giovedì 3 luglio 2014

CRONACHE DELLA II^ GUERRA MONDIALE.
29 giugno 1944: Liberazione del territorio comunale di Castelnuovo di Val di Cecina, Toscana, da parte delle truppe della V Armata degli Stati Uniti d’America.
Parte XIII.

A chiusura di questa nota si devono segnalare altre morti di partigiani di Castelnuovo:

26 giugno 1944, Muore Guido Salvadori in uno scontro a fuoco con i tedeschi nei pressi di Montalcinello (SI).

3 agosto 1944, Muore a Firenze, a seguito di ferite in combattimento, il partigiano Isidoro Santi, nato a Castelnuovo di Val di Cecina, facente parte della formazione fiorentina di “Giustizia e libertà”. E’ sepolto nel cimitero di Rifredi.

22 marzo 1945, Muore in combattimento a Villa Zacchia, in Romagna, il soldato Piero Bernardi, nato a Montecastelli Pisano, già partigiano della XXIII Brigata Garibaldi, poi arruolatosi volontario nel Gruppo di Combattimento Friuli. E’ sepolto nel cimitero di Zattaglia, Ravenna.

Massa Marittima fu liberata dagli americani della V Armata, il 24 giugno 1944; Castelnuovo di Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance, il 29 giugno 1944; Volterra l’8 luglio; 1944, Pisa il 2 settembre 1944. Castelnuovo fu liberato dalla 1 Divisione corazzata del generale Harmon, e tra i primi esploratori due erano figli di emigranti paesani, che ritrovarono alcuni loro parenti e fraternizzarono con la popolazione. Questa Divisione, ormai stremata per l’avanzata su un fronte di 35 km. fu rimpiazzata, il 6 luglio dalla 88^ Divisione del generale Crawford, 349° Reggimento, i famosi “Blue Devils” che per primi entrarono nella città di Volterra. Sono stato in contatto con alcuni soldati e comandanti delle truppe americane, che mi hanno rilasciato memorie e testimonianze. E credo sarebbe arrivato il momento che, le nostre Amministrazioni Locali, accanto alle memorie della Resistenza, rendessero un tangibile onore a questi soldati dedicando una via o una piazza ai “liberatori”.  Se avrete l’opportunità andate in pellegrinaggio ai Falciani, alle porte di Firenze, nel Cimitero e Memorial  Americano, a rendere omaggio al valore ed al sacrificio delle migliaia di soldati morti per la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, credo che sarebbe una esperienza memorabile. Anche il Cimitero Militare tedesco, sul passo della Futa, merita una visita per capire ancor di più il dramma della guerra e la necessità della pace.

Ormai l’Italia intera è libera. Grazie all’Armistizio del settembre 1943, alla scesa in campo di un fortissimo esercito “partigiano” nella Resistenza al nazifascismo, alla ricostituzione ed all’impiego dei primi Gruppi di Combattimento Italiani, embrione dell’esercito democratico; l’Italia non subirà il durissimo trattamento riservato dagli Alleati alla Germania ed al Giappone, ma potrà sedersi al tavolo delle trattative di pace a Parigi con pari dignità tra i vincitori della guerra. Si susseguiranno rapidamente avvenimenti eccezionali che cambieranno volto e storia al nostro Paese: Referendum istituzionale Monarchia o Repubblica? La Monarchia viene sconfitta e il Re lascerà il paese, si insedia l’Assemblea Costituente, si riorganizzano i Partiti Politici, le donne accedono al voto, si forma il Governo di Unità Nazionale,  entra in vigore la Costituzione e le Rappresentanze Locali sono elette direttamente dal popolo…E’ l’Italia che conosciamo e nella quale viviamo, pur con limiti, in un lungo periodo di PACE, guardando al progetto di costruire un’Europa federale, superando i nazionalismi, le disuguaglianze capace di offrire a tutti uguali diritti ed opportunità.



                                                                                                          Fine


Carlo Groppi, 29 giugno 2014 70° della Liberazione.

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