domenica 15 febbraio 2015











GIOVANNI MICHELUCCI
Una vita lunga un secolo (Pistoia, 2/1/1891 – 31/12/1990).


Ieri sera, nell’ambito dell’attività della “benemerita” Associazione culturale “Il Chiassino” di Castelnuovo di Val di Cecina, abbiano dedicato al grande architetto italiano Giovanni Michelucci una apposita serata, presentata da Carlo Groppi ed introdotta dall’architetta Elena Jughetti, con a seguire la proiezione su grande schermo del film documentario, prodotto dalla Provincia di Pistoia-Assessorato alla Cultura nel 2012:  “Giovanni Michelucci: elementi di vita e di città”, che racconta i cento anni vissuti dall’architetto pistoiese attraverso filmati d’epoca, riprese delle sue opere più importanti e interviste. Il documentario rappresenta in maniera  rigorosa e, allo stesso tempo, lirica, la complessità ed il fascino di un personaggio tra i più importanti del mondo nella storia del “pensiero” architettonico e delle sue concrete realizzazioni, ma che ancora oggi conserva molti aspetti da esplorare. Ho avuto la fortuna di assistere, quasi quotidianamente, all’attività di Michelucci e del gruppo degli architetti dal medesimo coordinati, nella grandiosa opera della realizzazione del nuovo villaggio residenziale di Larderello (Pomarance) e di quelli delle fabbriche satelliti di Sasso Pisano (Castelnuovo di Val di Cecina) e Serrazzano (Pomarance), nonché di grandi strutture industriali e, in particolare, degli edifici sociali e di culto che caratterizzarono  sul piano umanistico la eccezionale presidenza della Larderello SpA di Aldo Fascetti. Pur non essendo uno degli addetti ai lavori, ma avendo frequentato le Scuole Aziendali di Larderello dal 1951 al 1955 ed infine, essendo stato assunto dalla Larderello SpA medesima presso l’Ufficio Geologico nell’anno seguente e, successivamente, aver fatto esperienze in altri Reparti, quali Impianti e Manutenzioni, Programmazione, e Minerario, ho terminato la mia attività lavorativa andando in pensione nel luglio 1991. Amico e allievo del gruppo di tecnici locali, che esercitavano l’effettivo controllo delle esecuzioni delle opere urbanistiche, i geometri Abramo Mannocci, Carlo Chiavistrelli, Sergio Beneventi, Pietro Francini e Bino Gamberucci, sono stato osservatore attento ed entusiasta degli avvenimenti, cercando di rappresentare il periodo storico nel saggio “Fabbrica amica. Sindacato e lotta politica a Larderello (1944- 1956)”, Edizioni Migliorini, Volterra, pp. 354, 1998. Metto in questo blog alcune immagini del progetto di Michelucci relative alla nuova Chiesa di Larderello, commentate dall’architetto stesso. Rimando gli interessati a consultare, oltre le centinaia di testi, biografici e scientifici,  editi in Italia ed altri Paesi,  alcuni testi relativi a “Michelucci e Larderello”, quali, ad esempio: Rassegna Larderello, mensile della società Larderello dall’ottobre 1954 al giungo 1963; il volume di Lucia Fedi, “Larderello, La mia terra fuma”, opera immensa, ricca di eccezionali documenti; e gli articoli sulla collezione della rivista “La Comunità di Pomarance” attualmente diretta da Iader Spinelli e giunta al XXVII ° anno di pubblicazione nell’attuale veste. Auspico che entro l’anno sia possibile compiere una visita guidata alle opere di Giovanni Michelucci, magari accompagnati da esperti della Fondazione Giovanni Michelucci, Fiesole.

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