domenica 28 ottobre 2018










CASTELNUOVO NELL’OTTOCENTO

Ho visitato con attenzione la bellissima Mostra iconografica allestita  nella “Villa Ginori” di Castelnuovo di Val di Cecina, nei giorni 20 e 21 ottobre 2018 in occasione della annuale “Castagnalandia”, la Festa che richiama il simbolo stesso dello Stemma Comunale, quale identità di un popolo che dal 1213 seppe conquistarsi l’autonomia dal potere degli Alberti e proclamarsi “Libero Comune”, naturalmente sotto la protezione del Comune di Volterra. I “lambardi”, terrazzani,  si dettero uno Statuto e si innalzarono ben al di sopra degli altri popoli vicini, spartendosi terreni, acque e castagneti e boschi, si che la piccola Comunità non fu assoggetta ai grandi latifondisti, ma seppe diffondere idee di partecipazione alla cosa pubblica e benessere tra gli abitanti. Dobbiamo quindi andare fieri delle nostre origini.

Di questi 800 anni di storia, quest’anno si è intesi rappresentare il secolo XIX,  con un allestimento di immagini, dipinti, oggetti, documenti originali, strumenti musicali ecc.

La Mostra si svolge in un percorso “didattico” ricco di novità e suggestioni. Le Associazioni promotrici della Festa, Enel Green Power, ed il Comune in primis, nella persona del Sindaco Dott. Albero Ferrini, il quale, come sappiamo, è un esperto della storia locale, e non solo, di questo periodo,  hanno lavorato con passione e sapienza e con gusto negli arredi.

Anche la parte terminale della Mostra, con le fotografie delle attività geotermiche, risalenti soprattutto  agli inizi del Novecento, ed alle suggestioni delle immagini artistiche in grande formato delle grandi strutte tecnologiche e impiantistiche, degli ultimi decenni, ben si innestano sulle peculiarità di Castelnuovo di Val di Cecina, che fu tra i primi, con quello di Monterotondo Marittimo, a veder nascere imprese di sfruttamento dei “lagoni” per la produzione di acido borico, già dal 1810, prima  con Paolo Mascagni e Santi-Tastoni, poi con le Ditte Durval, Fossi, poi Belga, che saranno riunite alla Ditta dei Larderel, soltanto nel 1912. E la “Villa Ginori”, in puro stile fiorentino, fu la sede della Ditta Fossi e solo dopo  questa data, passò a Piero Ginori Conti.  Ed è nei “lagoni” di a Castelnuovo e Monterotondo che Hoefer e Mascagni scoprirono la presenza dell’acido borico. Mentre nel  1787,  il Granduca di Toscana Leopoldo I,  in transito verso le Maremme a dorso di una mula di gran pedaggio, di fronte allo spettacolo dei “lagoni” di Castelnuovo che dalle sommità delle Bertole scendevano  ininterrottamente, ai fianchi e nel letto stesso del fosso "Riputido", fino alla “Buca del Tommi”, ebbe a pronunciare le famose parole: “in questi fummacchi risiede un grandissimo tesoro”. 

Anche, e soprattutto loro,  fanno parte di diritto delle Celebrazioni dei Bicentenario della Geotermia, non solo i Larderel e i Ginori.    

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