venerdì 22 febbraio 2019

DELLA POESIA SENZA RITMO E SENZA RIMA.

“…quando ho pubblicato delle poesie non rimate mi è capitato di sentirmi chiedere come facessi a spacciare per poesia roba simile; la domanda è legittima  perché di solito la poesia, quando rinuncia alla rima, presenta almeno un ritmo fisso. Molti dei miei ultimi lavori lirici non presentano né rima né ritmi fissi e regolari”. E allora? In silenzio ho elaborato il mio appartato canto, il quale, ormai sul viale del tramonto della vita, mentre è ancora immerso nell’esistenzialismo, riesce a scrutare oltre la storia personale ed aprirsi a quella  dell’umanità e dell’intero creato, nel suo tendere a quello che non c’è. E così non ho dato al fuoco i miei poemi, ma l’ho riposti in una scatola di cartone, ed essi saranno, il mio solo lascito e segno del cammino. Adesso, mentre scrivo, guardo gli otto volumi, ancora sciolti, posati sul mio tavolo di lavoro. Sono composti da 1188 pagine ed abbracciano il periodo 1952 – 2018. Credo che mai saranno pubblicati per intero. Tuttavia, in otto volumetti e su alcune pagine di riviste letterarie, circa trecento delle mille totali, sono state pubblicate con bassissime tirature. Forse, ma ancora nulla è deciso, pubblicherò in quest’anno un nuovo libriccino a quattro mani, forse, se i miei sparsi amici mi sosterranno.



Ne riparleremo.


sabato 16 febbraio 2019




TEMPO DI ELEZIONI.








Si avvicinano le Elezioni Amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Castelnuovo di Val di Cecina. Da quanto mi è dato di sapere ci saranno 2 liste civiche: una capeggiata dal Sindaco uscente dott. Alberto Ferrini, che si presenta per la terza volta dopo essere stato Sindaco del Comune per i due mandati precedenti; un’altra, ed è la vera novità, una lista costituita quasi del tutto da candidati al loro primo mandato, con una predominante presenza femminile, e, quindi, portatrice di nuove sensibilità e voglia di far bene. Anche se le due liste civiche si presentano senza simboli di Partito, la loro collocazione etico-politica è nettamente divergente, nonostante che i “partiti”, a Castelnuovo V.C. siano praticamente scomparsi: sinistra-centro; destra-centro. La loro effettiva “diversità” si misurerà sui programmi (al momento non conosciuti) e sui “valori”. Essendo iscritto ad uno dei partiti ancora sopravvissuti in sede locale, è anche chiaro a chi andranno le mie preferenze, ma non è il momento questo di parlarne. Vorrei invece segnalare, a tutti i candidati, di fare una visita “alla periferia” del Capoluogo (e, magari, anche a quelle di Sasso Pisano, Montecastelli e Leccia), per rendersi conti dello stato di degrado nel quale esse versano: vedere l’area di Sant’Antonio; viabilità; degrado area ex Tommi, serre abbandonate comprese, situazione dei fossati; andare al Casalino ossia Piazza del Popolo, ancora transennata e soprastante crollo; andare alla Porta Romana i cui due accessi sono transennati per il crollo di un fabbricato addossato alle mura della Porta; dare uno sguardo al lato sotto le Rocche, alla giungla di rovi e rifiuti antichi e recenti e al disordine vegetale in genere; dare un’occhiata alla nuova frana, in area molto delicata, che si è verificata sul bordo del “fossato” e riconsiderare interventi di consolidamento dell’alveo dal fossato medesimo; promuovere azioni per rendere transitabile la via “Romana” e, infine, tante altre cose con una accurata ricognizione di tecnici, onde redigere un piano generale di interventi atti a ridare al Borgo Medievale, il decoro e la vibilità delle famiglie che vi abitano e che vi potrebbero abitare, compreso quell’Albergo Diffuso, del quale ne è stato parlato. Infine, un pericolo latente, di crollo di muri e caduta di alberi,  si può osservare nel viottolo che dalla “casa di Gorina” beipassa le “Casacce” e si ricollega alla via di Porta Romana. Se non è ancora successo qualcosa di grave si deve solo a pochi volontari, che ho visto in azione, che io ringrazio. Non credo di aver esagerato, ma, comunque, invito i cittadini,  e i nuovi “candidati”, sia del Capoluogo che della Frazioni, a rendersene conto di persona per far si che tali interventi trovino posto nei programmi e successivamente nelle azioni concrete.