PASSIONI, SPERANZE, ILLUSIONI. CAP. 19.
Sindacato e società
30. Resoconto attività Fidae-Cgil nel primo trimestre del 1973[1]
Dopo
il Congresso provinciale della Fidae-Cgil svoltosi nel dicembre 1972 a
Pomarance si è proceduto alla elezione del nuovo Comitato direttivo provinciale
tramite scheda inviata a tutti gli iscritti e alla elezione della Segreteria e
del Segretario. I risultati sono sono stati i seguenti:
Di
Sacco Gherardo voti 216, Cerri Ilvo 214, Becuzzi Leonfranco 212, Groppi Carlo
205, Cheli Benso 187, Balatri Giovanni 179, Becorpi Carlo 165, Ghilli Giovanni
150, Panichi Ivo 140, Cerboneschi Artimino 136, Rosselli Piero 124,
Dell’Agnello Alberto 119, Cucini Aldo 118, Fignani Giuseppe 118, Fedeli Renzo
114, Vichi Mauro 112, Costagli Enzo 110, Simoni Domenico 107, Zani Paolo 107,
Di Sandro Afro 107. Sindaci revisori: Ciompi Massimiliano 183, Benini Elmanno
165, Fillini Gisfredo 121.
Il Direttivo ha eletto la segreteria che risulta così
composta: Di Sacco Gherardo, Cerri Ilvo, Becuzzi Leonfranco, Groppi Carlo,
Ghilli Giovanni.
La Segreteria ha eletto il compagno Becuzzi Leonfranco
a Segretario Provinciale.
Rispetto al passato si hanno i seguenti cambiamenti: sono
entrati due membri nuovi (Groppi-Ghilli) al posto di Pierattini Mario
(pensionando) e Cheli Benso (che non riaccettava) il quale ha ceduto altresì la
carica di Segretario rimanendo membro del Comitato Centrale Nazionale e del
Comitato direttivo di Larderello.
Nei primi tre mesi di attività la Segreteria e il
Comitato direttivo hanno affrontato una vasta serie di problemi locali e la
difficile situazione legata al rinnovo del contratto collettivo di lavoro,
attività che si può riassumere in:
10 riunioni di Segreteria;
4 riunioni del
Comitato direttivo;
8 riunioni con
le altre Organizzazioni indacali;
4 scioperi
organizzati per un totale di 24 ore;
6 documenti e
volantini diffusi;
15 riunioni con altri organi della
Cgil;
8 riunioni con
la Direzione Enel-Larderello;
4 riunioni
varie;
4 assemblee
delle maestranze;
15-20 presenze di “osservatore” a
concorsi interni.
C’è inoltre da considerare la notevole mole di lavoro
per: questioni organizzative, proselitismo, corrispondenza, sottoscrizione
pro-Vietnam, elezione Cre, festa 8 marzo, tesseramento pensionati, assistenza
ai giovani per i nuovi concorsi, interessamento per numerose pratiche
individuali. Per far fronte ai notevoli impegni abbiamo fatto ricorso all’uso
dei permessi sindacali che sono ammontati a circa 200 ore. Si è inoltre cercato
di attivizzare il maggior numero di compagni, anche attraverso un decentramento
delle attività, creando apposite Commissioni che stanno lentamente entrando in
funzione.
Come è stato più volte affermato, la situazione
interna della Fabbrica, dal punto di vista della coscienza di classe delle
maestranze di Larderello, è molto critica. Pesa negativamente sia la tipologia
della categoria degli “elettrici” (alti stipendi, sedi di lavoro decentrate),
sia la modalità con la quale si sono fatte le assunzioni nel passato
(discriminazione delle sinistre ai tempi del Dr. Bruno; assorbimento operai
dalle Cooperative appaltatrici), sia per come hanno agito le Organizzazioni sindacali,
cioè stimolando interessi settoriali, corporativi, su questioni meramente
egoistiche e non sviluppando tematiche di interesse più generale che legassero
i lavoratori elettrici a quelli delle altre categorie, e soprattutto alle sorti
della Valdicecina, in rapida crisi ambientale, sociale e produttiva.
