lunedì 11 giugno 2018




PASSIONI, SPERANZE, ILLUSIONI. CAP. 97.

Questo nostro “giornalino”

Un “giornalino” che è giunto al suo 69° numero (al 70° considerando il numero “zero”) e al quale hanno lavorato e collaborato nel corso del tempo molti compagni, molti lavoratori. Esso è di tutti ed è aperto all’apporto e al contributo, anche critico, ma costruttivo e onesto, di quanti hanno a cuore la vita del sindacato e vogliono aiutarlo a crescere e migliorare. Per questo non ci stancheremo mai di invitare gli iscritti, i simpatizzanti, i lavoratori tutti, a partecipare con idee, suggerimenti, scritti, affinché il “giornalino” non sia solo quello strumento pure assai importante, di informazione e divulgazione degli avvenimenti sindacali e di fabbrica, ma anche e soprattutto un mezzo di formazione sociale e culturale che solo la partecipazione, la discussione, lo scambio di esperienze e di opinioni possono dare.
L’errore più grave che i lavoratori possono commettere, oggi più che mai, è quello di vedere e considerare solo il ristretto interesse personale, di lottare per rivendicazioni e conquiste settoriali e corporative che, se pure momentaneamente importanti e appetibili, li allontanerebbero e dividerebbero da tutto il resto della società, spezzando così quella unità e solidarietà di classe che sola può far prevalere e vincere le forze del lavoro e progressiste su quelle padronali e conservatrici.
Sempre, dunque, accanto agli interessi particolari e specifici della categoria, dobbiamo tenere conto del panorama sociale ed economico che ci sta intorno, delle altre categorie di lavoratori, dei disoccupati, dei giovani, dei pensionati, e per tenerne conto dobbiamo sapere, parlare, confrontarci, discutere insieme. Dobbiamo, infine, abbattere completamente e definitivamente vecchi tabù e ataviche divisioni che purtroppo, spesso anche inconsciamente, continuano a separare ed allontanare persone che avrebbero tutte le caratteristiche per vivere, amare, lottare, vincere insieme.
Ed anche temi di più ampio respiro come droga, terrorismo, guerra, fame nel mondo, ci interessano e ci riguardano, poiché non ci saranno pace e sicurezza per nessuno se non ci saranno pace e sicurezza per tutti e non verranno sanati gli enormi squilibri che oggi esistono tra Nord e Sud, tra paesi ricchi e paesi sottosviluppati, se non cesseranno le guerre di dominio e di sopraffazione, se le ricchezze non saranno più equamente e umanamente distribuite. Tutto ciò vogliamo continuare a trattare e sviluppare sul nostro “giornalino”, mantenendoci in stretto rapporto coi bisogni e le aspirazioni dei lavoratori ai quali chiediamo collaborazione e sostegno. In tal modo pensiamo di supplire, almeno in parte, a quella carenza di rapporto diretto che c’è oggi, purtroppo, tra sindacato e lavoratori, e che non ci stancheremo comunque di ricercare, stimolare e superare.
Il “giornalino” dunque continuerà a vivere, anche tra mille comprensibili difficoltà, ma sappiano i lavoratori che, mentre chi si sacrifica e si impegna per fini ambiziosi e personalistici, non ha bisogno del sostegno e della comprensione di nessuno, chi invece lavora e si sacrifica per fini sociali e collettivi, nell’interesse dei cittadini e del Paese, ha molto spesso bisogno, per superare difficoltà e delusioni, di quel sostegno e di quella solidarietà che solo i lavoratori sanno e possono dare.
Come nostra consuetudine, dedichiamo questo numero di “Informazioni Fnle-Cgil” (dicembre1981), al riepilogo delle attività svolte nell’anno ed alla sintesi dei principali argomenti trattati, il tutto corredato naturalmente da nostre impressioni e valutazioni.
Ringraziamo sentitamente chi ci ha fin qui seguito e letto con attenzione e tutti quei compagni che sempre si sono prestati e prodigati alla stesura, stampa, preparazione e divulgazione del “giornalino”.

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