DALLA
SCOPERTA DELL'ACIDO BORICO NEI LAGONI TOSCANI
ALLE
SOGLIE DEL TERZO MILLENNIO
CRONOLOGICA 1702-2004
(III)
1820 - Il
fisico danese Hans Christian Oersted (1777-1851) comunica al mondo scientifico
europeo la sua scoperta del formarsi di un campo magnetico intorno ad un filo
di rame percorso da corrente elettrica.
1821 - 30
maggio, Guerrazzi e Brouzet, non potendo sostenere la concorrenza della Ditta
"Prat, Lamotte e &", si ritirano dall'attività chimica.
- Le divergenze tra i soci Prat,
vedova Chemin, Lamotte e Larderel minacciano seriamente la saldezza del
sodalizio.
1822 -
Una lite furibonda scoppia tra i soci: Larderel e Lamotte accusano Prat e la
suocera di appropriarsi indebitamente di una parte dei profitti commerciali,
mentre Prat, a sua volta, accusa i soci di effettuare vendite di borace per
proprio conto (e non collegialmente) ai signori "Levy e Figli" a
Londra.
- 5 ottobre, dopo la lite la Società boracifera prende il
nome collettivo di "Vedova Chemin-De Prat-Lamotte e Larderel", ha
durata di 15 anni, capitale di 65.559 lire e Francesco De Prat è nominato
presidente, cassiere, rappresentante.
- La Società acquista una casa
e un capannone a Livorno (fuori Porta San Marco), dove una piccola parte
dell'acido borico viene trasformata in borace.
- La Società ottiene il
"livello perpetuo" sulle terre comunitative dei "lagoni di
Montecerboli".
1824 -
Nicolas-Léonard-Sadi Carnot (1796-1832), matematico e fisico francese, pubblica
"Réflexion sur la puissance motrice de feu", contenente l'enunciato
del secondo principio della termodinamica.
- 27 dicembre, il Magistrato di
Pomarance concede a livello i "lagoni di Montecerboli" alla Ditta
"V.va Chemin-Prat e C.".
- Nella Ditta "Lamotte
& Larderel" Francesco Larderel assume un ruolo più importante del
cugino e la ragione sociale si trasforma in "Francesco Larderel e
C.".
- Francesco Larderel è nominato
Direttore della Società Boracifera subentrando a Lamotte.
- Entra in produzione la
fabbrica boracifera di Monterotondo.
1825 -
L'Inghilterra chiude il mercato interno dell'acido borico toscano preoccupata
della concorrenza al "Tinkal".
1826 -
Dopo un nuovo contrasto tra i soci si riconferma che tutti gli acquisti dei
"lagoni" devono essere intestati alla Ditta "Lamotte &
Larderel"e non ai singoli intestatari.
1827 - 2
settembre, Francesco Larderel viene accolto come "socio
corrispondente" nell'Accademia dei Georgofili di Firenze.
- Il fisico tedesco Georg Simon
Ohm (1787-1854) formula la famosa legge sui conduttori percorsi da corrente
elettrica che porta il suo nome.
- Francesco Larderel,
sviluppando una idea del Mascagni, applica il vapore stesso dei soffioni al
processo di evaporazione delle acque boriche (in sostituzione della legna da
ardere), sperimentando un impianto costituito da un piccolo recipiente
metallico circondato da muratura nella cui intercapedine viene convogliato il
vapore di un soffioncello. Nello stesso
periodo inizia la costruzione dei famosi "lagoni coperti" che in un
primo tempo sfruttano più convenientemente la concentrazione di acqua borica e
in un secondo tempo, su intuizione dell'architetto Ferdinando Magagnini,
condottano il vapore per le caldaie e gli asciugatori, abbassando notevolmente
i costi di produzione del prodotto non solo per il minor costo del
combustibile, ma per il minore costo della manodopera, che si riduce da quattro
operai per lagone ad uno.
- Entra in esercizio lo
Stabilimento boracifero di Castelnuovo.
- Francesco Larderel apre una
fabbrica chimica in località S. Edoardo a Lago di Vecchienne.
- Francesco Larderel inizia a
Livorno i primi esperimenti per l’ottenimento del borace.
1828 - 23
marzo, al Prat si aggiunge come amministratore Francesco Lamotte e nella di lui
assenza Francesco Larderel.
- Anna Gurliè e Francesco Prat
cercano di vendere le loro quote della Ditta dell'acido borico per 60.000 lire.
- Francesco Larderel apre a
Livorno una piccola fabbrica del borace in Piazza Rangoni, che trasferirà poco
dopo sul retro del suo palazzo residenziale.
- Francesco Lamotte acquista lo
stabilimento termale di "Bagno al Morbo" riportandolo agli antichi
splendori.
1830 - Il
sarto francese Barthélemy Thimonnier (1793-1859) brevetta il primo rudimentale
modello di macchina da cucire.
- Viene tentata la ricerca del
petrolio con il sistema “pennsylvanico”, cioè con perforazione a trasmissione
flessibile mediante corde di canapa.
- Giuseppe Gazzeri teorizza
l'esecuzione di sondaggi per il reperimento di acqua borica nei terreni
circostanti i lagoni naturali.
- Francesco Larderel presenta
all’Accademia dei Georgofili una dettagliata memoria sull’attività di
estrazione dell’acido borico dai lagoni volterrani.
- Francesco Larderel acquista a
Livorno dai fratelli Chiellini i terreni fabbricativi dove più tardi sorgerà il
grandioso palazzo residenziale della famiglia. In un terreno contiguo al giardino della sua
abitazione costruisce la fabbrica del borace. Acquista anche immobili a
Pomarance.
- Il granduca Ferdinando III
incontra Francesco Lamotte.
- Larderel acquista da
Ferdinando Cercignani il posto di "accademico" nell'Accademia dei
Coraggiosi di Pomarance formata da 14 notabili del paese.
- Nasce a Nizza (città del Regno
di Sardegna), da Pietro e Rosa Bonnaud, Ferdinando Raynaut che tanta importanza
avrà nello sviluppo della Società “Larderello”.
1831 – La
“fabbrica del borace” di Livorno di Francesco Lardere è in piena attività. La
soda viene fornita tramite l’importatore Baldini Giusti & C. provenente da
Marsiglia in barili di circa 500
kg . L’impianto di Livorno cesserà la produzione intorno
al 1870.
1832 -
L'ingegnere Francesco Hippolyte Pixii progetta e costruisce il primo generatore
di corrente alternata rotante, azionato a mano.
- Lo scienziato francese Payen,
gerente della "Mason E. Buran" di Grenelle, inizia le analisi
chimico-fisiche del fluido dei soffioni boraciferi toscani.
- Ai "lagoni di
Montecerboli", Larderel costruisce la Cappella dedicata alla Vergine di Montenero,
patrona della famiglia, che successivamente sarà proclamata patrona degli
stabilimenti del borace, con festa l'8 settembre. Acquista terre e poderi a
Pomarance dal nobile Giovanni Falconcini e da Ferdinando Cercignani, per la non
trascurabile somma di 86105 lire toscane.
- Prime prove di perforazione, per
la ricerca del vapore e delle acque boriche, effettuate da Francesco Larderel,
con trivella a mano (“verga artesiana”), raggiungendo modeste profondità. La
trivella era costituita da una “capra” di legno a tre gambe, portante una
semplice trivella (o succhiello) azionata a mano.
- Entra in produzione lo
stabilimento chimico di Sasso.
(continua)
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