sabato 26 aprile 2014









25 APRILE 2014 A SIENA

Quest’anno, eccezionalmente, ho partecipato a due celebrazioni del 25 Aprile: al mattino nel luogo dove vivo, portando la bandiera dell’ANPI al seguito del Gonfalone del Comune; nel pomeriggio a Siena città, desideroso di ascoltare l’intervento di mia figlia Tania, che, come immaginavo, è stato emozionante. Bella festa di popolo, di colori, di sorrisi e di speranza. Noi, nel mio piccolo comune, nel 1944 con circa il doppio degli abitanti attuali, la gioia della Liberazione si mescola sempre al sangue di 77 minatori, vittime della “guerra ai civili” scatenata da nazisti e fascisti della RSI  e degli altri 8 partigiani fucilati, sangue che sempre è stato “onorato degnamente” dalla popolazione, a colmare un’assenza davvero inspiegabile delle Autorità Regionali e Nazionali; a Siena, una grande festa, per una provincia caratterizzata dalla presenza di grandi formazioni partigiane sul territorio, con 35 combattenti uccisi, in un contesto cittadino opaco e fortemente segnato da una forte fascistizzazione strutturale, provincia che ha dato un grande contributo, non solo sul piano locale, ma della Liberazione dell’Italia, con circa duemila partigiani e soldati combattenti nel  nuovo esercito italiano, in particolare nei Gruppi di Combattimento Cremona e Friuli, dei quali 305 sono i morti. Da noi una gioia velata di tristezza, a Siena una festa, di orgoglio, coraggio e speranza tra migliaia di turisti italiani e stranieri, una bella gioventù, sorridente, ma non indifferente, con sulle lebbra le note delle canzoni della Resistenza. Sette anni fa, un altro 25 Aprile, timido, al quale dedicai una poesia:

25 Aprile [i]

Lo credevo morto, un fossile ornamentale,
serrato nel musicale giardino
della città del Palio invasa
dal sole d’aprile,
invece
ha spuntato foglioline di tenero verde
su cicatrici profonde,
rosse di sangue
albero di larghe foglie
innervate di memoria:
teneri baci
storia
lontani amori
Questa speranza che accende
non cessa di stupirmi
oggi
venticinque soleggiato d’aprile
pulsante di vita
silenziose ombre
quiete
risorgete!



[i] 25 Aprile 2007, a Siena, cortile del Palazzo dell’Accademia Chigiana, albero antico apparentemente secco, che rispunta tenere foglioline.

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