Norma Parenti, di Irene
Paoletti.
Il terzo lavoro teatrale
incentrato sulle donne nella Resistenza italiana e, in particolare, su Norma
Parenti (dopo quelli di Colle di Val d’Elsa e Montecastelli Pisano), è stato
bellissimo! Irene Paoletti, regista dello spettacolo e interprete di Norma è
stata di una bravura eccezionale ed ha trasmesso una forte carica emotiva alle
centinaia di spettatori che ieri sera stipavano il salone di San Bernardino a
Massa Marittima, ricevendo alla fine un vero e proprio “trionfo”. Il gruppo
teatrale da lei diretto, Arts & Crafts”, è stato di una bravura
eccezionale…e così l’ambientazione, le luci, i suoni…non vorrei sembrare
esagerato negli elogi, ma invito chi mi legge a non perdere il prossimo
spettacolo che si terrà a Grosseto il 27 aprile. Dobbiamo dire Grazie! a chi ha
permesso la rappresentazione, in primo luogo al Terziere di Borgo ed al suo
presidente Bartolozzi. Aggiungo che l’abbraccio che mi ha offerto Irene dopo la
fine del dramma, è stato per me un regalo bellissimo, perché, ancora immerso
nelle emozioni sceniche, ho percepito non solo la sua corporeità, ma quella
spirituale di Norma medesima. Ho sempre pensato, nella mia modestia letteraria,
che l’arte e la creatività possono vedere oltre il visibile della storia, anticipandone
la verità ed indicando strade nuove nella ricerca. Dunque, al di là, della emozione provata e
della condivisione, ritengo che il dramma di Norma Parenti rivisitato e
reinterpretato da Irene possa offrirci inattese sorprese nell’intento di colmare,
non solo il silenzio che per troppo tempo è calato sull’eroina massetana, ma di
consentirci il raggiungimento della verità. Credo che da oggi, parlando di
Norma, dovremo aggiungere: “la
Norma di Irene Paoletti”, così come diciamo comunemente di
Galileo Galilei “il Galileo di Brecht”.
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