Sullo schermo il ritratto di Evaldo.
C'è il pianeta Venere.
Compleanno Barbara.
Ricordo di Evaldo Serpi.
Non faccio a tempo a
raccapezzarmi della deliziosa cena di
ieri a Poggiamonti (Pomarance) per festeggiare le “nozze d’oro” dei nostri
carissimi amici Angela e Girolamo, tra un gruppetto di amabili conoscenti, che,
svegliato con un leggero “torcicollo” per l’umidità della notte, mi viene
ordinato di andar a far more per guarnire la torta alla frutta che Grazia
preparerà per nostra figlia Barbara festeggiando il suo compleanno! Vedrete
nell’immagine il risultato e peccato che per adesso via internet non si
percepisca il sapore…ma vi assicuro: una bontà indescrivibile! Abbiamo fatto
tardi a tavola ed io dovevo partire alle 16 per andare a Chiusdino dove alle 17
veniva ricordato il mio amico, morto due anni fa, Evaldo Serpi, il “Duca”, un
ricercatore appassionato della storia, delle tradizioni, dei valori del nostro
territorio. Ma, alle 16 non riuscivo a trovare la chiave della panda…cerca,
cerca, in tutta la casa. Niente. Ormai le 16,30, dico a Grazia: rinuncio. Ultimo
tentativo: penso che la chiave l’abbia nascosta la mia gattina. Sollevo le
poltrone ed eccola, proprio
nascosta bene! Comunque la strada
era praticamente libera, e in 34 minuti sono arrivato a Chiusdino, baci,
abbracci, conosco tante gente ormai, non è certo un buon segno, ma che vuoi
farci?
Interventi sobri, appassionati,
poetici, testimoni importanti come Pietro Chimenti, Mauro Minghi, Caterina
Trombetti e coordinamento impeccabile e partecipato di Andrea Conti…io, infine,
ho chiuso le testimonianze ricordando Evaldo con leggerezza e rivelando aspetti
inediti, come la sua partecipazione alla valorizzazione della Resistenza, il
rapporto con me per la ricerca sui proverbi licenziosi, l’aiuto per una tesi di
laurea sulla storia delle antiche Pievi premillenarie della Diocesi di
Volterra…in più, Evaldo aveva sposato una mia compaesana, Silvana, perciò nel
dna della sua stirpe c’è anche sangue castelnuovino oltre che montalcinellese!
La sua nipotina aveva manifestato il desiderio di ricordare il nonno, ma l’emozione
di trovarsi davanti a tante persone ed al centro dell’attenzione è stata troppo
forte, è rimasta muta, ma con le lacrime agli occhi. Amava tantissimo il suo
nonno! Una bella giornata.
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