lunedì 20 dicembre 2021

 

Viandante nell’Es

 Anni e anni alle mie spalle,

viandante in terre inesplorate,

nei paesi delle ombre lunghe

ed in quelli delle ombre corte,

seguendo le rotte dei pirati

e degli esploratori alla deriva

sulla banchisa australe;

piangendo con Murasaki,

asciugandomi le lacrime

alla manica della camicia,

con Genij, traversando

con Kim le terre misteriose,

là, dove sbocciò,

il primo vero amore,

dopo tempi di malinconica

solitudine.

 Mi consola avere accanto

la giovane selvaggia

che accende di passione l’anima mia,

mai sazia di felicità.

 Lei mi ha insegnato come liberarmi

della vecchia pelle, come fa il serpente

a primavera, e spira su spira

intrecciare danze sfrenate.

 Vi ripongo tutte le mie fantasie,

i desideri non confessati:

solo per lei, e per l’amore che mi dona,

vorrei essere immortale,

per amare una donna innamorata,

ascoltando dalla sua bocca

le parole misteriose e ardite

del godimento, ringraziando il Signore

delle gioie e della purezza rinnovata,

il soffio ardente dell’eros

che alimenta il fuoco della vita.

 Tra non molto non ci sarà

più nulla da scambiare

tra il vecchio poeta e la giovane

selvaggia, ma tuttavia godiamo

di questi brevissimi istanti

che il cieco Dio della casualità

ci ha donato facendoci incontrare

sullo sconosciuto cammino dell’Es.

 E che i nostri sogni siano luminosi

e  le vogliose carni trattengano

a lungo il sapore dei notturni baci!

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