venerdì 3 agosto 2012


America centrale e isole caraibiche scelgono la geotermia


L'energia geotermica potrà svolgere un ruolo chiave nella crescita economica dell'America Centrale e dei Caraibi.
Geotermia News
Redazione
03/08/2012

In America Centrale il rapido sviluppo economico (con la conseguente crescita della dipendenza dai combustibili fossili importati e uno stimolo a superare la frammentazione regionale attraverso il Sistema d’Interconnessione Elettrica Per l’America Centrale SIEPAC) ha creato le opportunità per lo sviluppo delle risorse rinnovabili.
La maggior parte dei Paesi dell’America Centrale ha così intrapreso la strada dello sviluppo delle risorse geotermiche per la produzione di energia.
El Salvador e Costa Rica ricavano rispettivamente il 24% (con 204 MW di potenza installata) e il 12% (163 MW) della produzione di elettricità da energia geotermica, così come il Nicaragua e Guatemala con i rispettivi 87 MW e 49,5 MW, anche se il potenziale delle risorse presenti è assai più vasto, essendo, per l’intera regione centroamericana, stimato tra 3.000 MW e 13.000 MW e 50 sono i potenziali siti geotermici identificati (fonte IGA).
El Salvador –che per la maggior parte della produzione della sua energia elettrica dipende da combustibili fossili importati- ha già sviluppato competenze interne per far decollare lo sviluppo delle risorse geotermiche nel breve periodo ed ha recentemente ricevuto una sovvenzione di due milioni di dollari da parte dell’Inter American Development Bank per la costituzione di un centro internazionale di formazione in campo geotermico per l'America Latina e i Caraibi, che sia di sostegno a tutta la regione.
Le ingenti risorse geotermiche presenti nel paese associate all’esperienza nel settore e a un impianto normativo favorevole hanno messo El Salvador nelle condizioni di sostituire una considerevole frazione della produzione energetica totale con quella derivata da questa fonte rinnovabile.
Lo sviluppo geotermico in El Salvador rientra nella sfera di competenza di La Geo una società di proprietà dello Stato salvadoregno in partnership con l’italiana Enel. La Geo ha esperienza nella prospezione e sviluppo e potrà attingere, attraverso la partnership, alle risorse e alle competenze finanziarie di Enel.
La pianificazione della nuova capacità di generazione elettrica da fonte geotermica in El Salvador è di competenza del Consiglio Nazionale per l'Energia, che ha formulato contratti di acquisto economicamente favorevoli per gli sviluppatori privati.
Anche in molte isole dei Caraibi si prevede una crescita significativa dell’uso della risorsa geotermica per soddisfare l’aumento della domanda di energia elettrica. Nella Repubblica Dominicana, ad esempio, il ministro dell'Energia Rayburn Blackmore ha riferito al Parlamento che il Governo sta valutando la costruzione di un impianto geotermico da 10-15 MW nel prossimo futuro, nell’ambito dei programmi di sviluppo delle fonti rinnovabili.
Lo scorso anno, il governo dominicano ha firmato un contratto da 17 milioni per l'esplorazione dell'energia geotermica nella Valle di Roseau e all'inizio di quest'anno il ministro Blackmore ha affermato che gli studi preliminari necessari a comprendere la fattibilità della produzione e della commercializzazione sono terminati.
Sull’isola caraibica oggi il fabbisogno energetico è soddisfatto per il 40% con fonte idroelettrica e per il 60% da combustibili fossili e la costruzione dell’impianto geotermico che l’amministrazione vorrebbe realizzare potrebbe avere il vantaggio di ridurre il prezzo dell'energia elettrica sopratutto per la popolazione più povera.
Dagli studi effettuati risulta, infatti, che guardando a tutte le variabili per impianti di queste dimensioni, sarebbe possibile ottenere un risparmio del 40% sulle bollette dell'energia elettrica, pari ad oltre 6 milioni di dollari.
Secondo la Banca mondiale, la domanda di elettricità in molti paesi caraibici è destinata a crescere di circa il 3,6 % entro il 2028; questo incremento comporterà un aumento dei costi dovuti sia per l’aumento delle importazioni di gasolio sia per i costi di gestione. Per questo motivo molti paesi caraibici stanno valutando le opportunità offerte della risorsa geotermica di cui gran parte delle isole è ricca.
Le stime per le isole Dominica e Nevis indicano che le risorse geotermiche per entrambe le isole (100 MW e 300 MW, rispettivamente) potrebbero essere sufficienti a soddisfare la domanda di energia elettrica su entrambe le isole, con costi significativamente più bassi rispetto a quelli associati all'attuale generazione di energia da combustibili fossili.
Sempre secondo la Banca Mondiale, il costo più basso per la produzione elettrica con combustibili fossili è pari a 20,4 cent US $ / kWh, mentre il costo dell'energia geotermica è stimato in 5,5 cent US $ / kWh.
Nella seconda metà del 2011, Dominica ha concesso permessi di ricerca per l'esplorazione geotermica alle imprese islandesi Iceland GeoSurvey e Iceland Drilling. Il sostegno finanziario del progetto di esplorazione è stato fornito dal governo dominicano, dall'Agenzia francese per lo sviluppo (FDA) e dal Fondo europeo di sviluppo (FES).
I risultati ottenuti sono stati promettenti e il paese ha recentemente firmato un memorandum d'intesa con l’International Finance Corporation (IFC) per un finanziamento di 250.000 dollari per avviare lo sviluppo geotermico.

Sono un "tifoso" del CO.SVI.G, del quale, nel 1988, come Sindaco del Comune di Castelnuovo di Val di Cecina, fui socio fondatore. Avevamo iniziato la realizzazione del "teleriscaldamento geotermico" del capoluogo, al quale avrebbero seguito, nel corso dei successivi anni e decenni, quelli di tutti gli altri centri abitati del Comune e le case sparse. Oggi il "teleriscaldamento geotermico" è una realtà in quasi tutta l'area geotermica tradizionale della Toscana, mentre si apriranno nuovi orizzonti e nuove sfide tecnologiche per l'uso dell'energia geotermica e della bassa entalpia, se, specialmente, le Amministrazioni Locali e le Aziende private, saranno supportati da finanziamenti pubblici e da investimenti degli Istituti Bancari. Le potenzialità sono grandiose, le fonti di calore diffuse in molte aree toscane, così che i grandi centri abitati e poli industriali, un tempo ubicati a decine di chilometri dalle medesime, - si da ritenere non competitiva l'energia geotermica rispetto alle fonti tradizionali (carbone, petrolio, gas), - sono ormai raggiungibili, data l'evoluzione delle tecnologie e l'abbassamento dei costi. Per non parlare, in un'ottica Nazionale, del risparmio di "dipendenza esterna" e abbattimento o sostanziale riduzione dell'inquinamento ambientale. Auguro al CO.SVI.G lunga vita di realizzazioni e successi.

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