venerdì 15 novembre 2019





Immagini di alcune "fabbriche" dell'acido borico, anno 1850 circa.

L’Assoluzione!

Fin da ragazzo sono sempre andato a farmi i capelli da Sorge Groppi. Sorge  si faceva affiancare da un altro barbiere, Lando. Credo che  loro fossero parenti. E, alla lontana, erano entrambi miei parenti. A metà dell’800 i Groppi erano assai numerosi nel paese di Castelnuovo, ne ho contati ben 58! I più erano calzolai, altri boscaioli, altri operai delle Ditte che  producevano il borace, come La Fossi, la Belga e la Larderello.  Molti di questi Groppi, partirono negli anni della “grande emigrazione” verso il Sud ed il Nord America, negli anni a cavallo del 1900 e soltanto una parte rientrò in Italia subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Molte ragazze sposarono uomini di Siena, Massa Marittima, Grosseto e si trasferirono; e con loro qualche maschio, come il “Socio”, fratello del mio nonno, che mise famiglia a Siena, dove i Groppi sono ancora presenti. Non si sa bene come siano giunti a Castelnuovo e in altre località minerarie delle Colline Metallifere Toscane, come Gerfalco, Massa Marittima, Abbadia San Salvatore. Qualche anno fa ero a Parma in una officina per ordinare delle attrezzature. Quel’tecnico mi disse che sua moglie aveva il cognome Groppi! E aggiunse che in quella provincia ed in quelle vicine i Groppi erano abbastanza numerosi. Mi disse anche che questo cognome deriva  da una località dell’Appennino parmense, il Monte Groppo, sul quale abitavano contadini e boscaioli ritenuti assai sempliciotti (io pensai ad una sorta di “montierini”) e quando scendevano a Parma per  fiere e mercati i parmigiani  dicevano “Sono arrivati i Groppi!”, prendendoli in giro! E probabilmente i primi Groppi arrivati agli inizi dell’800 a Castelnuovo altri non erano se non quei rozzi montanari che Francesco Larderel assoldò a buon mercato per l’avvio dello sfruttamento delle acque boriche dei  lagoni di Montecerboli! In questo mi conforta sapere che io, mio padre, mio nonno, e mio bisnonno ed anche suo padre Abramo, siamo stati dipendenti della grande "industria" fondata dai De Larderel!

Ma torniamo al tema! Con l’aumento della popolazione la clientela aumentò, Lando e Sorge, stavano stretti in quella piccola stanza, così si separarono.  Io mi feci cliente di Lando. Andavo a farmi i capelli una volta al mese, mentre,  da quando cominciò a crescermi la barba, me la son sempre fatta da me. 

Lando, dopo la caduta del fascismo e nei primi anni che seguirono, si fece comunista, ma la sua militanza durò poco. Io, invece, crescendo simpatizzavo per il PCI al quale era iscritto mio padre, mentre mio nonno paterno era iscritto al PSI. Mi iscrissi  al PCI  nel 1961, mentre mio padre lo aveva lasciato nel 1957 a seguito dei “fatti ungheresi”.
Anche Lando era diventato un convinto anticomunista e non  mancava di punzecchiare alcuni dei suoi clienti coi quali aveva particolare confidenza. Uno di questi ero io! E d’altra parte non potevo reagire dato che lui aveva la macchinetta ed il rasoio in mano sulla mia testa! Ma tutto so svolgeva “bonariamente” e, non solo perché avevamo lo stesso cognome, ma perché Lando era un virtuoso musicista, batterista e suonava con mio padre nel complesso jazz “Stella d’argento”,  che si era fatto onore coi soldati americani e, nel dopoguerra, a Castelnuovo e dintorni! La musica univa allora tante persone.

Ma, quando fui eletto vicesindaco, poi sindaco ed ancora sindaco, sempre   nella lista del PCI, Lando attenuò un po’ il suo sarcasmo verso i comunisti castelnuovini. Devo dire che abitava in una casa fredda, e la sua piccola bottega era ancora più fredda con la porta a vetri sulla piazzetta dietro i ruderi della antica porta medievale.  Ma cosa era avvenuto, proprio in quegli anni? Mi aiuta la lettura del “Giornalino” locale del PCI del dicembre 1981. Scriveva il “cronista”: “Il 21 dicembre 1979 l’amministrazione Comunale costituisce “la Consulta” comunale per il “teleriscaldamento geotermico” alla quale  partecipano le forze politiche e sindacali del Comune, nonché quadri tecnici qualificati della nostra zona, operanti sia all’interno che all’esterno dell’Enel.  Ci si serve di tre commissioni: giuridico-politica; tecnico-scientifica; raccolta dati e informazioni.  Il 24 dicembre 1979 parte la prima lettera di richiesta verso il Compartimento Enel di Firenze. Ci si mette tutti al lavoro. A fine febbraio 1980 parte la richiesta ufficiale, formale e documentata, di calore all’Enel Compartimentale e si entra in contatto operativo con l’Unità Nazionale Geotermica di Larderelllo. Si affida il 29 aprile  la stesura del progetto esecutivo all’Azienda Municipalizzata del gas di Pisa. L’Enel si dichiara disponibile a fornire la quantità di calore necessaria al teleriscaldamento degli abitati di Castelnuovo di Val di Cecina e Sasso Pisano.
Anche in Italia il problema energetico non appare più come problema elettrico esclusivamente, la questione più importante riguarda invece la produzione di calore a bassa temperatura che è anche il problema geotermico. Si coinvolge anche la CEE e la Regione Toscana.

