martedì 3 gennaio 2012


Una giornata interessante.

Già di primo mattino il termometro esterno segnava + 8°C sul mio terrazzo esposto a nord. Il cielo, velato di nubi e da folate di nebbia si andava man mano schiarendo e infine è apparso un bel sole caldo e brillante. Alle 11,35 ho dovuto interrompere i piacevoli giochi con i miei nipotini e partire d’urgenza per Grosseto. Dovevo recarmi ad un Ufficio per ritirare un documento importante. L’ufficio avrebbe chiuso alle ore 13, ma mi avrebbero atteso un quarto d’ora, e ciò mi ha fatto fare un viaggio più rilassato, non dimenticando che ero alla guida non di un “bolide”, ma della mia vetusta Punto, ormai tredicenne, con 255.000 chilometri all’attivo senza mai fermarsi! In città la temperatura aveva raggiunto i 17°C. Ho trovato rapidamente l’Ufficio, mancava un quarto d’ora al tocco…tutto in regola. Ma mi attendeva una doccia fredda: dice la ragazza “Mi dispiace, ma non ho ancora ricevuto l’autorizzazione a rilasciare il documento! Sarà pronto forse in tarda serata o domani…” Ma come – ho esclamato – allora ho fatto 170 chilometri per nulla? e, inoltre, il documento è della massima importanza per definire proprio oggi, entro le 16,30 una questione molto delicata, mi sembra che non si funzioni tanto bene…”. La ragazza era perplessa. Infine ha detto: “Tentiamo un’altra volta per avere l’autorizzazione”. E’ uscita andando in un’altra stanza, dalla quale non la potevo sentire. Poco dopo è ritornata da me dicendomi di sedermi nell’anticamera e di attendere. Intanto il personale stava uscendo e la porta esterna era stata chiusa con un grosso lucchetto. Ho pensato: - speriamo bene…” -. La fortuna mi ha aiutato, e dopo un po’ di tramestio tra un ufficio e un altro la ragazza ed un collega che l’aiutava son tornati dicendomi che l’autorizzazione era stata data e tra poco avrebbero stampato il documento, così è avvenuto, Timbri e contro timbri, verifica delle pagine, e poi 125 € da pagare. Ne avevo 150 e loro non potevano farmi il resto. Perciò ho lasciato un credito di 25 € che prima o poi mi scaleranno da un’altra pratica, altrimenti non mi avrebbero consegnato l’atto. Grazie Alessia, le ho infine detto, perché era stata proprio questa impiegata a strigare la matassa ed a superare l’impasse della procedura. Allora, con brevi parole lei mi ha detto che a casa l’attendeva il marito per andare in una grande città del sud, al che le ho suggerito che si trattava di una città bellissima e che si sarebbe divertita…no, non ci andava per divertimento, ma per grave necessità familiare…Era rimasta in ufficio proprio per aiutarmi a risolvere la situazione. Non ho parole per ringraziarla, conoscendo il menefreghismo di molte strutture pubbliche e private dell’Amministrazione. Le porterò un regalino. Arrivato a casa alle 14,30 ho trovato ancora la tavola apparecchiata con figlia e nipotini, così ho potuto mettere qualcosa in bocca anch’io, nel caso un piatto di tortellini in brodo molto saporiti. Alle 15,30 mi attendevano in tipografia a Peccioli, ho telefonato dicendo che sarei arrivato alle 16 e così è avvenuto. Altri 65 chilometri tra bei panorami del verdeggiar delle colline e lontane vedute degli Appennini innevati. Con Andrea e Sandro abbiamo sistemato gli ultimi dettagli del mio nuovo libro di poesie e prose, il quarto, che adesso è pronto per la stampa. Un libro davvero smilzo, sia nelle pagine (80) che nella tiratura (100 copie), che non sarà in commercio, ma diffuso porta-a-porta tra amici ed amiche al puro costo tipografico, credo di 6 €. Il più è fatto. Mi ha consolato il parere dei tipografi: a loro della poesia e della letteratura, come contenuto, non importava niente, non era un “valore aggiunto”, no, un semplice listino di terricci per lombrichi, o di salumi, sarebbe stata la stessa cosa, però mettevano uguale amore per la parte grafica, diciamo tecnica, dell’opera, che conoscendoli, posso garantire sarà pressoché perfetta! Dunque, le prenotazioni sono aperte…
E’ stata proprio una giornata interessante.

Nessun commento:

Posta un commento