sabato 15 marzo 2014

Larderello S.p.A.

Interno della Centrale geotermoelettrica "Larderello 3". 





PER LO SFRUTTAMNTO DELLE FORZE ENDOGENE
Anno 1962, 24° Esercizio.

Il presidente del Consiglio di Amministrazione della Larderello S.p.A., Dr. Harry Bracci Torsi chiude il Bilancio  dell’ultimo anno di vita della Società per Azioni essendo stata emanata nel dicembre la legge che istituisce l’ENEL, Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, al quale è riservato il compito di esercitare nel territorio nazionale le attività inerenti alla produzione e alla distribuzione dell’energia elettrica da qualsiasi fonte prodotta. Nonostante che al 31 dicembre 1962 non sia stato pubblicato il decreto che trasferisce gli impianti della Larderello S.p.A all’ENEL, risulta certo, per quanto previsto dall’ultimo capoverso del punto 6 dell’art. 4, che verranno integralmente trasferite a detto Ente tutte le attività sin qui svolte dalla “Larderello”.

Bracci Torsi mette in evidenza i favorevoli risultati di quest’ultimo anno:

-         la produzione di energia elettrica ha registrato un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la quota di 2.346 milioni di kWh.
-         la produzione complessiva dei prodotti chimici tradizionali è stata di 33.900 tonnellate con un aumento del 24,6% sull’anno precedente.
-         Lo Stabilimento elettro-chimico di Saline di Volterra entrato in funzione nel 1961 ha lavorato al massimo delle sue capacità produttive e la sua produzione è stata totalmente collocata.
-         Il fatturato complessivo dei prodotti chimici è stato di 3.740 milioni contro i 3.045 milioni dell’anno precedente con un aumento del 22,8%.
-         Particolarmente rilevanti sono stati i ritrovamenti di vapore. In totale hanno raggiunto, nella Regione Boracifera, 467 t/h. e nel Monte Amiata, 170 t/h. di fluido.
-         Agli azionisti verrà liquidato  un dividendo pari al 14% lordo per ogni azione da 1000 lire.

Si può osservare che il 1962, l’ultimo di vita della SpA, è stato un anno di record tra cui quello per numero di personale occupato, 1986 unità, si è mantenuto sul massimo storico del 1961 (2002 unità). Nessuna azione sindacale (sciopero) si è verificata. E’ stata anche effettuata una completa riorganizzazione interna per la valorizzazione del personale e disegnare una azienda più moderna ed efficiente.


Ormai la nazionalizzazione è cosa fatta ed entrerà pienamente in vigore con il 1° giugno 1963. Il “privato” canta vittoria e il “pubblico” si troverà gravato di oneri! Così vanno le “riforme” socialiste, in regime capitalistico. Oggi, 31 dicembre 2013, abbiamo toccato il massimo storico nella produzione di energia elettrica con 5.031 Gwh. Un bel risultato, non c’è che dire, anche se in 52 anni la crescita è stata mediamente del 2% annuo, di fronte a un trend nazionale assai più elevato. Si può affermare che siamo in una stagnazione. C’è poco da stare allegri.

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