Questo stato di crisi si avverte acutamente nei
rapporti tra le Organizzazioni sindacali. Di fronte a nostre prese di posizione
nel senso di un allargamento dei problemi e della tematica politico-sindacale,
fa riscontro una Flaei-Cisl chiusa su posizioni corporative, che, forte della propria superiorità di iscritti (oltre
700 contro i nostri 317 ed i 140 della Uilsp-Uil), gioca ogni carta per
boicottarci, frenare le nostre iniziative, insabbiarle. La Uilsp-Uil si presta a
questo gioco e si caratterizza come una organizzazione “cacciatrice di deleghe”
che vive sugli intrallazzi dei singoli e che non si sgomenta a capovolgere nel
giro di un giorno le proprie posizioni ed alleanze. In questa situazione le
scelte che ha compiuto la Fidae-Cgil ,
pur tra qualche incertezza, ma che intendiamo portare avanti con coerenza, sono
dirette nelle seguenti direzioni:
1. mantenimento dei livelli occupazionali all’Enel-Larderello
sulle 1450 unità;[2]
2. emissione concorsi per i giovani (diplomati e non) del
Comprensorio;
3. sviluppo della ricerca attraverso appositi organismi
per incrementare la produzione di vapore endogeno, quindi la produzione di
energia geotermoelettrica, e per consentire un ulteriore potenziamento degli
organici;
4. sensibilizzazione politica dei lavoratori con incontri
diretti, volantini, “giornalino”, biblioteca;
5. rafforzamento organizzativo con tesseramento dei
giovani e potenziando le strutture logistiche;
6. decentramento delle responsabilità nel Comitato direttivo
coinvolgendo tutti gli attivisti e attuando la collegialità nella guida del
sindacato;
7. portare avanti con serietà ed onestà le giuste
rivendicazioni dei singoli lavoratori per una integrale applicazione
contrattuale;
8. portare avanti con chiarezza il tema dell’unità
organica di base, senza cedere alle tentazioni verticistiche o di auto isolamento,
dando al Consiglio dei delegati un ruolo primario;
9. mantenere ed incrementare a tutti i livelli i rapporti
di collaborazione con le organizzazioni della Cgil e in particolar modo con la
Segreteria regionale della Fidae-Cgil;
10.
collaborare
attivamente per la costituzione di un “Consiglio dei delegati di Zona” capace
di coordinare gli impegni su obiettivi generali (riforme, sviluppo,
assunzioni);
11.
gestione
democratica ed aperta degli organismi di Fabbrica quali: Cassa Mutua Malattia,
Circolo Ricreativo Enel, Associazione Ricreativa Culturale Assistenziale.
Rispetto ad ognuno dei precedenti punti si precisano i
temi e l’attività svolta:
1-2:
mantenendo le attività produttive di perforazione, ricerca e manutenzione, gli
organici complessivi dei due Gruppi che compongono l’Enel-Larderello (Minerario
e Geotermoelettrico) sono stati dichiarati dalla Direzione Compartimentale
intorno alle 1450 unità (1000 + 450). Con le assunzioni del personale delle
Imprese Appaltatrici (111 lavoratori), dei Periti Industriali attraverso il
concorso n. 19 (10 lavoratori), e dei giovani della zona con il concorso n. 26
(80 lavoratori), gli organici, al 1 marzo 1973, risultano così composti:
Gruppo
Minerario Larderello n. 852 (148 in meno)
Gruppo
Geotermoelettrico n. 410
(40 in meno)
Totale n. 1262 (
188 in meno)
Quindi,
al 1 marzo 1973 mancano circa 200 dipendenti rispetto agli organici standard
stabiliti dalla Direzione. Se si considera che: altri 52 giovani lavoratori
saranno assunti dal concorso n. 26 e che, al contempo, durante l’anno 1973
