martedì 9 luglio 2013

Da l’Unità, 21 settembre 1973.

CASTELNUOVO VAL DI CECINA

TUTTO IN ALTO MARE
PER LA STATALE 439.

L’ANAS di Firenze non ha ancora ricevuto il decreto per l’inizio dei lavori.

“Castelnuovo V.d. C.

In data 7 giugno u.s. la direzione generale dell’ANAS assegnava alla ditta SALES di Livorno l’appalto dei lavori per la sistemazione della strada statale 439 nell’ambito del territorio comunale di Castelnuovo.
Sembrava un passo in avanti, anche se estremamente tardivo e incompleto, nella lunga e scandalosa storia di questa strada, arteria vitale per le comunicazioni nella Valdicecina e per il collegamento di questo comprensorio con tutta la Toscana.
Sembrava, ma non è stato così. A tutt’oggi, infatti, il compartimento ANAS di Firenze – competente nel caso specifico per i lavori – non ha ancora ricevuto il relativo decreto che consente la consegna dei lavori alla SALES.
Anni e anni di proteste, di manifestazioni popolari, con la partecipazione di tutta la popolazione della Valdicecina e degli enti locali interessati, hanno denunciato all’opinione pubblica lo stato di indicibile abbandono di questa strada, hanno denunciato la colpevole inerzia di quelle autorità che lasciano andare in malora  una delle tante strutture necessarie alla vita, all’economia del comprensorio. Ora, scandalo nello scandalo,  la “pratica” sparisce nel cassetto di qualche ufficio centrale o periferico che sia, e la lista delle inadempienze, delle promesse vane e degli imbrogli di governo ai danni della popolazione della Valdicecina ancora si allunga.
Tre mesi per “consegnare” un decreto di appalto. M – questo è ben più grave – anni ed anni per accorgersi finalmente che la strada statale 439 non è in condizioni di agibilità: è pericolosa, antieconomica per il suo tracciato, dissestata (e quindi anche causa di incidenti), incapace soprattutto di poter garantire i collegamenti necessari per la circolazione delle merci e dei prodotti agricoli, per lo spostamento dei cittadini.
La protesta della popolazione di Castelnuovo si inquadra in quella più generale per la rinascita e il “decollo” economico della Valdicecina, anzi individua nella sistemazione della strada un elemento propulsore per i nuovi insediamenti e per le nuove infrastrutture sociali. Da qui, la ferma denuncia del Comune della intollerabilità della situazione, con una richiesta pressante e decisa affinché finalmente si intervenga per dare immediatamente inizio all’appalto e, quindi, ai lavori!”

Ed oggi?...a 40 anni di distanza dall’inizio di una modesta opera di miglioramento della vecchia Statale 439 (oggi Strada Regionale 439), cosa accade alla “Variante a monte di Castelnuovo di Val di Cecina”, lunga 2,2 km, progettata  dal 1987, per impedire che il traffico pesante attraversi il Centro abitato di Castelnuovo di Val di Cecina? Dopo 19 ANNI di GESTAZIONE, l’appalto dei lavori per la realizzazione dei 2, 2 Km della “variante” e l’inizio degli stessi, avvenne nell’anno 2007. Tali lavori si potevano praticamente considerare ultimati nel 2013, avendo realizzando in tal modo UN PRIMATO DI VELOCITA’ DIFFICILMENTE EGUAGLIABILE con l’avanzamento degli stessi  di circa 300 METRI OGNI ANNO. Tuttavia anche per quest’anno non si parla più di tagliare il nastro dell’inaugurazione…e qualche iniziativa di protesta (niente di paragonabile al 1973, dio ci scampi!) ha interessato l’Amministrazione Comunale e le forze politiche locali. Sembra che siano in atto movimenti franosi sul suo tracciato. Sembra…ma sarà proprio così? Perciò stasera sono andato a farci una passeggiata munito della macchina fotografica. La situazione m’è apparsa molto grave. Vedere per credere. 








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