Umberto Bavoni, Consolo dell'Accademia dei Sepolti di Volterra.
SE Mons. Vescovo di Volterra Alberto Silvani
Prof. Renato Bacci, relatore dell'Orazione della cuna dedicata a Giovan Battista Batistini
Ritratto di G.B. Batistini dell'amico pittore Carlo Lazzeri.
Il poeta e drammaturgo Migliorini declama i sonetti di GB Batistini.
Palazzo dei Priori di Volterra
Piazza dei Priori di Volterra.
ACCADEMIA DEI SEPOLTI –
VOLTERRA.
Mi onoro di far parte dell’Accademia dei Sepolti di Volterra
fin dall’anno 1998 e di aver avuto per “padrino” il dottor Angelo Marrucci
insigne storico e Consolo dell’Accademia stessa. L’Accademia dei Sepolti è una
delle istituzioni più prestigiose ed antiche di Volterra, essendo stata fondata
il 17 marzo 1597 da quattro giovani: Francesco di Niccolò Incontri, nobiluomo, Giovanni
Villafranchi, prete e poeta, Martino di Antonio Falconcini, dottore in medicina
e Giovan Battista Seglieri, chierico, commediografo e poeta. Si chiamò
Accademia dei Sepolti perché i fondatori
volevano “seppellirsi nelle scientie et nelli versi, ma anchora per spaventare
et atterrire gl’huomini maligni, che
ardissero di voler ritirare gli accademici dalla strada della virtù.” Il loro
motto fu “OPERANTUR SEPULTI” e come stemma, con il quale da allora sono
conosciuti, elessero una scopa carica di operosi bachi da seta. Il primo Consolo, che rappresentò il Capo
dell’Accademia, fu padre Guglielmo Del Bava che mise a disposizione alcune
stanze del convento di S. Agostino, come sede delle riunioni accademiche. Nel
1600, gli accademici trasferitisi nel
Palazzo dei Priori, nominarono le SS. Martiri Attinia e Greciniana come
protettrici della loro Istituzione, ed ancora oggi, il 16 giugno, in occasione
della celebrazione delle Sante, si tiene
l’Assemblea generale dell’Accademia, introdotta da una prolusione chiamata “Orazione
della cuna”. Nel 1924 l’Accademia fondò la Rivista annuale “Rassegna Volterrana”.
Rivista d’arte e cultura, fiore all’occhiello dell’Accademia e dell’intera
Comunità volterrana. L’attuale sede dell’Accademia è in Via Buonparenti, in una
parte della torre Buonaguidi e custodisce, oltre alla biblioteca, il pregevole
affresco attribuito Bartolo di Fredi , risalente agli anni 1470-1480,
raffigurante la Madonna in trono con Bambino e Santi Francesco, Benedetto e Domenico”. I soci ordinari vengono ancora scelti “tra le
persone che si sono distinte nelle lettere, nelle scienze e nelle belle arti”
residenti nel Comune di Volterra, mentre i soci corrispondenti vengono scelti
tra coloro che non sono residenti nel Comune di Volterra, ma possiedono le
stesse caratteristiche degli ordinari, mentre i soci onorari sono scelti tra le
persone che si distinguono per speciali meriti o benemerenze verso l’Accademia.
Attualmente è Consolo dell’Accademia il dottor Umberto Bavoni eminente
personalità della cultura volterrana. Attualmente
i soci ordinari sono n. 43; quelli corrispondenti n. 96 e quelli onorari n. 4.
Ieri, venerdì 16 giugno 2017, nella saletta espositiva di via
Giusto Turazza a Volterra, si è tenta l’annuale Assemblea Accademica con una
interessante cerimonia: inaugurazione della mostra di pittura del socio Giovan
Battista Batistini, detto “Tista”, già socio ordinario, e valente storico ed
etnografo del territorio volterrano e della città di Volterra (1914-1998). L’orazione
della cuna è stata svolta con grande partecipazione emotiva e profondità d’introspezione
del commemorato Giovanni Batistini, dal socio ordinario professor Renato Bacci.
Sono interventi, oltre al Consolo Bavoni, il Sindaco di Volterra Buselli, il
Vescovo monsignor Alberto Silvani ed il
poeta e drammaturgo Simone Migliorini ha declamano alcuni sonetti di Giovanni
Batistini tratti dal suo libro “Du’ risate con Tista”. A seguire un delizioso
rinfresco. Presenti molti soci ordinari, ed anche molti miei amici che ho
salutato con affetto: Dainelli, Bacci, Bavoni, Furiesi, Migliorini Martolini, Viti,
signora Inghirami, don Ciampoli, ed altri. La bella giornata si è conclusa con
la S. Messa in onore delle Sante Patrone e in suffragio di tutti soci deceduti,
celebrata dal Vescovo nella chiesa di San Michele, essendo la Cattedrale,
attualmente inagibile per i grandi lavori di ristrutturazione .
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