giovedì 24 ottobre 2013


La fabbrica boracifera di Castelnuovo, 185 circa.

DALLA SCOPERTA DELL'ACIDO BORICO NEI LAGONI TOSCANI
ALLE SOGLIE DEL TERZO MILLENNIO
 CRONOLOGICA 1702-2004
(XII)

1931 - 26 marzo. Raggiunta la profondità di 267 metri esplode a Larderello il pozzo, poi denominato “Soffionissimo 1”, con una portata di vapore calcolata in 230.000 Kg/h; pressione 3,5 Ata; temperatura 205 °C. Il soffione sarà imbrigliato il 18 aprile dello stesso anno. Il pozzo è stato eseguito con una sonda a percussione modello “Trauzl”.

- Il Governo concede alla "Larderello" un nuovo sussidio per la durata di 15 anni. Le Ferrovie dello Stato (FF.SS.) iniziano a interessarsi agli impianti di Larderello.

- La "Larderello" possiede 17 grandi sonde di moderna concezione, più le altre 8 vecchie.

- La superficie evaporante delle caldaie della "Larderello" sale a 30.500 mq. L'acido borico prodotto annualmente tocca le 5.025 tn.

1932 - 22 aprile. A Larderello esplode, alla profondità di metri 212, il secondo "Soffionissimo" con una portata di 170.000 Kg/h di vapore; pressione 2 Ata; temperatura 180°C. Il 18 maggio dello stesso anno viene applicato alla boccapozzo “il gomito” per lo sfruttamento del potente soffione. Negli otto Stabilimenti boraciferi sono disponibili 1.200.000 Kg/h di vapore, di cui 600.000 a Larderello.

- Le FF.SS. stipulano i primi contratti significativi con la "Boracifera" per la fornitura dal 1 gennaio dell'anno seguente di 3.330 kWh di energia elettrica a prezzo agevolato.  La “Società Boracifera Larderello” possiede quattro centrali geotermoelettriche (Larderello, Castelnuovo, Lago, Serrazzano) per complessivi 25.000 HP e una produzione regolare di oltre 12.000 kWh.

- La "Larderello" ottiene dal Governo una sovvenzione di 1 milione di lire per 15 anni, in virtù della L. 27 giugno 1929 n. 1108.

- Negli ultimi otto anni vengono eseguiti, in tutti gli Stabilimenti della Società Boracifera Larderello”, centinaia di sondaggi, alcuni dei quali profondi tra i 300 ed i 500 metri (per un totale di circa 70.000 metri perforati).

- Vengono costruiti a Larderello impianti su scala industriale per ottenere cloruro-ammonico e bicarbonato di soda, necessario, quest’ultimo, per la produzione del borace.

-          Tappe della progressiva scomparsa dei “lagoni”:
                       1904              1910           1920           1932
n° lagoni                         73                  54               22                  5*

* i cinque lagoni non sono utilizzati.

1933 - 26 dicembre, Piero Ginori Conti mostra a Mussolini il primo campione di gas "elio" estratto dai soffioni di Larderello.

- Il censimento del vapore endogeno disponibile negli stabilimenti della "Larderello" ascende a 1.200.000 Kg/h.

- Fusione delle due imprese elettriche toscane “Valdarno” e “Ligure-Toscana” che danno vita alla “SELT-Valdarno” che privilegia, nella produzione di elettricità, il termoelettrico rispetto all’idroelettrico. Una finanziaria di Milano, “La Centrale”, presieduta da Alberto Pirelli, controlla il pacchetto azionario.

1934 - 28 ottobre, entra in esercizio la linea ferroviaria elettrificata Firenze-Roma.

- I fisici francesi Frédéric (1900-1958) e Irene (1897-1956) Joliot-Curie, riescono a produrre la prima emissione di radioattività artificiale.

- Viene inaugurato a Firenze (Rifredi) da Guglielmo Marconi, l’Istituto del Boro e del Silicio per applicazioni all’industria ottica, fortemente voluto e sostenuto economicamente da Piero Ginori Conti.

