Ieri sono stato invitato, come
“testimone”, dalle classi medie 3A e 3B di Pomarance (PI), a parlare di
avvenimenti della storia locale tra il 1938 ed il 1944, credo nell’imminenza
delle celebrazioni per il 70 Anniversario della Resistenza e della nostra
Liberazione, avvenuta il 29 giugno 1944. E’ stato un incontro con gli studenti
e le insegnanti Spinelli e Fedeli, che
mi ha coinvolto emotivamente perché non mi avviene spesso di incontrare giovani
così attenti che, lo spero, sapranno comunque tenere accesa la fiammella della
memoria e passarla di mano in mano. Avevo 100 minuti a disposizione e non ce
l’ho fatta ad illustrare il piano che avevo predisposto: la mia presentazione;
una introduzione storica a carattere generale; i fatti del 16 febbraio a Campo
ai Bizzi; la strage dei minatori di Niccioleta; Norma Parenti; da
Roccatederighi ad Auschwitz; la
Liberazione.
Sono rimaste fuori: Da
Roccatederighi ad Auschwitz, e La Liberazione.
Per il prossimo incontro con gli studenti della 3A scuola media
di Larderello, insegnante Magni, per il giorno 21 marzo, cercherò di essere più
conciso.
Mi interessa molto l’ultimo
aspetto, quello sulla Liberazione, perché contiene una proposta alle Autorità
locali, provinciali e regionali. Perciò ripropongo qui sul blog lo schema e tre
immagini.
“Massa Marittima (GR) fu liberata dagli americani della V Armata, il 24
giugno 1944, Castelnuovo di Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance, il
29 giugno 1944, Volterra l’ 8 luglio 1944, Pisa il 2 settembre 1944.
Castelnuovo fu liberato dalla 1 Divisione corazzata del generale Harmon, e tra
i primi esploratori due erano figli di emigranti paesani, che ritrovarono
alcuni loro parenti e fraternizzarono con la popolazione. Questa Divisione,
ormai stremata per l’avanzata su un fronte di 35 km . fu rimpiazzata, il 6
luglio dalla 88^ Divisione del generale Crawford, 349° Reggimento, i famosi
“Blue Devils” che per primi entrarono nella città di Volterra. Sono stato in
contatto con alcuni soldati e comandanti delle truppe americane, che mi hanno
rilasciato memorie e testimonianze. E credo sarebbe arrivato il momento, che le
nostre Amministrazioni Locali, accanto alle memorie della Resistenza,
rendessero un tangibile onore a questi soldati dedicando una via o una piazza ai
“liberatori”.
Se avrete
l’opportunità andate in pellegrinaggio ai Falciani, alle porte di Firenze, nel
Cimitero e Memorial Americano, a rendere
omaggio al valore ed al sacrificio delle migliaia di soldati morti per
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