domenica 26 gennaio 2014



Libri e copertina: il lupo e il maiale.


Compito arduo passare dai sistemi di scrittura elettronici a quelli cartacei. E’ essenzialmente una questione di soldi. Perché, tutto sommato, avendo la connessione a internet 24 ore su 24 gratis, non spendo nulla ad alimentare il blog, né stare su FB e gestire la posta. Però è tutto effimero, i commenti banali, la velocità cancella non gli anni, ma i secondi…dove andremo a finire di questo passo? Sono figlio di Gutenberg, amo la carta, le varie specie di pasta cellulosa, anche la carta chimica, amo l’odore e la filigrana, il colore, e sulla carta dispongo come voglio le parole. La carta è paziente, il tempo sa attendere.  Ma la carta costa e un prodotto cartaceo, oggigiorno, specialmente se a chilometro zero, chi lo compra? Vedo nell’edicola di Donatella tre o quattro piccoli volumi di autori locali, ben fatti, intelligenti, creativi…son lì da anni a prendere la polvere, dimenticati. Soffro per loro. Non sopporterei vederci uno dei miei, forse pretendo troppo? Ho pubblicato abbastanza  in questi ultimi quindici anni, per la fortuna che ebbero due miei lavori, si da mettere da parte un “tesoretto” di qualche migliaio di euro, che ha contribuito a ripianare il deficit delle uscite successive, per poi estinguersi qualche anno fa. Nella primavera del 2012 ho pubblicato l’ultimo libriccino di poesie e prose “Viandante nella memoria”, circa 300 copie vendute e/o regalate con prenotazione via internet, ma non ho fatto pari, perché con il suo prezzo di 5 € non ho compensato le spese postali di spedizione. Adesso avrei pronto un altro lavoretto, che amo. Son pensieri poetici, forse gli ultimi, dato l’inaridirsi della creatività. Ci sto lavorando, correggo, correggo, taglio, curo i caratteri, la copertina, le note…credo di stamparne artigianalmente una sola copia. Ieri ho selezionato cinque immagini per la copertina, preferisco quella con il lupo e quella con il maiale, ma alla fine sceglierò quella col migliore effetto cromatico. Vi mostro intanto il lupo e il maiale. 

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