- Piero Ginori Conti, a proprie spese, restaura completamente il Santuario della Madonna del Frassine.

- Una conduttura in ferro lunga 2 Km. convoglia le acque boriche della Fabbrica di Lagoni Rossi a Lago Boracifero

1935 - novembre, scattano le sanzioni contro il Governo fascista. L'esportazione dei prodotti borici verso i paesi democratici si arresta.

1936 - febbraio, entra in servizio la centrale geotermoelettrica di Serrazzano per incrementare la fornitura di energia alle FF.SS.
- 8 settembre, il vescovo di Volterra e il principe Piero Ginori Conti inaugurano la nuova chiesa eretta a Lagoni Rossi.

1938 - agosto, i dipendenti della “Larderello” ammontano a 1771, esclusi quelli della sede di Firenze. Le maestranze lavorano nelle Fabbriche ubicate in quattro comuni: 1430 Pomarance, 186 Castelnuovo, 155 Massa Marittima e Pontieri. I familiari conviventi con i lavoratori sono 3509.

- 6 ottobre, inaugurata la “super centrale di Larderello 2”. La potenza geotermoelettrica installata nelle centrali della “Larderello” tocca le 100.000 kW.

- Inizia l’introduzione, nella trivellazione dei sondaggi, il sistema  a “rotazione” che nel giro di pochi anni sostituirà completamente quello a “percussione”.

- La produzione della “Larderello” raggiunge i 202 milioni di kWh, dei quali 109 assorbiti dalle Ferrovie dello Stato, 65 dalla SELT-Valdarno e 28 utilizzati dalla stessa Società Boracifera Larderello.

Gli ungheresi J. Ladisla e George Biro inventano la penna a sfera.

1939 -  febbraio, entra in servizio la grande "Centrale II" di Larderello con una potenza installata di 69 MW.

- 3 dicembre, muore a Firenze il principe Piero Ginori Conti.

- 9 dicembre, a seguito del D.L. n. 318, 20 febbraio 1939, sulla ricerca e coltivazione di giacimenti minerari di vapori di gas da utilizzare per produzione di energia elettrica, che prevede la costituzione di Società per l'esercizio delle ricerche e della coltivazione dei giacimenti geotermici, si costituisce la "Larderello SA per lo sfruttamento delle forze endogene" nella quale le FF.SS. detengono circa il 70% delle azioni, mentre una parte resta all'Istituto Immobiliare Italiano. Ai Ginori Conti rimane una piccola quota di minoranza.

- Esplode a Castelnuovo il “soffionissimo” Mirolli, con una portata di 180.000 kg/h di vapore.

- Gli operai addetti alla Fabbrica boracifera di Castelnuovo ammontano a 80, mentre altri 233 operai si recano a lavorare a Larderello. La “Larderello dispone di 1653 dipendenti dei quali 1335 a Larderello e 318 nella varie Fabbriche boracifere. Molto cammino è stato percorso dal primo organico (1818) che assommava ad una quindicina di operai.

1940 - 31 dicembre, situazione del settore geotermoelettrico di Larderello:

Centrali  n.                                                         5
Turboalternatori ciclo 1 MW                         5
Turboalternatori ciclo 2 MW                         9
Potenza a ciclo 2MW                                      9,5
Potenza installata  MW                                72,5
Portata media fluido alle centrali t/h       1000
Portata perdite e altri usi  t/h                   1000
                Energia netta prodotta dal 1904 GWh    1991,80
                Perforazioni eseguite dal 1904 Km.            38,07
                Pozzi perforati dal 1904   n.                        203
                Pozzi in esercizio n.                                    100
              Portata media per pozzo produttivo t/h       20
                Lunghezza vapordotti in servizio Km.       20

- Viene acquistata dalla “Larderello” una moderna sonda tipo “Rotary”.

- La popolazione della Fabbrica di Lagoni Rossi è di 65 persone di cui 25 sono operai boraciferi; quella della Fabbrica di Serrazzano è di 49 abitanti dei quali 23 sono operai boraciferi, quella della Fabbrica di Monterotondo di 48 abitanti con 32 operai.

                                                                                                              (continua)

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