venerdì 1 gennaio 2021


  

DELLA MIA POESIA

Per questo ultimo Natale mi hanno regalato un libro di poesie. “Sillabe di fuoco”, di Gabriela Mistral  (1889-1957). Ebbe il Premio Nobel per la letteratura nel 1945. Non sapevo  nulla di lei. Era come una aliena, una extraterrestre che s’era smarrita in Cile, in America latina, e che non poteva comunicare con la nave madre perché andasse a recuperarla. Per questo non aveva né i nostri bisogni, né i nostri stessi desideri  (lo scrive Roberto Bolano), ed è per questo, forse, o per la sua immensa grandezza, che non riesco a sintonizzarmi con lei. Nel libro ci sono poesie tratte da 6 raccolte, tradotte dallo spagnolo all’italiano, ma ne avrà scritte molte altre,  immagino. Ho ultimato la lettura proprio nei giorni nei quali mi accingevo a completare la mia ventiduesima raccolta, in previsione di poter stampare  12 poesie della medesima (Non tutto morirò) su di una bella rivista locale. Ho finora stampato (come editore e come diffusore e mercante in economia)  sei o sette libriccini in 300-400 copie (tutti esauriti), e tanto mi basta per lasciare eredità di me ai miei familiari,  amici e  amiche, compaesani, in modo che ritrovino immagini sfuocate delle memorie lontane, delle storie e dei luoghi natii e di coloro che ormai sono defunti. Nulla di più. L’unico tratto di collegamento che trovo con Gabriela è la contaminazione tra poesia e prosa nei testi, spesso un linguaggio  conversazione abbastanza prosaico che uso nei miei testi. Già questo piccolo accostamento mi consola. Dunque cari lettori, siete avvisati…

Per mia memoria trascrivo i titoli delle mie raccolte e la loro consistenza ed anche lo schema dell'intera opera, col numero dei testi che le compongono, a partire dal 1953 al 2020:

Prefazione; Cronologia; Prime poesie (43); Le speranze e i rimpianti (116); Di nuovo in cammino (40); L'età forte (50); L'anima mia è smarrita ((16); La pesca delle perle (33); Arance a Natale (21); Side track (27); Fabbrica amica (21); Il Sillabario (22); Flos Solis Major (20); Stella d'argento (28); La cometa Swan (104); El poeta canta por todos (10); La vita larga (157); Agnes e Martin:  l'amore, il dolore (58); Canto quel che si perde (64); La lunga marcia (29); Canta la mia anima muta (34); Notte che sgorghi e ti dilati (31); Vorrei cantare il futuro, ma non oso (30); Non tutto morirò (41). Postfazione dell'autore; Indice dei titoli e dei capoversi; Indice generale; Note e commenti; Nota biografica; Ringraziamenti e debiti. Per un totale di circa 1200 pagine.



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