avverranno numerosi pensionamenti (concentrati nella seconda parte dell’anno)
per un numero che sarà superiore alle 100 unità, si può dedurre che i posti da
ricoprire ammonteranno a circa 236 unità. Abbiamo perciò interessato più volte
i Dirigenti Enel locali a questo problema e gli stessi, oltre fornirci i dati
sopra riportati, si sono impegnati a sollecitare le superiori direzioni
compartimentali per l’adeguamento degli organici complessivi tenendo conto del
fatto che i giovani assunti o da assumere hanno bisogno di un adeguato periodo
di tirocinio. In questi ultimi giorni sono stati emessi nuovi bandi di concorso
a livello compartimentale per operai, diplomati, dattilografe, impiegati,
disegnatori, ma, per quanto abbiamo appreso solo poche unità saranno destinate
a Larderello. Pertanto, mentre abbiamo protestato per l’esclusione della
provincia di Pisa da alcuni di questi bandi (sarebbe utile una interpellanza
parlamentare), cosa che è avvenuta, a quanto ci ha comunicato la Direzione
compartimentale, per la mancanza di richieste fatte dalle Direzioni locali,
abbiamo richiesto e sollecitato un incontro al Capo del personale ing. Di
Blasio per discutere i seguenti punti:
a) esame della situazione assunzioni per reintegro organici
antecedenti alle leggi sui pensionamenti;
b) emissione nuovi bandi di concorso riservati ai Comuni
della zona.
Questo
incontro dovrebbe avere luogo non oltre la prima settimana di aprile. E’
evidente che l’azione delle Organizzazioni sindacali sarà tanto più incisiva se
si creerà nella zona, su tale problema, un movimento reale di lotta.
3:
parallelamente ai problemi dell’assunzione di nuova manodopera per il
mantenimento dei livelli occupazionali, l’azione della Fidae-Cgil è rivolta
principalmente a definire una linea di sviluppo delle attività dello
sfruttamento dell’energia geotermica come unica possibilità per l’ulteriore
allargamento degli organici e per un incremento energetico a medio termine
nell’ambito di una politica energetica regionale tesa allo sfruttamento
razionale di tutte le risorse esistenti. Stiamo perciò organizzando un apposito
“seminario di studio” che affronti il problema “geotermia”. Abbiamo preso
contatto ed effettuate riunioni preliminari con i ricercatori del Cnr, Crg, Dsr
iscritti alla Cgil e (crediamo per la prima volta), abbiamo coinvolto tecnici
di alto livello per l’elaborazione di una proposta alternativa ai piani di
ridimensionamento o passivo lento abbandono, portati avanti dall’Enel. Abbiamo
altresì ottenuto un incontro con la Direzione Compartimentale sui problemi
dell’organizzazione aziendale di Larderello denunciandone la evidente
arretratezza, causa prima dell’alto numero di infortuni, taluni mortali. Il
decadimento del livello qualitativo di macchinari e attrezzature è intimamente
collegato al disinteresse per il nostro settore. Stiamo preparando una
indagine-denuncia da presentare all’Enel. Abbiamo inoltre predisposto una
apposita Commissione per tutti i problemi dell’antinfortunistica, medicina del
lavoro, ecologia. Commissione che si accinge a funzionare. Come segreteria abbiamo
effettuato una inchiesta sui lavori dati in appalto nell’ambito di Larderello
durante il 1972 e sulle condizioni logistiche in cui operano questi lavoratori,
collaborando ad un iniziativa nazionale. Nei periodi di maggiore attività tali
lavoratori, appartenenti a 27 ditte diverse, hanno raggiunto un organico di 312
unità.