Ci sarà una unica centrale con scambiatori modulari; distribuiremo acqua calda con due tubazioni per sette-otto chilometri; il primo lotto per 500 famiglie costerà circa 1 miliardo di lire; saranno prodotti 7 milioni  di Kcal/h e saranno pienamente riutilizzati gli impianti esistenti nelle abitazioni; si risparmieranno circa 4.000 litri di gasolio al giorno.

Si spera nell’appalto dei primi lavori entro il 1982. L’Amministrazione comunale  intende costruire un’Azienda Comunale capace di distribuire acqua-calore-energia elettrica, dando l’esempio a tutta l’area geotermica degli usi plurimi della fonte geotermica.”

E così dopo qualche anno le aree di nuova urbanizzazione, le scuole, il Centro Anziani, il Poliambulatorio ecc. furono riscaldate con la geotermia, senza alcuna emissione di gas nocivi in atmosfera; e dopo altri pochi anni l’impianto si estese al Borgo Medievale, arrivando a riscaldare la fredda casa e bottega del piccola barbiere Lando Groppi! E ci fu un giorno memorabile. Mentre Lando mi tagliava i capelli, sempre dicendomi negli orecchi male del comunismo e dei comunisti e del male che avevamo fatto nel mondo a interi popoli…dopo una pausa mi disse: “però, Carlo, voi avete realizzato un’opera gigantesca, al pari delle Piramidi, il teleriscaldamento geotermico  senza gravare di  nuove imposte le famiglie, e con un costo per  i sette mesi della fornitura nemmeno paragonabile ai costi di legna e gasolio, lo sai come chiamano quest’opera? “ “No, dimmelo!” “La chiamano l’Assoluzione!” E’ con quest’opera che vi sono state perdonate tutte le vostre malefatte”. E giù, una bella risata!
Sono passati gli anni, il riscaldamento geotermico è in tutti i paesi dell’area e potrebbe espandersi ancora.

Da noi, a Castelnuovo di Val di Cecina, il Comune manda il calore il 15 di ottobre, assicurando  con – 10°C  esterni +20°C. interni , e lo cessa il 15 maggio seguente. Ognuno può regolare  il flusso e l’apertura  a proprio volere. Si paga la tariffa ogni 3,5 mesi, sempre posticipata, misurata e calcolata a forfait per metro cubo riscaldato, oppure a contatore, per chi vuole adottare tale sistema. Con il calore geotermico si può anche alimentare i boiler per acqua sanitaria. Il mio appartamento è al 2° piano, è freddo, le stanze sono 3,10 metri alte, si sono calcolati 322 metri cubi di superficie. La spesa complessiva  dell’ultimo anno 2018-2019 è stata di 6.766,17  €. 

E’ questo il terzo mandato di un sindaco e di unA MAGGIORANZA CONSILIARE  APPARTENENTI  AD UNA lista civica di orieNtamento centrista, MENTRE LA LISTA DI SINISTRA RAPPRESENTA L’ESIGUA MINORANZA. il tempo delle amministrazioni “ROSSE” e’ finito da un pezzo e dopo 1l 1989 il PCI ha cessato di ESISTERE. CREDO DI ESSERE STATO IO, NEL 1990,  L’ULTIMO COMUNISTA AD ESSERE ELETTO  SINDACO SUPERANDO  DI CIRCA 40 VOTI L’ALTRA LISTA.  PER SUCCESSIVI TRE MANDATI, LA LISTA CIVICA DI CENTROSINISTRA GOVERNO’ IL COMUNE PORTANDO  ATERMINE IL GRANDIOSO PROGETTO DEL RISCALDAMENTO GEOTERMICO IN TUTTI I CENTRI ABITATI.

quest’opera non deve essere dimenticata! L’abbiamo REALIZZATA quando tutti  ERAVAMO  CONCORDI SULLE OPERE CHE ANDAVANO A VANTAGGIO DELL’INTERA COMUNITA’. eravamo amici, ed anche nemici, ma ci si rispettava e si collaborava per il bene comune della nostra “Comunita”. ADESSO, PURTROPPO,  SEMPRE PIU’ DIFFICILMENTE QUESTO AVVIENE.

Si, fu l’assoluzione!

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