martedì 27 aprile 2021

 



Da sin. a dx.: Gino, Enzo, Pietro, Filiberto, Grazia (dietro Grazia Renzo), Carlo, Eny.


27 Aprile 1964 – 27 Aprile 2021.

57° Ann. Matrimonio Carlo e Grazia.

 

Era un lunedì, mite e soleggiato, un giorno di lavoro. Alle ore 11 ci aspettava il Sindaco nella Sala del Palazzo Comunale, per celebrare il nostro matrimonio. Io abitavo nel Serrappuccio e Grazia in via R. Fucini (dove siamo ancora!) Mi ero vestito a festa e mio padre mi portò con la sua 500 a casa di Grazia. E sempre sulla 500 ci recammo in Comune. Erano presenti, oltre a noi due, il Sindaco Alberto Conti, e l’Ufficiale all’Anagrafe, Sergio Borghesi. Testimoni: il mio zio Gino Groppi e lo zio di Grazia Pietro Francini. Come si vede dalla fotografia che ci scattò, con altre, Sorge Groppi, erano presenti: il mio babbo Renzo, il mio zio Gino, il nonno paterno di Grazia, Filiberto; lo zio di Grazia, Pietro; il babbo di Grazia Enzo e la mamma di Grazia, Eny. Naturalmente data l’ora e il giorno non festivo, non c’era nessun altro presente al nostro matrimonio! No, qui mi correggo: mentre ci intrattenevamo a far due chiacchiere con il Sindaco, del quale ero amico, entrò nella Sala un uomo, che non conoscevamo, si avvicinò e ci dette la mano e gli auguri! Si seppe che era un “malvivente” condannato al “confino” a Castelnuovo di Val di Cecina e  abitante in un appartamento all’uopo disponibile dentro il Palazzo Comunale! Si commentò così: “O bene bene, o male male”! Dopo più di mezzo secolo si può dire “bene bene!”. In casa di Grazia era stato preparato un rinfresco ed una torta, e lì ci trattenemmo un po’ poi il mio babbo con la sua Cinquecento ci accompagnò alla Stazione Ferroviaria di Venturina, e così, nel pomeriggio prendemmo alloggio in una camera nel centro di Roma, nei pressi del Vaticano, dove rimanemmo per 15 giorni! Che furono bellissimi!

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