Prima di iniziare la pubblicazione della "cronologia" e della succinta "bibliografia", relative allo sviluppo moderno delle industrie a cui la geotermia ha dato luogo (chimica, elettrica) ed agli usi dei fluidi a bassa entalpia per applicazioni di teleriscaldamento ambientale, serricoltura, florovivaismo ed industrie alimentari, ho effettuato una breve ricognizione sugli impianti industriali ubicati nell'area di Larderello, tra cui le centrali n. Larderello n. 3 e Larderello n. 2 e sulle centrali Valle Secolo e Farinello. La centrale n. 3 entrò in servizio nell'anno 1950 con una potenza installata di 120.000 Kw. e rappresentava il più moderno e grande impianto di produzione mai costruito nel mondo. Oggi, con la messa in servizio di una piccola turbina il suo contributo è modesto. Delle 4 torri refrigeranti una è stata demolito. La centrale n. 2, entrata in servizio nel 1938, è stata da tempo smantellata ed un refrigerante demolito. Sono invece entrate in servizio le centrali "Valle Secolo" e "Farinello", la prima nel 1991 con due gruppi unificati Ansaldo da 60 MW ciascuno, a ciclo continuo con modulazione di carico, telecomandata; la seconda nel 1996 con un gruppo unificato Ansaldo da 60 MW. Ormai tutte le centrali geotermoelettriche sono telecomandate a distanza con l'abolizione del personale in servizio nei turni giornalieri, compreso quello notturno, con una diminuzione di posti di lavoro di alcune centinaia di addetti. Prima serie d'immagini: Centrale Larderello n. 3 e Larderello n. 2.
La premillenaria Pieve di San Giovanni Battista a Morba, a poche centinaia di metri dalla Centrale Larderello. n. 3. oggi abbandonata.
I due refrigeranti della centrale Larderello n. 2 e, in rosso, le officine di manutenzione; in alto i reparti logistici del reparto "perforazioni".
Nessun commento:
Posta un commento