Uno sguardo
complessivo alla storia: Fascismo e Resistenza (IV).
Dopo
la firma della pace, grazie all’azione dei partigiani ed al comportamento
eroico della quasi totalità dei 600 mila ex militari italiani internati in
Germania, che rifiutarono di arruolarsi nei battaglioni nazisti e nelle brigate
nere della RSI di Mussolini per ritornare a combattere contro il loro fratelli,
l’Italia fu trattata diversamente dalla Germania e dal Giappone e i suoi
rappresentanti ebbero un posto paritario tra i vincitori al tavolo delle
trattative di pace. Gli eventi successivi porteranno, come sapete, alla fine
del Regno dei Savoia ed alla proclamazione della Repubblica democratica, alla
fase della Costituente e dei Governi di Unità Nazionale fino all’entrata in
vigore della Costituzione, il 1 gennaio 1948.
Adesso tenterò di offrirvi, nel modo più semplice possibile
ed in sintesi, una lettura di quattro avvenimenti tra i più emblematici ed importanti che caratterizzarono la Resistenza nel nostro
territorio, nel periodo tra l’8 settembre 1943 e la fine di giugno 1944, iniziando
dal 16 febbraio 1944 a
Campo ai Bizzi, passando successivamente all’eccidio dei minatori di Niccioleta
tra il 13 ed il 14 giugno 1944, alla
uccisione di Norma Parenti, una delle poche medaglie d’oro al valor militare
alla memoria (19 donne in tutta l’Italia), una vicenda tragica ed eroica sia da
un punto di vista storico che umano, per concludere con la vicenda
dell'internamento degli ebrei nel Campo di Roccatederighi (GR), pochissimo
conosciuta.
Parlare delle stragi e di Norma
Parenti…può sembrare facile...ma invece è molto complesso. Anche perché i morti
in seguito ad azioni militari, pur in situazioni di preponderanza di armati e
molto crudeli, non si possono definire "stragi" o "eccidi"
quali quelli che rientrano nella cosiddetta "guerra ai civili" messa
in atto dall'esercito tedesco coadiuvato dalla manovalanza italiana delle
Brigate Nere della RSI, del tipo, a tutti credo noto, di Sant’Anna di Stazzema
o di Marzabotto.
Forse nella Toscana centro
occidentale vi possono rientrare, pur con dimensioni assai più ridotte, solo
quelle di: Niccioleta (83 minatori e 9 partigiani), Guardistallo (11 partigiani
e 52 civili), Padule di Fucecchio (174 civili e 2 partigiani). Sarà impossibile
parlarne una per una.
(continua)
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