domenica 25 luglio 2021





 



 A Sant’Ippolito.

 

Salgo la tortuosa collina

al declinar della sera,

nell’attesa del magico tramonto,

uno dei temi che più m’appartiene,

ma, in realtà, è nel piccolo cimitero

che batte il mio cuore,

e germoglia la malinconia dell’abbandono.

Dopo un tramonto ne viene un altro

ma chi troppo presto ci ha lasciato

svanisce nella piccola immagine

già consumata dal tempo.

Eppure eran sì belli,

ardimentosi, sapienti e forti,

ed or son sotto terra, morti.

Il vento leggero,

che scorre sulle chiome degli alberi,

fa compagnia alle anime,

poi sorgerà la luna

e di nuovo calerà il silenzio.

Fruga la memoria nel passato

e accende con le stelle un lume:

Alba, Gigi, Marco, Mauro,

Nada, Paolo, Romano

ed altri ignoti, ci siamo amati,

ma solo l’infinito è immortale:

incessantemente tutto cambia,

nell’eternità non sappiamo cosa c’è.

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