martedì 6 marzo 2012


Paris! Paris!

Nonostante tutto (ho sempre presente il finale del brano 4, “Un burlone”, dello Spleen di Parigi di Charles Baudelaire), amo la Francia e la sua capitale, nella quale ho soggiornato diverse volte, mentre tra regioni e città per ben altre 18 volte ho goduto le bellezze di questo straordinario Paese. Diciamo che sono un “amico” della Francia e anche del “popolo francese”. Non dimentico inoltre Aurora, la ragazzina mia coetanea, che fu il primo amore all’età di dieci anni e anche quello che chiuse il ciclo dell’età fiorita, dieci anni dopo. Quest’anno mi sono dedicato in modo particolare al quartiere di Montparnasse dove era ubicato il loft in affitto, anch’esso speciale dato che era stato l’atelier dei pittori Modigliani e Gauguin. Inutile ripetere le lunghe descrizioni turistico-letterarie, mi limito ad uno scarno riassunto. I giorni parigini sono stati tranquilli, interessanti e fatti di piccole cose. La nostra vita quotidiana s'è svolta nella maggior parte dentro il quartiere di Montparnasse (all'incirca conterà 150.000 abitanti), completando e rifinendo le visite e le passeggiate trascurate nei precedenti soggiorni. Abbiamo sfruttato molto il piccolo appartamento preparando colazioni e cene (oltre al dormire, silenziosissimo), utilizzando il metrò una o due volte al giorno e muovendoci per lo più a piedi ormai quasi senza consultare la guida! Tra le cose rimarchevoli viste: il Salone Internazionale de l'Agricoltura; la mostra dei fotografi Paul Strand e Henri Cartier-Bresson su Mexico 1932-1934; la mostra sull'esorcismo in Francia: mito e realtà; il Museo della Posta Francese; il Museo della Liberazione di Parigi e gli avvenimenti delle colonie d'oltre mare durante la seconda guerra mondiale; il Museo d'arte e di storia dell'ebraismo; il museo-atelier dello scultore, allievo di Rodin, Baurdelle; il Museo Jacquemart-Andrè (il nome dice poco ma credo sia uno dei più incantevoli di Parigi); e in più abbiamo fatto una gita sulla Senna in battello...visitato mercati all'aperto, il cimitero di Montparnasse (il mio preferito), librerie, negozi e  negozietti, giardini ecc. ecc. Zero vita notturna: dopo cena, cioè dopo le 22, preparativi e un bel sonno! Mai accesa la tv, né internet, né radio, né aperto un giornale. Disintossicazione totale. M'è mancata la visita all'Osservatorio Astronomico di Parigi (a due passi da noi)...ma il cielo era grigio, anzi biancastro, però senza freddo né pioggia e i giorni sono volati. Abbiamo pranzato di nuovo nel locale del Marais, luogo della foto sulla copertina del mio ultimo libricino Viandante nella memoria, e scattato diverse fotografie. Il clima è sempre "intellettuale", e, da quel che ho visto, in Francia la poesia gode miglior salute che da noi, anche se piccioni impertinenti fanno sempre la cacca sulla testa di Apollinaire! E pensare che delle 311 copie stampate del mio libricino, nel nostro apatico e decadente paese, non ne è rimasta nemmeno una! 

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