martedì 2 dicembre 2014








Vies particulaires,
di Maurizio Cucchi,
traduction et préface par Bernard Vanel
2014.

All’inizio degli anni 2000 ho incontrato Bernard, intellettuale, scrittore e poeta francese. Siamo diventati amici. Ricordo tre incancellabili momenti dei nostri incontri, il suo delizioso salotto a Mende, il pomeriggio sulle “biancane” di Monterotondo Marittimo e la dedica che m’ha fatto sul suo libro “Ombres toscanes” (2004), nel quale  ha tracciato di me il più bel profilo che mai mi sarei aspettato di ricevere! Ed ora ecco questo prezioso volume, con la sua pregnante traduzione! A pagina 79 mi sono imbattuto in un breve componimento “la traversée”:

J’arrive au port avec l’angoisse
et la joie de l’aventure.
Ce fut difficile. Je veux dire de sortir
pour vivre. Etre dedans
pour ne pas mourir, et dire:
ventre, eau, to,
coeur, lit.

Non posso dir d’aver copiato il titolo di questa breve poesia “La traversata” con una mia lunga poesia dallo stesso titolo, perché l’ho scritta alcuni decenni fa! Arrivai anch’io ad un porto, mi staccai dal passato verso l’ignoto, volevo abbandonare la  tristezza e cercare l’amore. Trovai assai di più di quel che m’attendevo, non liberandomi del tutto della mia intima essenza, come il serpente che perde la pelle vecchia, ma non la sua anima; oggi si direbbe “crebbi”, e in questa crescita trovai le cose consuete e fondamentali, ventre, acqua, tetto, morbido, cuore, letto…ma non trovai più quel sogno.


…come fu bella
la prima traversata!
lungo il brivido d’amore,
e quelle pagliuzze d’oro
negli occhi tuoi
                   stupiti
non l’ho scordate mai!
e la tua mano                                                                             
alla mia serrata…
dopo non t’ho più       
incontrata, tra i vivi.


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