lunedì 5 dicembre 2016

REFERENDUM  ISTITUZIONALE, 4 dicembre 2016.

   
  
 Nel Comune di Castelnuovo di Val di Cecina i partiti politici negli ultimi anni  sono praticamente scomparsi. Ne restano credo solo due che hanno una costante attività: il PD e PRC. Il PD conta una ventina di iscritti, del PRC non ho informazioni, tuttavia credo che il numero dei suoi iscritti sia di poche decine di unità. I due partiti hanno dato vita ad una lista civica PD-PRC-Indipendenti di sinistra, che nelle ultime elezioni comunali ha visto perdere un gran numero di voti (rispetto alle elezioni  precedenti), a favore di una lista civica di centro-destra.  Durante il 2016 il PD ha mantenuto una sua visibilità, sia con l’affissione giornaliera del quotidiano  l’Unità, sia con manifesti  e comunicati affissi nella seconda bacheca, su temi locali. Anche le riunioni politiche dei pochi iscritti si sono tenute abbastanza regolarmente nella sede del Circolo, alla Casa del Popolo, in Piazza Settembre ed a Sasso Pisano. La campagna di propaganda per votare SI è stata condotta con toni pacati, e, in particolare, con assemblee pubbliche a Sasso Pisano, Larderello e Pomarance, cercando di entrare nel merito tecnico delle problematiche. E così hanno fatto anche i responsabili del Circolo di Rifondazione comunista schierati per il NO. Il NO ha prevalso a Castelnuovo di Val di Cecina per 7 voti. Ma ha prevalso! Come in quasi tutto il resto d’Italia, salvo tre regioni: Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Toscana dove il SI è stato maggioritario. Personalmente ho condiviso l’azione riformatrice di Matteo Renzi e ammirato il suo sforzo immane ed anche il pathos delle sue argomentazioni politiche. Non si era abituati ad ascoltare un  intervento così emotivamente sincero e lucido, ammettendo la sconfitta, del PD e sua personale, a poco meno di due ore dall’inizio dello spoglio delle schede, che già nei primi exit-pol registravano con precisione un divario incolmabile tra il NO al 60% ed il SI al 40%. Niente scuse, niente invettive, niente scenari futuri di disastri per l’Italia: tutto rimarrà come è ora! Ed al 60% degli italiani sta bene così!  Per me, che sono vecchio, non ci saranno altre opportunità, mi dispiace, ma sono sopravvissuto a ben altre tragedie, essendo nato proprio nell’anno delle Leggi Razziali di Benito Mussolini, poi la guerra, e gli anni delle violenze e delle discriminazioni politiche…infine l’ultimo ventennio con il crepuscolo dei partiti, la corruzione, il secessionismo, l’affievolirsi dell’identità nazionale, le ruberie e il malgoverno. Tuttavia mi consola e mi dà un po’ di speranza il mio partito democratico (PD), che spero in un prossimo Congresso ritrovi la sua unità interna, prosegua nel rinnovamento, e stringa sempre più saldamente l’azione politica non verso la sua parte, ma verso il popolo dell’Italia, la nostra amata Patria. Soffia un vento triste, in Europa e nel Mondo, si costruiscono muri, si avvelena il pianeta,  si distruggono risorse alimentari e/o si manipolano, mentre immense moltitudini soffrono la fame, le epidemie, le malattie, dalle quali immense masse di persone cercano di fuggire,  si scatenano guerre, per fanatismo, sete di potere, accaparramento delle risorse energetiche o posizioni geografiche considerate “strategiche”. Spero che il 40% che il SI ha ottenuto, quasi tutto per merito del PD, oltre che, naturalmente dei suoi alleati di governo e degli italiani che vivono all’estero, si trasformi in un CONSENSO POLITICO che faccia argine e diga al populismo, al revanscismo, al razzismo, e ai seminatori di discordia e di odio tra le persone.  Il 60% del NO è un voto frazionato e presto ognuna delle sue componenti si dovrà riappropiare della sua vera identità: la sinistra del PD, l’ANPI, l’ARCI, la CGIL, Sinistra Ecologia e Libertà,  PRC, i Tavoli della Pace e le miriadi di Organizzazioni di volontariato laico e religioso, che costituiscono la parte migliore d’Italia, in un progetto storico  di pace e di integrazione con gli altri Stati , di cultura e opportunità di lavoro per uomini e donne e perché no? di benessere materiale  e spirituale, di felicità. Anche a Castelnuovo il PD ha rialzato la testa…

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