domenica 22 settembre 2013





Sullo schermo il ritratto di Evaldo.



C'è il pianeta Venere.


Compleanno Barbara.
Ricordo di Evaldo Serpi.

Non faccio a tempo a raccapezzarmi della  deliziosa cena di ieri a Poggiamonti (Pomarance) per festeggiare le “nozze d’oro” dei nostri carissimi amici Angela e Girolamo, tra un gruppetto di amabili conoscenti, che, svegliato con un leggero “torcicollo” per l’umidità della notte, mi viene ordinato di andar a far more per guarnire la torta alla frutta che Grazia preparerà per nostra figlia Barbara festeggiando il suo compleanno! Vedrete nell’immagine il risultato e peccato che per adesso via internet non si percepisca il sapore…ma vi assicuro: una bontà indescrivibile! Abbiamo fatto tardi a tavola ed io dovevo partire alle 16 per andare a Chiusdino dove alle 17 veniva ricordato il mio amico, morto due anni fa, Evaldo Serpi, il “Duca”, un ricercatore appassionato della storia, delle tradizioni, dei valori del nostro territorio. Ma, alle 16 non riuscivo a trovare la chiave della panda…cerca, cerca, in tutta la casa. Niente. Ormai le 16,30, dico a Grazia: rinuncio. Ultimo tentativo: penso che la chiave l’abbia nascosta la mia gattina. Sollevo le poltrone ed eccola, proprio
nascosta bene! Comunque la strada era praticamente libera, e in 34 minuti sono arrivato a Chiusdino, baci, abbracci, conosco tante gente ormai, non è certo un buon segno, ma che vuoi farci?

Interventi sobri, appassionati, poetici, testimoni importanti come Pietro Chimenti, Mauro Minghi, Caterina Trombetti e coordinamento impeccabile e partecipato di Andrea Conti…io, infine, ho chiuso le testimonianze ricordando Evaldo con leggerezza e rivelando aspetti inediti, come la sua partecipazione alla valorizzazione della Resistenza, il rapporto con me per la ricerca sui proverbi licenziosi, l’aiuto per una tesi di laurea sulla storia delle antiche Pievi premillenarie della Diocesi di Volterra…in più, Evaldo aveva sposato una mia compaesana, Silvana, perciò nel dna della sua stirpe c’è anche sangue castelnuovino oltre che montalcinellese! La sua nipotina aveva manifestato il desiderio di ricordare il nonno, ma l’emozione di trovarsi davanti a tante persone ed al centro dell’attenzione è stata troppo forte, è rimasta muta, ma con le lacrime agli occhi. Amava tantissimo il suo nonno! Una bella giornata.

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