venerdì 9 ottobre 2020



 

La “Carlina” e la “Cornata”, i monti ad est di Castelnuovo.



Ore 7,25  del 9 ottobre 2020, in attesa che il sole spunti dietro ai nostri monti Carlina e Cornata, il secondo alto 1059 metri. Se osservate il profilo della Cornata vedrete una serie variazioni della pendenza. Nelle recenti passeggiate io e mia moglie saliamo al secondo gradino, dove si trovano le antiche cave del calcare rosso ammonitico, ossia un calcare molto compatto e stratificato, emerso da un mare profondo più di 2000 metri, entro il quale si sono depositati i gusci di quei meravigliosi abitanti marini, di color rosso! Con un po’ di fortuna e gli arnesi giusti, e molta pazienza, si può tentare di scoprirne ancora qualcuno! Sono affascinato da questa montagna, anche se, con la piantumazione di pini e abetelle, ormai la sommità non offre più quella visione in cinemascope dal Giglio alla Pania della Croce, né si può osservare il riflesso del sole al tramonto che illumina la facciata del Duomo di Siena! Sono contento di esserci andato più di 60 anni fa’ ed una volta averci accompagnato 3 o 4 ragazzi più piccoli di me, ed anche un cane! Ci voleva un giorno intero, andata e ritorno, sempre a piedi da Castelnuovo e ritorno, naturalmente oggi tutto è cambiato, si va con l’auto a Gerfalco, si svolta a sinistra, si passa davanti alla Chiesa dell’Apparita, si prosegue fino ad un podere abbandonato, Campo alle Rose, si lascia l’auto e si comincia a salire per una agevole strada fino alla prima Cava, si prosegue per un centinaio di metri raggiungendo la seconda Cava. Si può salire ancora ad una stazione sismica poco più in alto e poi il viottolo dopo alcune centinaia di metri porta sulla sommità del Monte. Avendo lasciato l’auto al Campo alle Rose, occorre riscendere dal sentiero-strada con il quale siamo saliti. Non consiglio di scendere con una bella strada, apparentemente percorribile, al podere sottostante (Romano) che scende nel Torrente Riponti e risale fino ala Castello di Fosini, perché essa non offre praticamente possibilità di scambio con un eventuale automezzo che viene in salita. Inutile azionare il clacson! E, dato il raro transito, non c’è un semaforo tra Fosini e Romano! Per l’ascesa alla Cornata si potrebbe anche lasciare l’auto a Gerfalco e proprio dal questo paese si diparte un sentiero che arriva alla vetta, l’ho fatto due volte e mi ricordo che esso era molto più agevole perché usato da greggi di pecore e pastori. Oggi credo che non ci vadano più. A quel tempo un problema erano i cani dei pastori, dei quali avevo molta paura. Altri tempi, è vero, dato che oggi, per portare  gli scolari alle elementari e medie all’interno del paese di Castelnuovo, si usa lo Scuolabus…e molto spesso l’auto dei genitori o dei nonni! E si tratta al massimo di 250 metri all’andata ed al ritorno e non di oltre 20 Km! Certo, a ripensarci, le nostre gite, si svolgevano in luoghi ancora molto abitati, punteggiati da casolari, e da mezzadri della Fattoria di Fosini, dove non solo trovavi la chiesa, donne e ragazze e un bel via vai di carri e di buoi, ed  una volta il Fattore Nastasi, mi fece salire anche in groppa ad un cavallo! Allora non c’erano animali selvatici pericolosi, né cinghiali, né lupi, semmai si poteva trovare qualche serpente intorno i torrenti. Memorie lontane!  


Nessun commento:

Posta un commento