Non c’è solo
la frana del muro medievale di Volterra!
Occorre
rimboccarsi le maniche…
6 febbraio 2014. Dopo l’ondata
delle grandi piogge, ho fatto un giro di perlustrazione intorno al Borgo di
Castelnuovo di Val di Cecina, lato sud-est. Partendo da Via Verdi, imboccando
la via del Campone e scendendo a sinistra verso la Capanna di Creonte. Poi
sempre a sinistra al bivio che va alla Rota, fino al Fossato, alla Porta Romana
e dalle Casacce al Casalino ed alle Rocche per risalire dalla piazza della casa
di Cirano, nel vicolo di Argene e, in salita sbucare in Via Mascagni, poi
dietro i Muriccioli alla piazzetta del Masselli, la Chioca , Via Garibaldi,
costeggiando a sinistra per risalire alla casa del Masselli e poi, sempre a
sinistra, sbucare in Piazza del Plebiscito, Sotto la Voltola e la piazza della
Chiesa Parrocchiale, dove avevo parcheggiato la
Panda. Ho scattato 119 fotografie, alcune
molto significative dello stato dei luoghi e in sei post ne pubblicherò 24. Le prime 4 in questo.
Farò ancora altri due o tre giri,
il più importante sarà quello dalla Casa dello Stolfi per la
Via Nuova dei Lagoni, fino a S. Antonio e
area geotermica intorno al Tommi, per risalire dal podere Il Tiglio al
castagneto al di sotto della muraglia della Casa dello Stolfi e poi riprendere
la via per la Porta
Fiorentina , Via Nuova del Borgo, Le Piagge, la Chioca , il Chiassino e area
della Vignola, Via Martiri dell’Indipendenza. Vorrei fare anche un giro “a
monte” partendo dall’Ammazzatoio campi sopra il Morroni, sopra Casa Serri e
Municipio, le Pagliole, frana al di sotto della Variante 439, la Serretta , area
circostante il cimitero e la Centrale ENEL ,
scendendo dalla via del Canalino ai Lagoni. Naturalmente non mi soffermo sulle
opere “visibili”, torrenti, fiumi, impianti industriali ponti e frana variante SR 439 con il
pericoloso scivolamento a valle…credo che in Comune ci siano esaurienti
documentazioni.
Già da quello che ho potuto
osservare (molto superficialmente) nel primo itinerario, credo di poter dire
che il Borgo di Castelnuovo necessita di un Piano Complessivo di Sistemazione
Ambientale, cioè regimazione delle acque, regimazione del bosco, regimazione
delle discariche e delle zone di degrado,
compreso l’accertamento della stabilità e pericolosità di edifici
privati, messa in opera di strutture murarie di consolidamento e opere di
monitoraggio di precisione mediante capisaldi. Un grande piano che si dovrà
estendere a tutto il perimetro del centro abitato e, successivamente, a Sasso
Pisano, Montecastelli Pisano, Leccia, Bagno a Morbo. Dovrebbe essere un impegno
primario nei prossimi 5 anni di attività dell’Amministrazione Comunale che si
insedierà dopo le elezioni della prossima primavera 2014, a partire dalla
redazione di un progetto iniziale a cura dell’Amministrazione, e degli altri
Enti preposti, per poi proseguire nelle “legislature” successive per almeno 10
anni.
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