martedì 25 agosto 2015



Alice Munro.


Un giorno qualunque, un incontro a sorpresa illumina le loro solitudini…: “Peccato che non ci sia ancora la luna, è proprio bello qui, seduti sotto il tiglio, quando c’è la luna. – E’ bello anche così…Gli passò un braccio  intorno alle spalle, fino a sfiorarle il seno, come se fosse un gesto più che naturale, e come se avesse a disposizione tutto il tempo del mondo. Avvicinò le sue labbra alle sue labbra, non propriamente  un bacio sulla bocca, ma riuscì a percepire un aroma di mandorle e di sale. A Jinny quella sembrò la prima volta che le capitava di essere coinvolta in un bacio che era un evento in se. L’intera vicenda, in sé e per sé. Il prologo delicato, la stretta sapiente, l’osare e il ricevere disinvolti, l’indugio di un grazie, il ritirarsi appagato. “E’ per me la prima volta che bacio una ragazza.” – Probabilmente ne avrai baciate parecchie – disse lei, - prima di giungere a me.”- Eh, già – disse - si, è probabile.” Quello che provava era una specie di leggerezza indulgente, quasi una voglia di ridere. Un fremito di affettuosa ilarità, che ebbe la meglio su tutto il dolore e il senso di vuoto, per il momento. 

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