giovedì 31 ottobre 2013

Andar per cimiteri…


Ho parenti, amici, compagni, in troppi cimiteri. Succede a vivere abbastanza a lungo, e tante volte, chiacchierando con Mauro, abbiamo convenuto che “il nostro villaggio non è più questo borgo disabitato, ma è lassù, all’Olmone, al camposanto”.  Ci vado spesso,  nei giorni  senza “ricorrenze”, a meditare insieme ai morti, e non mi crea angoscia. Ma non lascerò carne ed ossa ai vermi, né avrò da sostener la pesantezza di marmi ed altri futili orpelli. Né lumini da accendere o tariffe d’illuminazione mortuaria a carico  di figli distratti o nipoti e pronipoti indifferenti. La fiamma farà il suo dovere e le poche ceneri sian disperse al vento che s’ingolfa nelle gole dei nostri monti, mentre l’anima, se c’è, andrà per la sua via incontro a Dio.  Stamani ho fatto la fotografia al loculo dei miei nonni paterni, e poi alla memoria di quattro partigiani uccisi il 15 giugno 1944 a cento metri dalla mia casa, ad un poeta e pittore un po’ pazzo, a mia suocera, e stasera, a Monterotondo, al sacello dei miei consuoceri…lì vicino è sepolto uno sconosciuto, m’ha incuriosito il nome: CORAGGIO. Pareva fosse messo apposta per me, ad incitarmi. Coraggio Carlo!







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