4:
è un problema importantissimo sul quale pesano in modo serio le scelte compiute
anche dalla nostra Organizzazione negli anni scorsi allorché era impegnata
soprattutto a risolvere i problemi dell’inquadramento gerarchico delle
maestranze (art. 15). Il sindacato ritiene importante che dentro la Fabbrica ci
sia la presenza delle forze politiche (Pci, Psi, Dc), delle quali adesso non
esiste la più elementare struttura, per favorire un dibattito sui temi più
generali in modo da rompere il circolo chiuso dell’egoismo personale dominante
della nostra categoria, che riesce ad essere contagioso anche nei confronti dei
giovani neoassunti. In questo periodo ci siamo impegnati nella sottoscrizione
“pro Vientnam” raccogliendo 280.000 lire. Abbiamo ciclostilato quattro
volantini sul Vietnam, uno sulla festa internazionale della donna ed un
documento che fa il punto della situazione politica internazionale, nazionale e
locale. Abbiamo inoltre in allestimento una biblioteca specializzata su temi
politico-sindacali che intendiamo caratterizzare come efficace strumento nella
preparazione dei quadri di base. Per quanto riguarda l’uscita di un giornale
sindacale non siamo ancora nelle condizioni organizzative idonee per
realizzarlo, ma abbiamo iniziato il potenziamento delle attrezzature per la
stampa. Abbiamo inoltre programmato una serie di incontri con tutti i
lavoratori dell’Enel-Larderello per chiarire e mettere a fuoco tutti i problemi
che riguardano i vari Reparti dal punto di vista dell’organizzazione,
dell’ambiente e della salute. Finora si è svolto soltanto un incontro.
5
– 6: con i massicci pensionamenti, gli iscritti alla Fidae-Cgil sono
notevolmente diminuiti. Al 31 dicembre 1972 essi erano 317 contro i 434
dell’anno precedente. Abbiamo ritenuto urgente dare la priorità al problema del
reclutamento sviluppando una campagna capillare soprattutto verso i nuovi
assunti, tra i quali abbiamo conseguito buoni risultati, anche se gli stessi si
rifiutano di firmare la delega prima che siano trascorsi i tre mesi di prova.
Nostro obiettivo è raggiungere nel corso dell’anno i 380-400 iscritti.
Parallelamente abbiamo aperto la campagna per il tesseramento verso i
pensionati, in modo da sottrarli alle Organizzazioni pseudosindacali (quando
non apertamente fasciste), e dando loro la rappresentanza nel nostro Comitato direttivo.
Inoltre stiamo organizzando e potenziando l’ufficio sindacale anche per la stampa
del “giornalino” di Fabbrica. A questo scopo e per avere una presenza più
incisiva in Fabbrica, abbiamo richiesto all’Enel una stanza da adibire ad
Ufficio sindacale, ubicata nelle immediate vicinanze dello Stabilimento di
Larderello. In previsione di una eventuale risposta negativa stiamo
predisponendo, in accordo con la nostra Segreteria regionale, una completa
documentazione (anche fotografica) sulla cessione di locali, circoli, sedi
politiche (ed anche indennità in denaro), ad altre organizzazioni partitiche e
religiose. Pensiamo che essa sia pronta entro il prossimo 10 aprile.[3]
Ultimamente ci è stata prospettata la possibilità di avere una stanza, insieme
alle altre Organizzazioni sindacali, presso la ex Scuola Aziendale di Larderello.
Per rendere sempre meglio funzionante la Fidae-Cgil cerchiamo di attuare il
massimo decentramento possibile, costituendo Commissioni autonome e Gruppi di
lavoro. A tutte le riunioni, specialmente a quelle con le Direzioni Enel,
cerchiamo di far partecipare sempre due o tre compagni. Le decisioni vengono
assunte collegialmente a livello di Segreteria o di Comitato direttivo e,
quando ciò non è possibile, interpellando i compagni più facilmente reperibili.
7):
pur non volendo scendere allo stesso piano di una organizzazione tipo
Flaei-Cisl, che si da’ da fare per i singoli problemi dei lavoratori, ma che è
sorda ad ogni altra iniziativa che abbia un minimo di socialità, ci siamo
prefissi di portare avanti con serietà ed onestà, alla luce del sole, tutti i
problemi dei lavoratori. Abbiamo notato che il numero di coloro che si
rivolgono alla Fidae è in aumento e che recuperiamo anche quei compagni
allontanatisi nel passato proprio per essere stati trascurati o trattati male.
Abbiamo in corso i problemi degli invalidi, delle abitazioni, dei trasporti,
dei mancati accordi ecc. ecc.
