Stamattina cielo completamente coperto da nubi gonfie di pioggia, che cadeva leggera. I nostri monti invisibili per la nebbia. Ho accompagnato la mia nipotina al corso di nuoto nella piscina geotermica (riscaldata) di Larderello, a poco meno di quattro chilometri di distanza dalla nostra casa. Mentre lei sguazzava e nuotava tra le sue compagne, sotto gli occhi dell'istruttore, ne ho approfittato per compiere una passeggiata, per vedere la grande "fabbrica" in una luce diversa dalle cartoline cliché con il cielo azzurro ed i contorni nitidi, sotto la pioggia e in un giorno senza le maestranze. Naturalmente, come sempre mi accade, tentavo di risvegliare i miei ricordi, dato che là dentro ci ho vissuto per 40 anni! Sono stati anni meravigliosi! Ho scattato molte fotografie e ne riporrò tre, commentandole.
Al di là della sbarra d'ingresso, a sinistra, l'ex Palazzo De Larderel, attualmente adibito, al piano terra, a Museo della Geotermia. A lato si intravede il Palazzo della Direzione con l'ampio salone delle riunioni e biblioteca al primo piano. Alla sua sinistra c'è una porzione del Palazzo degli Uffici, di tre piani, sopra il piano terra. Il mio ufficio, dal 1968 al 1991, è al secondo piano, ultima finestra visibile a destra. In alto, sullo sfondo, si scorgono le cime delle torri refrigeranti della Centrale Larderello 2.
Veduta del lato destro di Piazza Leopolda, nell'attuale sistemazione urbanistica. In primo piano le due statue in onore del fondatore - (1818) - il conte Francesco De Larderel e di sua moglie Paolina ed i fabbricati gialli dov'erano gli antichi Uffici della Direzione prima della ultimazione di quelli nuovi nella seconda metà degli anni '50 del Novecento, dei quali se ne vede una porzione sul lato sinistro Inserita tra detti fabbricati si vede la facciata della chiesa dello Stabilimento dedicata alla Madonna di Montenero, patrona di tutte le Fabbriche dell'acido borico e, su dietro, si erge il tozzo campanile. Ho avuto un ufficio, tra il 1956 ed il 1959, sia a destra che a sinistra della chiesa. In alto, sullo sfondo, da sinistra a destra, i nuovi impianti chimici, il primo dei quali, quello della raffineria del carboammonico, progettato dall'architetto Giovanni Michelucci, e a destra quelli più moderni.
Particolare della mappa del centro mondiale della geotermia, area di Larderello, Toscana. In colore rosso le moderne centrali geotermoelettriche; in colore arancione, le altre centrali geotermoelettriche esistenti; in colore celeste i centri abitati più importanti all'interno della porzione di mappa (mancano Pomarance, Monteverdi Marittimo, Radicondoli, Chiusdino e Montieri); in colore verde chiaro le emergenze museali, ambientali, storiche ed artistiche e di culto.
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