L’incontro.
Ieri ho incontrato, casualmente,
un compagno di scuola che non vedevo da 58 anni! L’ho riconosciuto
immediatamente tra altre persone e lui ha riconosciuto me, chiamandomi per
nome!
Dopo questo lungo periodo, ora
che siamo vecchi, le fisionomie sono
cambiate, e, il più delle volte si discostano enormemente da quelle della
giovinezza. Perciò è stato ancor più piacevole l’incontro, vederci tutti
interi, in buona salute, ed anche allegri. Benito (il nome si deve all’anno di
nascita, 1936, in
piena euforia nazionalfascista, ma di
tale genia aveva solo il nome) abitava in un podere nella valle del torrente
Trossa, a quasi cinque chilometri dal paese dove, dopo le elementari, aveva
fatto i tre anni della Scuola di Avviamento, da poco istituita. Ci trovammo nel
primo corso delle Scuole Aziendali di Larderello, che iniziò nell’autunno
dell’anno 1951 e ultimammo insieme gli studi nell’estate del 1955, in specializzazioni
differenti, io alle sonde lui alle centrali, che ci avviarono al lavoro. Nei
primi due anni di tali scuole lui era
bravissimo sfruttando il vantaggio accumulato nel triennio dell’Avviamento, ma
in terza e in quarta lo sorpassai! Era un bellissimo ragazzo, sempre allegro e
molto in grazia delle nostre professoresse. E’ stato bello ricordare insieme
alcuni episodi di quegli anni memorabili, in particolare la vista (dati i tempi
e soprattutto per gli allievi di 16, 17 e 18 anni) dei seni della nostra
insegnante di “religione”, la bellissima Carla, che ce li mostrava volentieri
alzandosi dalla cattedra e piegandosi verso i nostri banchi! Erano davvero
fiorenti e maliziosi. Naturalmente la prima fila dei banchi, in quell’ora di
“religione” era accaparrata dagli studenti più grandi, Benito, Giancarlo,
Romano, Umberto…noi piccoletti, ne
eravamo esclusi e ci dovevamo accontentare delle descrizioni e dei commenti che
ci venivano successivamente narrati. Così, quando la bella Carla, insegnante di
religione, fuggì per una scappatella d’amore con un uomo anziano,
scandalizzando l’intera piccola comunità locale, noi non ci meravigliammo,
semmai ci rimasero male i suoi fans che
avrebbero voluto esserci loro al posto dell’amante!
Naturalmente Benito è in
pensione, dopo aver raggiunto un alto grado di responsabilità e di
soddisfazioni professionali. Nella fotografia scattata a Firenze nel 1954 lui è
a destra del basamento del David, col capo tocca la scultura sdraiata.
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