mercoledì 30 settembre 2015




DINA FERRI, poetessa (Radicondoli, 1908 - Siena, 1930).


Come ho avuto modo di scrivere in alcuni vecchi post, mi sono occupato della vicenda umana e letteraria della poetessa Dina Ferri nei primissimi anni ’70, iniziando la raccolta dei suoi scritti, degli articoli di giornale che la riguardavano, le edizioni del suo libro – Quaderno del nulla - sia in lingua italiana che in lingua inglese, la cartoline commemorative emesse da Radicondoli, Ciciano, Chiusdino, nonché stringendo un rapporto di amicizia e collaborazione con la sua famiglia, che abitava in parte alla Battellona e in Parte al Palazzetto di Chiusdino. Nel 1998, dopo un importante Convegno di Studi organizzato dall’Università di Siena, che si tenne a Chiusdino contemporaneamente alla messa in scena di un dramma “Dormirò sul ciglio del fossato” da me inserito in una “Antologia lirica” uscita in quell’anno, avvertii l’urgenza di registrare le poche persone ancora viventi che di Dina erano state amiche o compagne di scuola. Insieme alla nipote dall’emblematico nome di Dina Ferri (poi in Borgianni) stendemmo un piano e riuscimmo a contattare ben nove testimoni nell’autunno di quello stesso anno. Le interviste, anche se impostate con metodi artigianali, sono uniche e di eccezionale valore. In questi ultimi 17 anni avrei voluto produrre un volumetto, unitamente ad altro materiale inedito, ma  nessuno, nei territori dove Dina nacque, studiò, scrisse il suo libro e morì, appena ventiduenne, ha mai risposto all’appello. E’ per questo che ho deciso di stampare per me il testo delle interviste. Chiudo il libro con queste amare parole. “Opera prodotta artigianalmente da Carlo Groppi in una sola copia nell’autunno 2015, dopo rifiuti e disinteresse dei molti che sono compaesani di Dina. Non è autorizzato l’uso di questo testo, a qualsiasi scopo esse fosse destinato”. In attesa di tempi migliori.

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