DALLA
SCOPERTA DELL'ACIDO BORICO NEI LAGONI TOSCANI
ALLE
SOGLIE DEL TERZO MILLENNIO
CRONOLOGICA 1702-2004
(V)
1839 - 25
gennaio, il chimico Vincenzo Manteri individua nella bandita di Montebamboli,
presso Massa Marittima, gli indizi di un giacimento di carbone.
- 7 settembre, Larderel e Sercey
trovano un accordo che risulterà molto vantaggioso per Larderel. L’accordo
segna l’effettivo avvio della società D’Esecque; la sede si trasferisce da
Parigi a Firenze. La Società
terminerà nel 1847.
- Nel periodo 1839-1843
Francesco De Larderel fa pubblicare un
album di litografie che riproducono aspetti delle nove fabbriche boracifere.
1840 - 13
giugno, Larderel intenta causa giudiziaria contro la ditta "E. Durval e
C." (Manteri, Baldasserini, Mongolfier, Boudin, De Caen) per il possesso
dell'acqua borica del "Lago Sulfureo" di Vecchienne, causa che si
trascinerà fino al 1861.
- Si costituisce una Società tra
Vincenzo Manteri, il francese De Caen e Luigi Baldassarini (proprietario di
gran parte dei terreni circostanti il Lago sulfureo). Il Manteri inizia le
perforazioni reperendo piccoli soffioni che erogano vapore ed acque boriche,
nella cosiddetta “bandita delle Zuccantine”, in località Fontemortina. Il
Manteri esegue, con la trivella appartenente al R. Laboratorio e concessa dal
Granduca, le prime vere perforazioni profonde (116 metri ). La Ditta “Larderel”, veduti i
risultati ottenuti dai suoi antagonisti usa lo stesso tipo di sonda a S.
Federigo (Lago), Montecerboli e Castelnuovo, ma non avendo una gran simpatia
per “l’arte della sonda”, svolge l’attività con negligenza ed anzi, consigliato
dal Payen, lo interruppe per lunghi periodi di tempo. Al fallimento della
“Ditta Manteri” subentra l’ingegner Enrico Durval ottenendo fin dall’inizio un
discreto successo.
- Francesco De Larderel acquista
gli attrezzi, arnesi ed utensili della fabbrica boracifera della Soc. Fabbri,
Guiducci e Montanelli, operante a Castelnuovo dal 1836, unitamente alla
trivella dei sigg. Fabbri e &, riprendendo la perforazione.
- La Ditta Durval apre a
Lago uno stabilimento boracifero con 24 caldaie e 40 lavoranti. La produzione
ammonta a circa 40 tn. annue.
- Larderel insieme al fratello
del suo acerrimo avversario Francesco Lamotte, Giovan Battista, acquista un
quarto delle miniere di mercurio di Stazzema, ma senza esercirle.
- Francesco Larderel, nel
tentativo di diversificare la sua attività imprenditoriale, insieme al barone
Aristide Dofour, francese di Bordeaux (che nel 1836 aveva sposato Emilia, sua
figlia), tenta di impiantare altoforni in Corsica per utilizzare il minerale
ferroso dell'Elba. La Società ,
della quale era gerente Giovan Battista Lamotte, si scioglierà senza profitti
nel 1844.
1841 - 19
agosto, Francesco Larderel organizza una “gran festa” per inaugurare il suo
Palazzo a Livorno “nuovamente accresciuto”.
- Viene costruita la Parigi-Basilea , la
prima linea ferroviaria internazionale.
- Il chimico francese Payen
effettua le prime analisi sulla composizione del fluido dei soffioni
boraciferi. Tali analisi saranno ulteriormente perfezionate alla fine dell’800
da numerosi scienziati e confermate all’inizio del ‘900 da Raffaello Nasini e
dai suoi assistenti.
- Prat e Lamotte ottengono dalla
suprema Corte di Cassazione una sentenza a loro favore contro Larderel e
Sercey.
(continua)
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