giovedì 2 febbraio 2017




PURIFICAZIONE DI MARIA.
PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO.
LA CANDELORA.

Oggi, 2 febbraio, la Chiesa Cattolica e il “calendario” civile, commemorano un data molto importante, istituita, credesi, da Papa Gelasio nel 492. Il Papa Sergio I la riordinò intorno al 689 aggiungendovi la “processione delle candele”, da ciò deriva il nome di “Candelora” o “Candelaia”, dato comunemente a questa festa.  Forse essa fu solennizzata per togliere il ricordo di alcuni riti pagani: o le feste Amburbali (feste in onore di Proserpina il cui simulacro veniva portato per la città preceduto da torcie accese), o per i Lupercali (orgie in onore del dio Pan). Ma, qualunque sia  l’origine storica la Chiesa ha voluto esaltare nella festa l’unità stretta tra Maria e Gesù. E nel momento che il vecchio Simeone vide il Salvatore, che vide il suo splendore, comprese che poteva incamminarsi sereno verso la morte, perché nella morte c’è la vita e oltre le tenebre rimane la luce. A questa estrema luce si giunge per intercessione di Maria. Anch’essa dovrà superare la tremenda prova del ferro che le trapasserà il cuore, la prova del dolore della Croce. E così, la piccola candela che metteremo da parte dopo la benedizione del Sacerdote nella Festa della Purificazione, potremo vederla brillare nella scena del nostro trapasso, allorché Maria “porterà nel Regno dei Cielo la nostra anima, tra le sue braccia, come un giorno ha portato Gesù”.
A Castelnuovo di Val di Cecina la grande Chiesa del Borgo è stata da sempre intitolata alla Vergine Maria e retta dalla Compagnia di Santa Maria, che all’inizio  del XIV secolo, aveva una Casa Ospitaliera e oratorio fuori dalle mura, addossata alla Porta Romana.  Essa fu trasferita all’interno delle mura, nell’attuale sede, pochi decenni dopo, e fu intitolata  alla Purificazione di Maria, dalla quale si originò la Confraternita di Misericordia, ancor oggi operante,  non solo per la Comunità di Castelnuovo, ma per un ben più ampio territorio.  Ed è per questo motivo fondativo che il giorno 2 febbraio si paga la “tassolina” annuale dell’iscrizione alla Misericordia, uno dei maggiori doni posseduti dalla nostra Comunità, religiosi e laici, cattolici e di altre religioni, oppure di nessuna religione! Ma nel rispetto  nel Santo Vangelo e delle Opere di Misericordia.

Secondo il Vangelo di Luca(2, 21-52), …passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, al Bambino fu dato il nome di Gesù, nome che l’Angelo aveva pronunciato  prima del suo concepimento. Quando venne il giorno della cerimonia della  purificazione di Maria, sua madre, dopo i 40 giorni dal parto, prescritta dalla Legge di Mosè, lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al Signore e per offrire il sacrificio richiesto nella Legge del Signore: un paio di tortore e due piccioni giovani. Ora a Gerusalemme viveva un certo Simeone, uomo giusto e scrupoloso nell’osservanza della legge…mosso dallo Spirito  egli andò al Tempio e quando i genitori portarono il piccolo Gesù per fare quanto la Legge prescriveva nel suo caso, fu lui a prenderlo in braccio…c’era anche la profetessa Anna, figlia di Fanuel, della tribù di Ascér; era una vegliarda quanto mai avanti negli anni: sposatasi appena giunta alla pubertà, aveva vissuto col marito sette anni e adesso era vedova da ottantaquattro anni, non lasciava mai il Tempio, ma adorava Dio giorno e notte. Ed è da questo passo di Luca che il pittore Cosimo Daddi dipinse nel 1597, per la Confraternita della Misericordia di Castelnuovo, la grande tela che riproduce l’intera scena. Un capolavoro del manierismo italiano, oltre che il simbolo delle radici della nostra Confraternita, che si può ancora oggi ammirare nella Chiesina di San Rocco o della Misericordia.

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