martedì 20 dicembre 2011


Energy Road Map 2050: taglio dell’80% delle emissioni di CO2

Energy Road Map 2050: taglio dell’80% delle emissioni di CO2

Il Commissario all'Energia dell’Unione Europea, Guenther Oettinger
Il documento stilato dalla Commissione Europea e distribuito il 15 dicembre, si pone l’obiettivo di tagliare dell’80% le emissioni di Co2 nei prossimi quattro decenni senza mettere a rischio forniture e competitività.
Rinnovabili & Territorio.  Redazione.  20/12/2011. Testo dell'articolo:

"La 'roadmap' presentata il 15 dicembre dal Commissario all'Energia dell’Unione Europea, Guenther Oettinger, delinea il nuovo quadro strategico in cui dovranno operare gli stati membri nel prossimo futuro. La roadmap rientra nell’ambito della più generale tabella di marcia per la decarbonizzazione dell'intera economia europea presentata a marzo, con un target di riduzione dell’80% delle emissioni di CO2 entro il 2050.
«Ora disponiamo finalmente di un quadro normativo europeo per attuare le misure strategiche necessarie che indirizzino gli investimenti nella giusta direzione -ha dichiarato il Commissario Oettinger nel presentare la roadmap- solo con un nuovo modello energetico potremo rendere il nostro sistema sicuro, competitivo e sostenibile sul lungo termine» .
La strategia presentata da Bruxelles è basata su una serie di "scenari esemplificativi" che combinano i principali elementi che concorrono alla riduzione delle emissioni, ovvero efficienza energetica, energie rinnovabili e tecniche di cattura e immagazzinamento di CO2, non escludendo nemmeno l’ energia nucleare.
Secondo i dati di Bruxelles "la decarbonizzazione del sistema energetico è fattibile sia sul piano tecnico che su quello economico", in quanto "tutti gli scenari relativi alla decarbonizzazione consentono di raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni e sul lungo periodo possono essere meno onerosi rispetto alle strategie attuali".
Con questi quadri esemplificativi, concepiti combinando in vari modi i principali elementi che concorrono alla riduzione delle emissioni, si intende individuare i benefici di ciascuna opzione rispetto agli obiettivi da raggiungere, senza però -ed è questa l’obiezione mossa da parte ambientalista- aver indicato con chiarezza obiettivi intermedi prima della dead line del 2050.
Uno degli scenari individuati punta sull’Efficienza energetica: l’High Energy Efficiency, che dà priorità al risparmio energetico, tagliando in particolare nel settore delle costruzioni e guidando verso un decremento della domanda energetica del 41% entro il 2050, sulla base dei livelli del 2005.
Il secondo scenario punta alla differenziazione delle fonti, il Diversified Supply Technologies, nel quale tutte le fonti energetiche competeranno secondo logiche di mercato e la decarbonizzazione sarà guidata dai costi del carbonio, dell’energia nucleare e dall’introduzione di tecnologie per l’abbattimento di CO2.
Il terzo punta, invece, in maniera più decisa sull’uso delle energie rinnovabili: l’High Renewable Energy Sources, prevede, infatti, di dare un ruolo prioritario alle rinnovabili fino a far coprire il 75% del mix energetico al 2050 con energia fonti come solare, eolico e biomasse.
Infine due scenari che hanno un approccio diametralmente opposto nei confronti dell’energia nucleare; il Delayed Ccs, in cui il nucleare avrà un peso decisivo nella produzione energetica generale, con la decarbonizzazione guidata dai prezzi del carbone più che da spinte tecnologiche e il Low Nuclear, l’unico scenario che taglia fuori l’energia nucleare e che non prevede la costruzione di nuove centrali, salvo quelle già commissionate.
“La percentuale di energie rinnovabili cresce in tutti gli scenari predisposti –si legge nel documento della Commissione– toccando almeno il 55% della produzione d’energia nel 2050, oltre 45 punti percentuali dai livelli odierni, stabili intorno al 10%”.
Gli Stati membri avranno così uno strumento che permetterà loro di fare le scelte più appropriate per quanto riguarda il settore dell'energia e creare presupposti economici stabili per favorire gli investimenti privati, soprattutto a medio termine.
La raccomandazione è di investire da subito per abbattere i costi: la Commissione avverte, infatti, che le decisioni sugli investimenti nelle infrastrutture necessarie fino al 2030 "devono essere prese adesso", in quanto occorre sostituire quelle costruite 20-30 anni fa e un'azione oggi può evitare il rischio di dover effettuare investimenti più costosi tra due decenni."

A margine di questo interessante articolo mi permetto di aggiungere che il marito di mia figlia ha realizzato da diversi anni, un "CASEIFICIO" alimentato totalmente da energia rinnovabile pulita, in questo caso dalla GEOTERMIA. NESSUNA EMISSIONE DI CO2 NELL'AMBIENTE! Invito i miei cortesi lettori ad acquistare i prodotti con il marchio "I formaggi di San Martino" dell'Azienda Agricola San Martino di Ricci Massimo, Località Podere San Martino, 58025 Monterotondo Marittimo (GR) e sarei felice di accompagnare turisti e clienti sia alla visita del  Caseificio che dell'incomparabile fenomeno della "terra che fuma", nelle sue immediate vicinanze. E mail: karl38cg@libero.it 

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