Ottobre, ho freddo!
Forse non è soltanto il “freddo”
per il repentino abbassamento della temperatura, stamattina presto era scesa a
+ 9°C ed in casa avevamo 10-11 °C , poi è iniziata una
pioggerellina costante freddissima con decise raffiche di vento, che non hanno
migliorato la situazione, ma anche per un fastidioso “raffreddore”, con tutti i
suoi accessori, e per una vena di malinconia che sempre mi assale all’entrata
nebbiosa, piovosa, nel nostro paesello “montano”, nel quale la rarefazione di
momenti di scambio e socializzazione sono rari. Naturalmente passerà. Certo è
che questo “freddo” ha trovato impreparata la macchina comunale, nel fornire il
calore del famoso impianto di “teleriscaldamento geotermico”, vanto, finora,
delle passate Amministrazioni di sinistra. Anzi, questo grandioso progetto,
avviato alla fine degli anni ’70 coi primi studi e poi ultimato, per stati
progressivi di avanzamento, nei decenni successivi, fu chiamato
“l’assoluzione!” Me lo ripeteva sempre il mio barbiere, Lando, quand’ero sotto
le forbici ed il rasoio e non potevo reagire; “Carlo, anche se voi comunisti ne
avete combinate tante, avete fatta una cosa bellissima, che tutti i peccati vi
assolve, si chiama “l’assoluzione!” Al che mi ci scappava una risata!
Certo è che con l’avvio e la
realizzazione di quel progetto anche il governo del Comune da parte della
sinistra sì è mantenuto ininterrotto fino al 2009, quando la lista civica di
centro-destra s’è aggiudicata la maggioranza, poi riconfermata nelle elezioni
amministrative successive. Le persone dimenticano presto il bene ricevuto, e
fanno, come si dice “mazzo del pari”. A volte va bene, perché l’alternanza
credo sia positiva, specialmente in un piccolo comune dove tutti ci conosciamo
e pesano più i valori delle persone che non la fedeltà, più o meno mascherata,
alle ideologie. Ma questo freddo cane, non mi aiuta ad essere sereno e
imparziale! Mi vengono in mente brutti pensieri: ad esempio, perché ci siamo
trovati impreparati? Forse per investire tutte o quasi le risorse lavorative su
allestimenti di palchi per spettacoli effimeri, o mega lux che gettano, dopo i
primi bagliori, le loro luci inquietanti su un borgo semideserto e triste?
Sappiamo che il teleriscaldamento dovrebbe partire il 15 ottobre, ma non era previdente
avere l’impianto pronto, verificato, e collaudato, avendo il tempo necessario
per gli eventuali lavori di manutenzione, anche straordinaria? Credo che questo disagio durerà pochissimo,
forse stanotte o domani, e che tecnici, operai e amministratori si stiano dando
da fare con lena, ma il quesito di fondo rimane: scegliere la concretezza o
l’apparenza? Oppure tutte e due le cose, se possibile e se la “tasca” lo
consentisse?
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