GIOVANNI
MICHELUCCI
Una vita lunga
un secolo (Pistoia, 2/1/1891 – 31/12/1990).
Ieri sera, nell’ambito
dell’attività della “benemerita” Associazione culturale “Il Chiassino” di
Castelnuovo di Val di Cecina, abbiano dedicato al grande architetto italiano Giovanni
Michelucci una apposita serata, presentata da Carlo Groppi ed introdotta
dall’architetta Elena Jughetti, con a seguire la proiezione su grande schermo
del film documentario, prodotto dalla Provincia di Pistoia-Assessorato alla
Cultura nel 2012: “Giovanni Michelucci:
elementi di vita e di città”, che racconta i cento anni vissuti dall’architetto
pistoiese attraverso filmati d’epoca, riprese delle sue opere più importanti e
interviste. Il documentario rappresenta in maniera rigorosa e, allo stesso tempo, lirica, la
complessità ed il fascino di un personaggio tra i più importanti del mondo
nella storia del “pensiero” architettonico e delle sue concrete realizzazioni,
ma che ancora oggi conserva molti aspetti da esplorare. Ho avuto la fortuna di
assistere, quasi quotidianamente, all’attività di Michelucci e del gruppo degli
architetti dal medesimo coordinati, nella grandiosa opera della realizzazione
del nuovo villaggio residenziale di Larderello (Pomarance) e di quelli delle
fabbriche satelliti di Sasso Pisano (Castelnuovo di Val di Cecina) e Serrazzano
(Pomarance), nonché di grandi strutture industriali e, in particolare, degli
edifici sociali e di culto che caratterizzarono
sul piano umanistico la eccezionale presidenza della Larderello SpA di
Aldo Fascetti. Pur non essendo uno degli addetti ai lavori, ma avendo
frequentato le Scuole Aziendali di Larderello dal 1951 al 1955 ed infine, essendo
stato assunto dalla Larderello SpA medesima presso l’Ufficio Geologico
nell’anno seguente e, successivamente, aver fatto esperienze in altri Reparti,
quali Impianti e Manutenzioni, Programmazione, e Minerario, ho terminato la mia
attività lavorativa andando in pensione nel luglio 1991. Amico e allievo del
gruppo di tecnici locali, che esercitavano l’effettivo controllo delle
esecuzioni delle opere urbanistiche, i geometri Abramo Mannocci, Carlo Chiavistrelli,
Sergio Beneventi, Pietro Francini e Bino Gamberucci, sono stato osservatore
attento ed entusiasta degli avvenimenti, cercando di rappresentare il periodo
storico nel saggio “Fabbrica amica. Sindacato e lotta politica a Larderello
(1944- 1956)”, Edizioni Migliorini, Volterra, pp. 354, 1998. Metto in questo
blog alcune immagini del progetto di Michelucci relative alla nuova Chiesa di
Larderello, commentate dall’architetto stesso. Rimando gli interessati a
consultare, oltre le centinaia di testi, biografici e scientifici, editi in Italia ed altri Paesi, alcuni testi relativi a “Michelucci e
Larderello”, quali, ad esempio: Rassegna Larderello, mensile della società
Larderello dall’ottobre 1954 al giungo 1963; il volume di Lucia Fedi, “Larderello,
La mia terra fuma”, opera immensa, ricca di eccezionali documenti; e gli
articoli sulla collezione della rivista “La Comunità di Pomarance” attualmente diretta da
Iader Spinelli e giunta al XXVII ° anno di pubblicazione nell’attuale veste.
Auspico che entro l’anno sia possibile compiere una visita guidata alle opere
di Giovanni Michelucci, magari accompagnati da esperti della Fondazione
Giovanni Michelucci, Fiesole.
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