venerdì 11 aprile 2014

Speranze perdute.

La mendicante gentile suona una canzone mesta,
ha scelto una posta sicura, addossata al muro
della memoria, ma la storia di lei e di quel muro
nessuno la conosce, né saperla vòle.

Cade qualche rara monetina nella scatolina
di cartone, da borselli ancora prodighi
per inutili doni di festa. Sorride la dama
che sa’ d’antico mondo, e dell’animo profondo.

Percepisce di ognuno la pena e per ognuno canta
una canzone; ecco il mio turno, ormai siamo amici;
cala la sera, il vento le perdute speranze discioglie,
                                  - oh, quanti ricordi! –

Lei m’accompagna con occhi di primavera.


Nessun commento:

Posta un commento