lunedì 21 marzo 2016

Antonio Fini è morto!

Ieri è morto Antonio Fini, all’età di 64 anni. Era un “castelnuovino doc”, anche se cittadino del mondo. Amava la “compagnia” ed altre cose. Era un buontempone, si diceva, un po’ con “le tasche sfondate”, ma buono d’animo, forse troppo buono. Sono stato sempre un amico della sua famiglia, nonni compresi (la nonna era una eccezionale fungaia!), che abitavano a uscio con la casa dei miei nonni, parlo di quando Antonio non era ancora nato!, e successivamente, con suo zio Franco e con suo padre Mario, che frequentava la bottega di elettricità di mio zio Gino ed era un buon amico di Massimiliano, fidanzato con mia cugina Eleonora, che anch’io frequentavo. E’ sempre stato “democristiano”, cattolico, e successivamente un dirigente sindacale della Cisl-Flaei regionale, un mestierante, ma la nostra buona amicizia – nonostante la politica e l’ideologia ci dividessero -  non è mai venuta meno! Forse anche perché Mario l’avevo conosciuto a Siena, quando in estate andavo in vacanza da mio zio Zeffiro, “il Socio”, a Ravacciano, e lui corteggiava o era fidanzato con colei che sarebbe divenuta sua moglie, la bellissima Mara che abitava nei pressi della chiesa di San Martino, dietro Piazza del Campo. In realtà le belle donne senesi portate via da quella città furono due, due Mare! Antonio lavorava nella stessa fabbrica dove lavoravo io. Ha cambiato varie mansioni, ed infine era approdato a dirigere il Museo di Larderello, una attività che gli era congeniale data la sua facilità di rapporto con le persone. In pensione era approdato di nuovo a Castelnuovo, si era unito al gruppo dei “musicanti” paesani e faceva qualche sortita suonando la grancassa, un personaggio simpaticissimo. Anche “mecenate” perché aveva donato il suo archivio personale  alla Biblioteca Comunale! Si è trovato ammalato da poco tempo, ma in modo grave e non ce l’ha fatta a salvare la pelle. Ci parlavo spesso e l’ultima volta è stata pochi giorni fa’. Incredibile, abbiamo fatto anche delle risate, diceva di sentirsi molto meglio. Sono andato a dargli l’ultimo saluto stamattina, nella chiesina di San Rocco, mentre in tutto il paese nei capannelli delle persone si mormorava, attoniti e commossi, della sua improvvisa morte. C’è stata una continua processione  a dargli l’addio! Tra i suoi familiari mi sono intrattenuto con la sua mamma, Mara, ormai novantenne, ma lucidissima, al punto di ricordarsi di me dopo più di cinquant’anni che non ci vedevamo! Ed a ricordare Siena, la vecchia stazione ferroviaria, le mie cugine,  Ravacciano, San Martino e Salicotto, ed anche la sua bellezza, eleganza e civetteria! Molto charme la bionda Mara!

Il funerale ci sarà domani alle ore 15. Non mancherò. A Dio caro Antonio, ci mancherai.

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