8
– 9 – 10): pur nella situazione di oggettiva difficoltà nei rapporti con le
altre Organizzazioni sindacali, non trascuriamo mai la ricerca di un rapporto
unitario sui problemi concreti di tutti i lavoratori. In questo senso ci
sforziamo di agire verso i delegati di reparto, affidando loro una funzione
politica ampia e non considerandoli soltanto come sostituti delle vecchie
Commissioni Interne. Per come sono stati eletti, per la loro formazione
culturale e politica, i delegati sono attualmente uno strumento
insoddisfacente, che adesso svolge solo politica rivendicativa spicciola. Con i
nostri Delegati (12 sul totale di 50), intendiamo portare dentro questo
Organismo uno scontro molto vivace, interessando i lavoratori. Noi crediamo
possibile costituire un “Consiglio dei delegati” a livello di zona, in modo da
coinvolgere i delegati dell’Enel-Larderello su problemi più generali dello
sviluppo, dell’occupazione, e di tutte le tematiche sociali per farci uscire
dall’isolamento della Fabbrica.
A
tale proposito riteniamo indispensabile mantenere i più stretti rapporti di
lavoro e collaborazione tra la Fidae-Cgil e tutte le altre organizzazioni
orizzontali del sindacato, in primo luogo con le Camere del Lavoro e con la
nostra Segreteria regionale. In questo periodo abbiamo partecipato a numerose
riunioni a Pisa, Firenze, Pomarance ed a manifestazioni in occasione di
scioperi e convegni. Alle riunioni del nostro Comitato direttivo invitiamo
sempre il segretario della Camera del Lavoro di Pomarance, compagno Primo
Frosali.
A
conclusione di questa nota informativa non possiamo tacere che il periodo preso
in esame e nel quale s’è trovato ad operare il nuovo Comitato direttivo, è
stato caratterizzato dalla vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro.
Questa vertenza ha dato luogo ad assemblee, volantini, scioperi ed ha richiesto
un impegno notevole da tutti i compagni, anche distogliendoli da altri gravi ed
urgenti problemi. Inoltre si sono svolte le elezioni per il rinnovo del
Consiglio del Circolo Ricreativo (Cre) sulla base di una lista unitaria e di un
programma avanzato. Sarebbe opportuno tener presente l’importanza di questo
organismo dato che le attività (cinema, conferenze, spettacoli di prosa,
biblioteca, mostre d’arte ecc.) influenzano vasti strati di cittadini della Valdicecina.
Ci sembra che il programma unitario offra molte possibilità per una attività
progressista ed impegnata. E’ necessario, su tali temi, assumere una posizione
concreta in relazione alla prova di forza della Democrazia cristiana che è
prepotentemente entrata nel Cre. Infatti sono presenti nel Consiglio elementi
molto politicizzati che potrebbero assumere pericolose posizioni di censura. Da
sottolineare, infine, l’iniziativa di effettuare un corso preparatorio, in
varie località, per tutti i candidati della zona ai concorsi di assunzione all’Enel,
iniziativa di alto significato sociale, oltre che pratico.
[1] Il resoconto fu illustrato
durante una riunione del Comitato direttivo della Sezione del Pci di
Castelnuovo da gc che manteneva i doppi incarichi partito-sindacato.
[2] Al momento
dell’incorporazione della “Larderello SpA” nell’Enel (1964) l’organico
complessivo dell’Azienda, suddivisa in tre distinti contratti di lavoro
(elettrico, chimico, metano), ammontava a 2002 unità (il massimo storico) delle
quali circa 350 appartenevano al ramo chimico (Larderello e Saline di
Volterra), trasferito successivamente al Gruppo Eni.
[3] La documentazione, ampia e
dettagliata, fu inviata alla Segreteria regionale della Fidae, che aprì una
particolare vertenza con la
Direzione , riuscendo a far concedere alle oo.ss di Larderello
idonei Uffici ubicati nei locali dell’ex Falegnameria, cioè all’interno dello
stabilimento di Larderello.