sabato 6 gennaio 2018




Benvenuto Nuovo Anno 2018!

Siccome non è possibile viaggiare fisicamente indietro nel tempo, ma solo con la memoria, porgo il Benvenuto al futuro! Ho, naturalmente, la consapevolezza, che questo futuro, da qualsiasi lato lo si voglia considerare, sarà breve e, lo spero, senza eccessivi malanni e sofferenza. Dunque abbandonerò i progetti a “lunga” scadenza, che resterebbero  larve e abbozzi, e mi concentrerò sul presente e vivo e il suon di lui, naturalmente sulla poesia e sui contatti umani, all’interno della famiglia e tra amici, compagni, animali, e luoghi a me cari. Un posto di prim’ordine l’avranno i libri. Ne possiedo quattro o cinquemila, posso affermare che ho tutto quello avrei desiderato senza muovermi da casa! Adesso che ho fatto l’intervento chirurgico sulla cataratta senile, la mia vista è tornata splendente: vedo gli oggetti e i panorami, ed anche le persone, in una luce nuova, sia fisicamente che metaforicamente. Anche molti avvenimenti importanti del mio passato riesco ad inquadrarli con uno sguardo penetrante e benevolo.  Liberato di molti fardelli, sono meno ansioso, mi accorgo di soffermarmi  di più sul buono e sul bello. Allora, che cosa mi aspetto da questo 2018?  L’amore dei miei familiari, in particolare dei miei amati Bereket e Yobdar; mantenere una buona salute e un buon appetito, vedere l’Italia, la patria mia e dei miei antenati, tendere al raggiungimento “ di quel  loco che i poeti sognaro”, in fratellanza e solidarietà; e che lo spirito della poesia possa aleggiare ancora, pur se lieve, intorno a me.  E così la memoria, che vorrei lasciare ai miei bambini, come i sassolini della novella di Pollicino, disseminati nella selva oscura affinché potessero smarrirsi e ritrovare sempre il sentiero del Bene.


AUGURI  ANCHE AGLI IGNOTI VISITATORI DI QUESTO BLOG, CHE MI AIUTANO A  ESSERE QUELLO CHE SONO.

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