lunedì 15 gennaio 2018



PASSIONI, SPERANZE, ILLUSIONI.
CAP. 66.

Comunicato ai lavoratori

Il giorno 8 novembre 1979 si è riunita a Larderello la segreteria della Fnle-Cgil con i compagni della Fnle-Cgil di Pisa: Bartaloni, Cameli, Bertozzi, Mazzocchi e della segreteria regionale Cesare Salvagnini ed Ulisse Sadocchi. L’incontro è servito per uno scambio di informazioni sull’andamento della “vertenza geotermia” e sulla situazione produttiva a Larderello e sui problemi del Crg ed ha constatato una concordanza di vedute tra le tre strutture della Fnle-Cgil.
         Per quanto riguarda la “vertenza geotermia” siamo ormai alla fase conclusiva della costituzione dell’Unità Nazionale Geotermica (Ung), dopodiché inizierà il confronto a livello compartimentale per affrontare la fase di organizzazione, come previsto anche dal progetto di ristrutturazione del Settore Produzione e Trasmissione (Spt). E’ stato ribadito il concetto che, a parere della Fnle-Cgil, la Ung dovrà avvenire tramite e previo invio del documento promesso dalla Direzione centrale dell’Enel, e sulla base di quella che è conosciuta come “proposta Bottazzi” (dal nome del compagno Levio Bottazzi che, a nome delle tre organizzazioni sindacali, la formulò completamente nell’incontro di Roma con l’Enel). Tuttavia da allora sono intervenuti fatti nuovi che impongono in primo luogo un aumento degli stanziamenti, una selettività degli stessi, una possibilità di controllo annuale e, principalmente, una proposta chiara, dettagliata, sul ruolo, i mezzi umani, le attrezzature delle officine di manutenzione di Larderello, delle perforazioni e delle centrali geotermoelettriche investite da profonde trasformazioni tecnologiche.
         La Fnle-Cgil pone inoltre molta attenzione non solo ai mutamenti strutturali, che non devono portare al gigantismo degli apparati, ai doppioni, alle inutili moltiplicazioni delle alte poltrone, ma anche agli uomini che dovranno dirigere la fase di grande espansione che sta interessando la geotermia.  Noi richiediamo in primo luogo dirigenti democratici, con alto livello di professionalità e di volontà innovativa. Non tutti gli uomini che hanno diretto finora la geotermia, che ne hanno gestito l’emarginazione, che hanno accettato supinamente le decisioni dei vertici Enel, hanno tali requisiti e pertanto si impongono scelte di cambiamento e di rinnovamento.
         Sulla situazione produttiva di Larderello tutti i compagni hanno posto in particolare l’accento sulla questione del mancato avviamento della centrale di Radicondoli da 30 Mw. Tale mancato avviamento sarà denunciato alla Conferenza Regionale dell’energia in Toscana che si svolgerà il 12 novembre p.v. a Firenze e sono in corso contatti con la Flaei/Cisl e la Uilsp/Uil e Ced per decidere iniziative unitarie che portino ad una azione di sciopero dei lavoratori dell’energia dei comprensori geotermici.
         In un momento così difficile, di grave crisi economica e di valori morali, pare alla Fnle di grande significato proporre una azione di lotta per obiettivi produttivi, contro la burocrazia e l’inefficienza e contro le posizioni rinunciatarie delle Direzioni dell’Enel che, mascherandosi dietro il falso alibi della “vertenza geotermia” non si confrontano e non risolvono nemmeno uno dei tanti problemi aperti ormai da mesi ed anni, dalle Organizzazioni sindacali (perforazioni, autoparco, centrale Lago, vertenze individuali, officine, organico centrale Radicondoli, telecomandi…).
         Da non trascurare infine la precaria situazione che si vive all’interno del Centro di Ricerca Geotermica, sia a Pisa che a Castelnuovo V.C. Questo importante organismo non è inteso come centro propulsore per tutta la geotermia, ma quasi come uno strumento personale, per attività all’estero (che anche noi riteniamo comunque vada fatta), per “memorie”, per lavori di mera routine, spesso doppioni di altri. Ci sono validissimi ricercatori, amareggiati, abbandonati a se stessi e alla loro personale iniziativa, ci sono situazioni semplici da risolvere che vengono fatte incancrenire per le non decisioni dei Capi, c’è la sensazione di un grande spreco umano e di mezzi e anche di troppi privilegi ed abusi personali.
         A ciò vogliamo sia posto fine al più presto. Le due assemblee di Pisa e Castelnuovo V.C., hanno rivelato la volontà di lotta dei tecnici e dei ricercatori. Essa è un motivo in più per passare rapidamente ad una azione di protesta di tutti i lavoratori di Larderello e del Crg di Pisa. La Fnle-Cgil ritiene che perdere altro tempo potrebbe avere gravi conseguenze e pertanto invita fin da ora tutti i lavoratori alla mobilitazione, alla discussione di questi ed altri temi adesso appena accennati, per dare vita ad una giornata di lotta che veda la classe operaia in prima fila per garantire la possibilità di sviluppo della geotermia, del nostro stabilimento e dei Comprensori interessati da questa grande risorsa energetica.


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