martedì 24 febbraio 2015

PUBBLICAZIONI DI CARLO GROPPI

(IV)
  


1997, gennaio. Esce, per le Edizioni Libreria di Gian Piero Migliorini di Volterra, il  volume “Dare qualcosa in cambio di niente. Storie di congreghe, compagnie e confraternite di Misericordia”, primo tomo del saggio 5 della Cronologia storica della Comunità di Castelnuovo di Val di Cecina,  brossura, pp. 238, corredato da  5 tabelle, indice cronologico, indice delle Compagnie e Confraternite, fonti documentarie e bibliografia, indice dei nomi di persona.

Prima di entrare nel vivo del tema fondamentale l'autore delinea succintamente, avvalendosi di importanti lavori di ricerca già pubblicati (i cui estremi sono riportati nella bibliografia e tra le fonti), le caratteristiche essenziali delle Compagnie e Confraternite e il loro sviluppo dai tempi antichi ai nostri giorni; descrive le origini della Misericordia di Firenze e il diffondersi in Toscana di tali associazioni che si radicano fortemente nella società civile e religiosa, sottoponendo ad un esame più analitico quelle di Perugia, Siena e Pisa che rappresentano esempi tra i più originali e significativi; illustra la nascita della Confraternita di Misericordia di Volterra e delle Compagnie e Confraternite dell'Alta Val di Cecina (Pomarance, Serrazzano, Lustignano, Leccia, Radicondoli), mettendo in rilievo la diffusione di forme di culto legate al SS. Rosario e alla Vergine Maria e la marginalità della devozione verso i Santi di origine locale; analizza il tentativo del Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, sul finire del XVIII secolo, per mettere ordine nella innumerevole congerie delle associazioni religiose, che avendo perduto molte delle loro genuine caratteristiche di fede e di carità, costituivano un freno allo sviluppo della società moderna finendo per diventare, il più delle volte, rifugio di notevoli patrimoni improduttivi e ricettacolo di gaudenti. Con la "restaurazione" e il movimento del "Viva Maria!" e dopo la breve parentesi dei governi napoleonici in Toscana, alla metà del XIX secolo si formano le Confraternite di Misericordia nella forma statutaria quale oggi, sostanzialmente, nelle Associazioni ancora esistenti, la vediamo.

            Due capitoli sono dedicati alle Confraternite scomparse: quella di Sasso Pisano per la originalità del suo primevo statuto redatto dal prete castelnuovino don Casimirro Trenti e per le interessanti vicende del sodalizio che si estingue nella seconda metà del XX secolo; quelle di Montecastelli e di San Lorenzo a Montalbano, sodalizi fortemente permeati di valori morali e di regole scaturite in piccole realtà rurali tagliate fuori dal mondo, che scompaiono, con la crisi  del modello sociale che li aveva ispirati, nel secondo dopoguerra.

            Infine, dopo questa panoramica che riassume storia e valori delle Compagnie e Confraternite, si descrivono le vicende della Confraternita di Misericordia di Castelnuovo Val di Cecina: origini e sviluppo, vita sociale. Le origini si fanno risalire ad una data precedente i primi mesi del  1329, allorché due piccoli possidenti del borgo, ser Giannino del fu Guido di Leonardo e Nuta di Mazzetto, sua moglie, chiedono al Comune di Volterra e al suo Rettore ser Bartalino di Cursio, che sovrintendono agli affari della Comunità di Castelnuovo in virtù del patto di alleanza e sottomissione firmato nel 1213, "pro salute et remedio anime sue et dicte sue uxoris et eorum parentum, un hospitale erigere et ordinare ad usum pauperum infirmorum et agenorum dicti Castri et aliunde...domum positam im Burgo dicti Castri...".

            La casa spedaliera di nuova istituzione, che va ad aggiungersi all'esistente "Spedale di S. Maria", si trova immediatamente fuori la porta del Fossato del borgo di Castelnuovo e ser Giannino ne è il primo Rettore mentre Nuta ne è "domina et conversa".

            Al Sinodo diocesano di Volterra del Vescovo Filippo Belforti, che si svolge il 10 novembre 1356, la struttura spedaliera nel suo complesso è registrata come "Ospedale di Castelnuovo". Dall'ospedale alla "Società o Compagnia di Santa Maria", con la sua remota sede sempre nella chiesa del borgo, il passo è breve e con significative citazioni se ne documenta l'attività per giungere al 1606, anno dal quale sono noti tutti i nomi dei Camarlinghi della Compagnia della Purificazione della Vergine Maria. Da questa data e fino ai giorni nostri si richiamano centinaia di nomi di amministratori, soci, provveditori, governatori, camarlinghi e correttori, attraverso un esame puntuale della vita sociale dal momento della ultima e definitiva rifondazione in "Confraternita della Misericordia di Castelnuovo intitolata alla Purificazione della Vergine Maria", avvenuta il 6 dicembre 1857 per volere di un gruppo di illuminati benestanti del paese.  

            Scorrono così fino ai giorni nostri le principali vicende del sodalizio, gli slanci organizzativi, i problemi, le pause e il silenzio, nel mutevole volgersi della storia patria: dallo stato liberale, al diffondersi delle idee socialiste, al fascismo e al dopoguerra, per giungere alla realtà contemporanea che vede la Confraternita di Misericordia coinvolgere, dopo circa sette secoli di attività, l'insieme della popolazione in un progetto di eccezionale ampiezza e significato al servizio dell'uomo.

            L'intervista al Governatore Walter Benini (1995) fa infine riflettere sul lungo cammino percorso, sulle mète raggiunte e su quelle da raggiungere, mète che sono condivise da tutta la Comunità che vede nella Misericordia uno strumento operante di solidarietà ispirata ai più alti e nobili ideali del Cristianesimo.


            Ampi repertori bibliografici e delle fonti, un indice cronologico, dei nomi di persona e delle denominazioni di Compagnie e Confraternite, quest'ultimo suddiviso per località di appartenenza, unitamente alle tabelle allegate, rappresentano un indispensabile completamento della ricerca ed aprono prospettive stimolanti per il suo approfondimento. Il volume è attualmente esaurito.

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