venerdì 31 agosto 2018


 La "sonda" al Dolmi 5.
 Le "aste di perforazione".
 Un antico "pozzo"geotermico perforato nel 1949.
 Elettrodotti.
 I "refrigeranti" della Centrale Larderello 3, un tempo la più potente del mondo.
 La Centrale geotermica Valle Secolo potenza 120 MW.

Un "vapordotto".

GEOTERMIA A LARDERELLO (TOSCANA)

Confesso il mio “peccato”: sono ancora  innamorato della “geotermia”. L’ho lasciata, dopo 40 anni di amore fedele, per l’agognata “pensione”, dalla quale avrei voluto divorziare dopo appena sei mesi , ma ciò non era ormai più possibile! Tuttavia continuo ad amare la “geotermia”. Essa non invecchia mai, anzi, muta continuamente il suo stato diventando più giovane e bella. Ed io ritorno e ritorno  ai bordi della “Fabbrica Amica”, percorro i tracciati dei vapordotti, osservo le armoniose strutture metalliche che sfidano il cielo, le alte torri dei refrigeranti (ormai monumenti) e le nuove armoniose forme impiantistiche che ben si inseriscono nella nostra natura selvaggia, come le nuove piazzole per gli impianti di perforazione del sottosuolo. Adesso c’è una “sonda” sul versante occidentale del monte Vado la Lepre, proprio nelle vicinanze del podere Carbonciolo, dove ho abitato bambino.  Molte volte, al calar della notte, salgo su quel monte, mettendomi in ascolto del rumore dello scalpello che penetra negli strati profondi della terra alla ricerca del prezioso “fluido geotermico”, immaginando il sapiente lavoro umano alla ricerca di una fonte energetica “rinnovabile”, ed allo stesso tempo, sperimentando sempre nuove tecnologie. La grande piattaforma è tutta illuminata e la sua straordinaria bellezza si espande nella nera notte, tra i monti e le valli, fino al mare.

Certo, non vedo le onde invisibili che collegano i moderni computer, i telecomandi delle centrali, delle valvole dei pozzi geotermici, e nemmeno i sistemi  di telecomunicazione fra le persone…Soffro tuttavia perchè la nostra “ricchezza”  se ne va’ attraverso i fili scavalcando valli e monti, portando luce, benessere, lavoro e bellezza in città lontane. Perché da noi, nel  più antico Centro Geotermico del Mondo, molte cose restano da fare: strade decenti, ponti non pericolanti, disinquinamento di fiumi e torrenti,  sistemazioni urbanistiche e cura dei territori di tutte le antiche “fabbriche”, eliminazione di gas nocivi dall’atmosfera, ed in più, fin dove  sarà possibile,offrire un adeguato ricambio generazionale, per aumentare o almeno mantenere  sostenibili livelli di occupazione dando speranze al  futuro delle nuove generazioni.  Vergogna ai “politicanti” che sostengono interessi ristretti ed egoistici di poche persone ed impauriscono i cittadini con strumentali  “paure per la geotermia”, magari per riguadagnarsi un ambito “seggio” in qualche consesso politico e amministrativo, anteponendo ii proprio tornaconto personale agli interessi più generali dei territorio e delle loro popolazioni, proponendo MORATORIE che altro non farebbero, se sciaguratamente diventassero maggioritarie, che impoverire definitivamente i nostri territori, la nostra Toscana e l’Italia intera!

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