comunicato del Comitato Politico di Fabbrica del Pci parla di una percentuale di adesione superiore al 40% e di pochissimo inferiore a quella di altri analoghi scioperi fatti unitariamente.
4)    Il 6 marzo 1984 la Fnle-Cgil fornisce i dati ufficiali elaborati dalla Direzione del Personale Enel:

Totale generale Ung+Gig   =  40%
Ung           operai  62.01%          impiegati 24,44%   totale  46,27%
Gig                “      36%               impiegati   5,41%   totale  25,89%
Anche questa volta, come si può notare, il Pci non ha strumentalizzato i dati.

I risultati dei due scioperi (41,20% e 40%) sono per noi positivi. Ci sono certamente alcuni elementi di soddisfazione (il 62% di operai all’Ung) e anche di delusione (il 5,41% di impiegati del Gig e il totale complessivo del secondo sciopero al Gig = 25,89%). Tutto ciò merita una attenta riflessione. Qualcosa s’è guastato nel rapporto con i lavoratori, gli impiegati e i tecnici di guesto Gruppo.  Ma, per onor del vero, non è la prima volta che abbiamo risultati a questo livello. E come metro di paragone possiamo citare i precedenti scioperi di cui conosciamo i dati:

Data                  Ung                                       Gig                                                  Totale
                       Operai      Impiegati              Operai       Impiegati

27/1/82           73 %           36%                  68%           25%                                      56%
2/4/82             65%            38%                  65%           19%                                      54%
25/6/82           86%            53%                   60%           39%                                     73%
2/6/82        61%        47%                         61%           55%                                         56%
14/1/83      48%       42%                       57%           13%                                         45,7%
18/1/83   52%          29%                       54%             8,2%                                       42%

Considerato che cinque di questi scioperi erano unitari ed uno era fatto da Fnle-Cgil e Uilsp-Uil, si può notare che la media dei due ultimi scioperi, fatti solo dalla Fnle-Cgil (senza l’adesione dei socialisti) = 40,6% non è troppo lontana dalla media dei sei scioperi precedenti: 54,5% (operai 40,6%; impiegati 13,9%).
Ciò fa pensare che alle lotte la “grande maggioranza” che possiedono le altre organizzazioni sindacali Flaei-Cisl e Uilsp-Uil (con in più la componente socialista della Fnle-Cgil), non dà che il modesto apporto del 13,9%! E, al di là di tutte le parole, questa è la verità dei numeri e l’unità di misura per dire se gli scioperi contro l’ingiusto Decreto del Governo che taglia i salari dei lavoratori, hanno o non hanno ottenuto una positiva adesione dei dipendenti Enel.

Certo, i comunisti hanno fatto le loro riflessioni e altre ne faranno. Sono, è vero, una minoranza nel Paese e, forse, in Fabbrica. Si impegnano nel democratico gioco politico per avere la maggioranza del consenso degli italiani: anche questo è vero (e noi pensiamo, legittimo). MA NON PRETENDONO “CON OGNI MEZZO DI SOVVERTIRE INDIRIZZI E PROGRAMMI FOSSERO PURE SBAGLIATI…” come gli attribuisce in un recente volantino la Flaei-Cisl di Larderello. Del resto, anche sul Decreto che taglia i 3 punti della Scala Mobile, chi è che rifiuta ASSEMBLEE APERTE A TUTTI I LAVORATORI? O ALTRE FORME DI ESPRESSIONE DEMOCRATICA? SONO FORSE I COMUNISTI? O  sono, invece, i gruppi dirigenti della Flaei-Cisl, della Uilsp-Uil…ecc.ecc? Perché, se come dicono, hanno questa grande maggioranza, TEMONO IL PARERE DEI LAVORATORI (anche quello dei propri iscritti?)
Noi pensiamo che le cose siano leggermente differenti. E pensiamo fermamente che la nostra azione in Parlamento e le lotte operaie faranno cadere il Decreto e che, in futuro, fonti imparziali riconosceranno il valore di questo scontro sociale anche per aver permesso una rinascita del sindacato, rinsaldando la fiducia della base nei gruppi dirigenti e per aver dato quella spinta indispensabile al rinnovamento democratico di un rapporto sindacato-lavoratori che ogni giorno di più stava diventando larva di se stesso.



[1] gc., a nome Pci, Comitato politico Enel-Larderello.

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